mercoledì 5 dicembre 2012

I Leoni di Donetsk sbancano la Donbass Arena, primi nel girone!

Prestazione da Champions quella dei Leoni di Donetsk, che sbancano un campo fin qui inviolato ottenendo un primo posto nel girone che inietta morale e...soldi che non guastano mai. Juventus solida, tosta, sicura di sè, ma anche giudiziosa, non garibaldina semmai cavouriana, che gioca col cervello prima che col cuore, nel primo tempo aspetta gli avversari, si vede negare un rigore sacrosanto per fallo di mano su colpo di testa in area di Chiellini e va vicina al vantaggio con Giovinco con un diagonale che meriterebbe miglior sorte per l'assist di un Vucinic ispirato. Nel secondo tempo é proprio il montenegrino ad innescare il cross di Liechsteiner (in fuorigioco millemetrico) su cui Giovinco anticipa l'avversario costringendolo all'autorete, ma la Juve legittima la vittoria con il duo d'attacco che offre a Pogba un buona occasione, prima che lo stesso francesino, ottimo ed autorevole, sia fermato solitario in campo aperto in dubbio off-side. Da quel momento, la Juve per una volta fortunatamente si snatura e così, anziché andare all'attacco, si chiude dietro e porta a casa una trionfale vittoria.

sabato 1 dicembre 2012

Il Toro Glik consegna il derby agli juventini da sempre Marchisio-Giovinco!

Per 35 minuti il Toro imbriglia una Juventus piuttosto appannata e affaticata, che finalmente dà spazio alle seconde linee e cambia modulo, tornando al 4-4-2, complice l'assenza di Chiellini. L'espulsione di Glik per un fallo assurdo, senza senso e periocoloso, cambia la partita più del rigore, assegnato per fallo di mano (non sanzionato con un giallo che avrebbe costretto il Toro in 9) su incursione di Pogba e sbagliato da un Pirlo al terzo fallimento dal dischetto consecutivo (cambiare rigorista no???). Per fortuna nel secondo tempo, con il 4-3-3, salgono in cattedra Giovinco e Vucinic sulle fasce a fare il bello e il cattivo tempo. Prima la formica atomica da destra pennella un lungo cross trasformato magnificamente in rete da un colpo di testa alla Bettega di Marchisio. Poi in montenegrino piazza un piatto in mezzo all'area che il Giovi scaraventa a rete in diagonale e serve di petto l'accorrente Marchisio che al volo di sinistro sigla il 3-0 finale.

domenica 25 novembre 2012

Milan - Juve 1-0, il mal di schiena, il rigore e il telefonino...

Prima e dopo Milan-Juve ho un gran mal di schiena, ho chiamato la mia dottoressa, ma non mi ha dato il rigore, mi ha detto di metterlo sul telefonino che poi di solito passa...in realtà la cosa brutta è che non passa e che mi sono dovuto sorbire novanta minuti di nulla, la Juve non stava in piedi e ha tirato in porta una sola volta alla fine con Vucinic, l'avevo già detto, o si cambiano giocatori ed anche modulo, o due partite in una settimana non le reggiamo, neppure contro un Milan anch'esso reduce dalla Champions ma che rispetto a noi volava e che ha meritato la vittoria, altro che recriminare per un rigore inesistente e che comunque Buffon poteva benissimo parare. Vado a nanna, triste per la Juve e colmo dei colmi, ancora con il mal di schiena...

martedì 20 novembre 2012

The perfect (e lucky) game, schiantati i Campioni d'Europa del Chelsea, 3-0!

La partita perfetta proprio quando serve, un 3-0 bello, rotondo, anche sofferto, contro una squadra non irresistibile ma comunque forte e pericolosa. Vittoria anche fortunata se vogliamo, ma non certo fortunosa, concentrazione, forza, pressione, gioco sono stati quelli dei giorni migliori, un pizzico di buona sorte ci ha agevolato e dunque ci sono stati tutti gli ingredienti per la serata capolavoro. Subito vicina al gol con il palo del redivivo Liechsteiner e con diversi tiri di Quagliarella, rischia di brutto con Hazard e Mata, ma poi passa con la deviazione di Quaglia su tiro di Pirlo, con Cech che non imita il Marchetti di sabato. Il secondo tempo é ancora autorevole, la Juve non molla di un metro, ancora per due volte Quagliarella e altrettante Vucinic ci provano, ma è il solito Vidal a siglare il raddoppio ben imbeccato da Asamoah con l'aiuto di Ramires, prima che Giovinco metta in ghiaccio la partita, dopo uno spreco di Vucinic, per il trionfale 3-0. Con un pari con il già qualificato Shakthar, gli ottavi sono raggiungibili.

sabato 17 novembre 2012

Juve - Lazio 0-0, sanguinosi sprechi di Quaglia & Seba contro una squadra da ZERO azioni e tiri in porta!

Quando pareggi una partita così, devi solo recitare il mea culpa, non che la Juve abbia fatto faville, ma almeno tre clamorose occasioni da rete nel primo tempo, sprecate da Quaglia da solo davanti a Marchetti tirando clamorosamente fuori su stupenda rovesciata di Giovinco e dallo stesso Seba in due casi con tiri sbilenchi dopo sontuosi controlli, sono imperdonabili. Il dominio continua nel secondo tempo, alla mezz'ora è addirittura un assedio, ma Marchetti é strepitoso su tiro di Vidal deviato dal solito Quaglia e Bonucci centra la traversa e così si arriva mestamente al fischio finale, con la consapevolezza d'aver gettato al vento due punti, contro una squadra che si è limitata a difendersi e non ha fatto un'azione o un tiro in porta, ZERO ASSOLUTO!

sabato 10 novembre 2012

Pescara -Juve 1-6, S-3-PITOSO Quagliarella, 3 gol + 2 assist, Zeman si e' fermato alll'Adriatico!

La migliore risposta alla peggiore sconfitta sono le dieci reti in due partite in quattro giorni, quattro come i gol di Quagliarella, di Giovinco+Vidal tra danesi e abruzzesi, con Marchisio e Asamoah in sovrapprezzo. Juventus che ha ritrovato cattiveria e fame anche grazie alla straordinaria leggerezza degli avversari, ma travolgente all'Adriatico dove per una notte si è fermato Zeman, tanti sono gli spazi concessi a Vidal e Giovinco, che confezionano il primo splendido gol del cileno, a Quagliarella, che spara in rete il gran diagonale del raddoppio su assist del redivivo Isla, ad Asamoah che in rovesciata servito da Fabio il grande ristabilisce il doppio vantaggio dopo l'incornata vincente di Cascione, a Giovinco, ben servito dal Quaglia e ancora al ritrovato bomber napoletano, che tra primo e secondo tempo segna quinto e sesto gol, ancora in diagonale e poi con una leggiadra rovesciata delle sue. Tremate, tremate son tornate le folate Juventine.

mercoledì 7 novembre 2012

Dopo il grande freddo, ci vuole un bel brodino caldo, 4-0 al Nordsjelland!

Il Nordsjelland, che in danese significa "squadra ideale per il tiro al piccione", si rivela un bel brodino caldo per una Juve comunque arrembante, che lo schianta nel primo tempo in rapida successione con Marchisio (inserimento vincente su cross di Isla), Vidal (uncinata che sorprende difesa e portiere) e Giovinco, traiettoria da favola su assist di Pirlo in contropiede. Altrettanti gol falliti, con Marchisio, Matri (anche una traversa), Giovinco e dominio totale, poi un secondo tempo con il freno a mano tirato ma in completo relax, con la quarta rete di Quagliarella di testa, su corner di Pirlo e spizzata di Matri, che prima si era divorato una facile occasione a tu per tu col portiere avversario. Serata tranquilla e godibile, rovinata dalla doccia fredda del gol di Moses del 3-2 del Chelsea contro un grande Shakthar, che rovina i piani per una qualificazione che resta difficile ma non impossibile.

sabato 3 novembre 2012

La fine di una grande illusione, per molti ma non per me.

La grande illusione di una Juve imbattibile, il sogno di nuovi meravigliosi traguardi svanisce nel peggiore dei modi e soprattutto nell'occasione più sbagliata, ma non certo in maniera inattesa, almeno per me. Se vinci in quel modo a Catania, se per battere il Bologna ci vuole una rete miracolosa di un ragazzo di 19 anni (pur prodigioso) all'ultimo minuto, significa che qualcosa non va. E nella Juve, c'è più di qualcosa che non funziona, dalla difesa a tre, statica e legnosa, dai due laterali, Lichsteiner e' un terzino da difesa a quattro e Asamoah non è un terzino, dai centrocampisti che sono sfiancati, alle punte che, eccetto forse Vucinic, non sono da grande squadra, a cominciare dall'inutile Giovinco. A me personalmente, colpiscono di più le nove vittorie e un pareggio che la sconfitta disastrosa di oggi, del resto se siamo quasi fuori dalla Champions dopo tre pareggi di cui uno contro una squadra danese di infimo livello, ci sarà un motivo. Detto questo, occorre evidenziare che oggi si è perso in maniera rocambolesca, perché dopo il gol di Vidal viziato dal fuorigioco di partenza di Asamoah a soli 18 secondi dal calcio d'inizio, Marchisio ha fallito due facili occasioni imitato dal suo socio cileno e, dopo la mancata espulsione di Lichsteiner, l'arbitro ha fischiato a senso unico, compreso la punizione inesistente da cui è nato il rigore di Milito, senza dimenticare che nel secondo tempo non ha giocato Vucinic. In ogni caso, la sconfitta può essere salutare se Conte capirà che si può anche variare schema e tornare spesso a quattro, che a centrocampo devono avere più spazio Pogba e Asamoah (specie se Pirlo e Vidal non stanno in piedi) e Marotta la smette di comprare giocatori inutili e, invece di fare il fenomeno nelle interviste, si concentra sull'acquisto di un fuoriclasse in attacco.

mercoledì 31 ottobre 2012

Juventus-Bologna 2-1, nata una stella, Polpo Paul Pogba, la strega che spaventa nella notte di Halloween!

Più di una vittoria al cardiopalma, conquistata al minuto 92' con una zuccata del giovane prodigio Pogba su bel cross di Giovinco, mi rimarranno indelebili due ricordi di questa partita. I primi quindici minuti di Polpo Paul, gol annullato di testa ingiustamente, serpentine in area, recuperi a centrocampo, passaggi verticali e stratosferico palo da venti metri di sinistro (!) e una partita dominata in lungo e in largo ma che si è rischiato di non vincere in modo assurdo, soprattutto dopo che Magic Pogba (ancora Lui) con un lancio millimetrico, consentiva a Giaccherini di servire in corsa Quagliarella per il vantaggio ad inizio secondo tempo. Ci pensava superpippa De Ceglie a regalare il pareggio, con uno sciagurato retro passaggio che Taider scaraventava a rete, ma il Bologna non aveva fatto i conti con un ragazzo di 19 anni, che aveva deciso di stregare tutti nella notte di Halloween.

domenica 28 ottobre 2012

Catania-Juve 0-1, la solita limpida vittoria del Nord virtuoso...

Il furto con scasso del Massimino, se può ricompensarci di alcune delusioni contro gli etnei, il pareggio dell'anno scorso in rimonta con gol di Krasic, quello di Pasqua della stagione precedente in casa su punizione all'ultimo secondo di Lodi, o la sconfitta sempre in casa tre anni fa a dicembre, deve suonare come un campanello d'allarme perché o ritorniamo a correre e a diventare meno prevedibili (per esempio rispolverando il 4-3-3 con Pepe ristabilito) o la vedo dura. Al di la' del doppio errore arbitrale, si è vista una Juve opaca, che comanda il gioco, ma non incide, o tenta da fuori (Pirlo, Pogba) o vuole andare in porta con le solite triangolazioni ma al rallentatore e se ci aggiungiamo un attacco debolissimo, che non concretizza nemmeno la più facile occasione da rete (Vucinic ben smarcato di testa da Bendtner) o non sfrutta le praterie lasciate dal Catania in 10 per l'espulsione di Marchese nell'ultimo quarto d'ora (vero Giovinco?) allora rischiano di essere dolori, ma se ci svegliamo...

martedì 23 ottobre 2012

Vucinic salva una Juve indegna della Champions, bye bye Europa.

Difficile scrivere dopo la più grande delusione della stagione, un insulso pareggio contro una squadra da Serie C, una prestazione indegna di un palcoscenico come la Champions, a cui diamo addio dopo solo tre gare e tre pareggi, nono di fila consecutivo in Europa. Immagino già la gioia di interisti e napoletani per questa figuraccia, sicuramente meritata e il cui emblema è Giovinco e la sua insostenibile leggerezza dell'essere. Ci prova da tutte le parti, tre volte nel primo tempo, una volta quasi a porta vuoto, ma anche nel secondo di testa, da fuori e in rovesciata, ma proprio non ce la fa. Tante occasioni, ma gioco deludente, compassato, senza classe (non è una novità) ma anche senza anima. Ad inizio ripresa, dopo il patatrac De Ceglie-Chiellini e la punizione vincente con Buffon non esente da colpe, dopo tanti stenti arriva il pareggio di Vucinic, che salva forse la faccia ma non la qualificazione.

sabato 20 ottobre 2012

Senza Buffon e Vucinic, ci pensano Caceres e Pogba, Juve-Napoli 2-0, come da pronostico!

Questa mattina su Twitter (@darioriga69) avevo raccontato la mia preparazione alla partitissima, un misto di scaramanzia - la maglia portafortuna della stagione dell'orgoglio 2006-2007 - e di consigli a Conte, di aspettare il Napoli nella propria metà campo, evitando di regalare il contropiede a Cavani e soci. In particolare avevo evocato la vittoria in casa nella stagione di A2, un 2-0 con reti di Camoranesi e Del Piero. Ad Alex, avevo poi ricordato una vittoria del 2000, in rimonta con due reti e nel pomeriggio avevo visto gli ultimi venti minuti della Juventus Primavera che, sotto 2-0 contro il Genoa, segnava due reti negli ultimi dieci minuti, con doppietta del promettente centravanti Padovan, di testa e di sinistro. Ebbene, con queste premesse, come poteva finire Juventus-Napoli? Ma 2-0, ovviamente, con la Juve che fa esattamente quello che doveva, brava a gestire il gioco con calma e tranquillità, a non regalare spazi e praterie e ad aspettare come le sue giovani promesse gli ultimi dieci minuti per sferrare l'uno-due del ko, prima con la testata di Caceres (su imbeccata di Pirlo, anche oggi solo un assist...) e poi con una terrificante botta mancina dal limite di Pogba, proprio i soliti noti, come da presagio!

domenica 7 ottobre 2012

Siena-Juve 1-2, apre Pirlo, chiude Marchisio, ma dove vai se il bomber non ce l'hai?

Per fortuna che i centrocampisti segnano, Pirlo gran cecchino alla terza rete in campionato e Marchisio che cancella le paure dopo il pareggio di Calaiò, ma dove vai se il bomber non ce l'hai? Speriamo bene, perché oggi di tiri in porta degli attaccanti non si è vista l'ombra, a parte due tentativi di Giovinco nel secondo tempo, solo Pirlo è andato vicino al gol nel primo tempo con una clamorosa traversa, per il resto poco o niente, un Bendtner io lo proverei e al Quaglia non rinuncerei.

martedì 2 ottobre 2012

Non è sempre...sabato, purtroppo c'è anche il martedì, Shakthar come Fiorentina, un incubo!

Diciamoci la verità, questa sera ci è andata di lusso, abbiamo portato a casa la pelle, ci hanno fatti neri, luoghi comuni che raccontano di una Juve stanca, impotente di fronte non al Barcellona o al Manchester United, ma ad una squadra normale, superiore al nome che porta ma inferiore a quello che è sembrata ieri. Chi mi segue sa che non amo lisciare il pelo a società, squadra e giocatori, come non sono neppure incline a critiche gratuite. Ho grande rispetto per questa maglia meravigliosa e adesso per questa bella squadra, plasmata da un super allenatore e capace di esprimere un bel gioco, organizzato e, quando assistito da una condizione fisica ottimale, a tratti spumeggiante e divertente. Non mi piacciono invece certi eccessi, come mandare la quarta scelta in conferenza stampa o cercare scuse addossando responsabilità al pubblico non abbastantanza presente ieri, quel pubblico fatto di gente che fa fatica ad arrivare a fine mese, non sono tutti miliardari come il signor Bonucci, che al netto del gol di ieri, tra l'altro non so quanto meriti il suo lauto stipendio. Al di là dello sfogo e ribadendo il rispetto per questa Juve, il pareggio e la qualificazione compromessa si spiegano con il valore dell'avversario, dotato di gran palleggio, tecnica e velocità, ma soprattutto freschezza, visto che in campionato sostanzialmente riposa, e nel contempo con la nostra non brillantezza, perchè due partite in tre giorni si sentono, se la prima la giochi in campionato italiano. Occorre a mio parere un turnover più spinto e in questo non capisco assolutamente le scelte di Vucinic-Matri, visto il recente rendimento di Giovinco-Quagliarella, ma anche di Vidal e Barzagli, se hai Isla-Pogba-Marrone o Lucio freschi. In più, marcare da vicino il furetto Willian poteva essere una buona idea. In ogni caso, il pareggio lampo di Bonucci su schema da calcio d'angolo calciato da Pirlo dopo il vantaggio ucraino significa un punticino, buono alla luce delle tre occasioni clamorose (due traverse) di Willian, insufficiente forse per la qualificazione ma che almeno fa morale e mantiene vive le pur flebili speranze.

sabato 29 settembre 2012

Juve Forza 4, Totti-Zeman-Roma a casa!

Quando fai tre gol nei primi 18' e prendi due traverse nella prima mezz'ora c'è poco da dire, se non che un avversario come Zeman ci vorrebbe tutti i fine settimana. Nel primo tempo la Juve sembra un caterpillar contro una formica, segnano Pirlo su punizione dopo l'atterramento di Marchisio (migliore in campo) lanciato a rete, Vidal su rigore dopo il mani di Castan su tiro di Matri, che poi lanciato dal cileno fa a fette la difesa e fa tris! La Juve non si ferma, ma la fermano la traversa (Marchisio-Vucinic) e l'imprecisione di Vidal e soci. Nel secondo, la Juve si calma ma basta e avanza, si vede solo Vucinic con un paio di botte da fuori, a Osvaldo su rigore (per colpa di Bonucci) risponde nel finale Giovinco servito da un assolo spettacolare di Barzagli iniziato dalla sua area con sombrero su Taddei. Sono quattro e TOTTI a casa!

martedì 25 settembre 2012

Fiorentina-Juve 0-0, la Viola surclassa i campioni che resistono, punto d'oro senza quasi tiri in porta!

Juve stanca a tre giorni dal Chievo e di fronte alla Viola scatenata dal pubblico di casa, surclassata sul piano della corsa, del pressing e del gioco, porta a casa un punto d'oro per classifica e imbattibilita' (son 44!), senza mai tirare in porta dopo un paio di tiri di Giovinco e uno di Quagliarella da lontano e senza pretese. Tutti sotto tono, ma chapeau alla Fiorentina vicina al gol con Ljalic in fuga verso la vittoria e Jovetic (traversa) nel primo tempo, con Roncagliae Cuadrado nei secondi 45' con la palla che sibila il palo, complimenti a Montella e dirigenza per 18 giocatori nuovi che sembrano a giocare a memoria, anche se magari la prossima partita saranno spompi dopo una tal fatica!

sabato 22 settembre 2012

Quagliarella spacca in 2 il Chievo, super Sorrentino non ferma la Juve spettacolo!

Strepitosa e inarrestabile Juve contro un buon Chievo guidato da super Sorrentino, che nel primo tempo stoppa Giaccherini, Quagliarella e Vucinic (anche in gol, ma in fuorigioco), ma nel secondo non può nulla contro lo scatenato numero 27 napoletano che prima in acrobazia su corner di Giaccherini e poi con un'incursione da paura, spacca in due la partita in cinque minuti, dal 19' al 24'. Il resto é pura accademia, con una Juve che continua a dominare e a pressare imperterrita, andando più volte vicina al gol con Vucinic. Buona la gara di Pogba sostituto di Pirlo a riposo, tirati a lucido Lucio e Giaccherini, terrificante Asamoah, esordio promettente di Bendter negli ultimi 15'.

mercoledì 19 settembre 2012

Chelsea-Juve 2-2, Vidal e Quagliarella, rimonta da Oscar!

Esordio difficile a Stamford Bridge, Juve sotto di 2 gol alla mezz'ora, uno-due micidiale di Oscar, con la gentile complicità di Bonucci, che spezzerebbe le gambe a chiunque ma non ad una squadra indomita, modesta e imprecisa nel palleggio ma dal cuore grande come una casa. Così Vidal, azzoppatosi prima del vantaggio Chelsea avvenuto con il 23 fuori dal campo, si ribella all'infortunio e sigla la rete del 2-1 sul finire del tempo, che si rivelerà decisiva quanto l'ingresso a 15' dalla fine di Quagliarella (al posto di un impalpabile Giovinco) abile a trafiggere Cech su verticalizzazione di Marchisio e sfortunato sulla splendida girata finita sulla traversa che poteva valere la vittoria. Puoi giocare bene quanto vuoi (e la Juve lo ha fatto a sprazzi) ma dove vai se l'attacco non ce l'hai?

domenica 16 settembre 2012

Genoa-Juve 1-3 e l'importanza di un...quasi fuoriclasse, Mirkooo...Vuucinic!

Nel calcetto senza foga della Juve che aspetta il Chelsea, serve come il pane un fuoriclasse che risolva la partita. Fuoriclasse per me è una parola grossa, diversa da campione, per intenderci Franco Baresi era un gran campione, idem Zico o Paolo Rossi, ma Scirea, Platini e Van Basten erano fuoriclasse, come adesso Cristiano Ronaldo. Sopra c'è solo il fenomeno che nasce ogni trent'anni, Maradona e Messi, stop. Ecco spiegata la ritrosia nel definire qualcosa di più di campione uno come pantofola Vucinic, anche considerata la mia scarsa considerazione iniziale. Eppure almeno nel contesto di questa Juve e da un pò di tempo a questa parte, Mirko l'indolente, il flemmatico, il dandy, ha lasciato il posto ad un uragano, ad un iradiddio che spacca le partite, con giocate talvolta in punta di fioretto ma spesso anche di sciabola, visto che tra sacramentoni ai compagni e botte agli avversari, aggiunge alla tecnica (indiscussa) finalmente una giusta dose di sana cattiveria. Così, dopo un primo tempo scialbo e in balia di undici che sembrano azulgrana più che rossoblù ma che sprecano l'indicibile con Borriello (diagonale incrociato che fa la barba al palo), Immobile in fuga solitaria rimontato da Barzagli e poi autore del gol dell'ex (grazie a genio Marotta), ancora Borriello stoppato da Bonucci, entra Lui, l'enigmatico ma non troppo montenegrino e fa la voce grossa come un Pavarotti in un coro di stonati, con il suo passo felpato ma leggiadro, prima serve il cioccolatino per Jack Del Piero, poi trasforma con sicumera il rigore provocato da super Asamoah, che sta a De Ceglie come un peso mosca con un massimo e poi, per concludere in bellezza, manda in gol il ganhese ex udinese. La sintesi della partita: nel primo tempo c'era Matri, nel secondo Vucinic!

domenica 2 settembre 2012

Udinese-Juve 1-4, a caval donato non si guarda in bocca!

La partita dura quindici minuti, il tempo per Valeri di assegnare un dubbio rigore alla Juve per fallo da ultimo uomo e conseguente espulsione di Brkic (ma lo commette Danilo) su Giovinco ben lanciato da Pirlo, che aveva in precedenza messo davanti alla porta anche il trenino svizzero Lichtsteiner. Vidal, reduce dall'aver graziato Mirante all'esordio, non si fa commuovere dal neo entrato Padelli e lo fulmina con un destro spedito nell'angolo alto. Il resto é "cronaca di una morte annunciata", con l'Udinese che resiste contro una Juve in ciabatte, lenta e leziosa in modo irritante, fino al 45', quando proprio il re della pantofola, Vucinic, scaglia da fermo e di giustezza un tiretto beffardo quanto preciso, che lascia di stucco Padelli e tutti noi, che non ci capacitiamo come uno così forte non segni sempre almeno un paio di gol a partita. Ma almeno oggi lo giustifichiamo perché la doppietta la sigla Giovinco nella seconda frazione, prima ribattendo in rete un tiro di Marchisio maldestramente respinto dall'estremo friulano, poi incrociando un gran diagonale su assist ancora di Pirlo. Riflessione a margine, se rigore+espulsione sono giusti come la squalifica di Conte, spero si ristabilisca la giustizia in aula e finiscano i regali in campo, o che almeno si metta fine all'assurda regola dell'espulsione con rigore che rovina le partite.

sabato 1 settembre 2012

Marotta e Bendtner, essere o non essere?

Finalmente Marotta mi ha soddisfatto, perché ha preso l'unico giocatore al mondo più enigmatico di lui, anzi il suo vero alter ego. Marotta, ai miei occhi, é il Bendtner del calciomercato. Premesso che non sono mai stato tenero con il DG della Juve, devo ammettere che spesso, nonostante le mie perplessità, le sue scelte sono state azzeccate. Peraltro, restano memorabili alcune nefandezze. Marotta come Bendtner? Ma certamente! Chi può vantare, nel suo curriculum in soli due anni (questa é la terza "campagna acquisti" estiva), la scelta di allenatori come Del Neri prima e di Conte poi? L'acquisto di Martinez la prima stagione a 12 milioni di euro e la successiva di Pirlo a parametro zero? La cessione di Giovinco a 4 milioni per ricomprarlo due anni dopo a 11 e il capolavoro di un Barzagli a euro zero (o quasi)? Chi può investire nello stesso mese 10 milioni di euro per Vidal e poi per Elia? Chi può scambiare allo stesso prezzo Immobile e Boakye? Chi può tentare di dare all'Atalanta 20 milioni di euro tra Padoin, Gabbiadini e forse Peluso e strappare Pogba gratis al Manchester? Mi dispiace, ma proprio non riesco a decidermi se dare un giudizio positivo o meno. Lo stesso vale per Bendtner. Campione o bidone? Eterna speranza incompiuta o scommessa vincente? Tecnica sopraffina, straordinario colpitore di testa, piedi educatissimi, potente tiro da fuori, ma gol pochi, infortuni tanti, incomprensioni con Wenger a iosa. Danese come Laudrup o come Poulsen? Niente, la ragione non mi aiuta e allora mi affido all'istinto. Per me, questo ci farà sognare, proprio come Marotta con il top-player...o forse per davvero. Ai posteri, l'ardua sentenza.

sabato 25 agosto 2012

Juve, 2-0 al Parma e l'impossibilità di essere normale!

Quando gioca la Juve, ultimamente succede quasi sempre di tutto e così, come nella Supercoppa italiana giocata ad agosto a Pechino sotto una pioggia torrenziale e una vittoria - meritatissima ed esaltante - ricca di polemiche per le follie napoletane tra calcioni ed insulti (espulsi Pandev, Zuniga e Mazzarri), anche con il Parma non mancano acquazzone, fallacci avversari (6 ammoniti), rigore dubbio (netto ma in fuorigioco) che questa volta Vidal sbaglia (ma Mirante si muove prima). Messo alle spalle un primo tempo scialbo come pochi, dove in attacco solo Vucinic è pericoloso in tre occasioni (Giovinco impalpabile), la Juve spinge nel secondo e in quattro minuti mette in ghiaccio la partita: al 54', accelerazione devastante di Asamoah e tap-in vincente dell'insostituibile Lichtsteiner al primo gol della stagione come l'anno precedente, poi Pirlo su punizione segna un "gol fantasma" ma regolare e convalidato dal giudice di porta, primo caso nella storia della Serie A. Il resto è noia!

giovedì 23 agosto 2012

Commosso dalla conferenza stampa di Conte, alla Trapattoni!

Lo confesso, sono rimasto profondamente colpito dalla conferenza stampa di Antonio Conte, così coinvolgente e convincente che spero abbia suscitato qualche ragionevole dubbio anche negli avversari più accaniti, non certo in me che ero, resto e sarò sempre sicuro della sua innocenza.

lunedì 30 luglio 2012

Appello: niente patteggiamento, Conte paghi per il nulla che ha fatto e sulla panca, nel frattempo, LA LEGGENDA: ALEX DEL PIERO!

Ritorno al mio amato blog dopo 2 mesi, il periodo giusto per una (quasi)disintossicazione, anche se nel mezzo c'è stata la delusione della Coppa Italia, un bell'Europeo finito ingloriosamente, la solita campagna acquisti del solito Marotta, inutile quanto dispendiosa (niente top ma solo topi-player). Il ritorno è condito dal disonorante patteggiamento di Conte perchè, se sono e resto fiero della B da innocenti, non posso accettare lo sconto di pena da colpevoli del nulla, anche se a causa di un processo sportivo che è giusto come Ibra è una bandiera. Pertanto, lancio un appello e chi vuole mi segua, per recuperare un po' di saggezza in questo modo di matti: niente patteggiamento, Conte paghi per il niente che ha fatto la pena che stabilirà l'ingiustizia sportiva (continuando ad allenare dal lunedì al sabato e mantenendo intatta la sua integratità morale e sulla panchina, la domenica, mettiamo LUI, LA LEGGENDA, IL CAPITANO: ALEX DEL PIERO!

domenica 13 maggio 2012

Del Piero oscura la festa degli invincibili, 3-1 all'Atalanta e trionfo finale!

L'apoteosi di Del Piero, gol (il raddoppio dopo la terrificante botta di Marrone) ancora una volta d'autore, tiro ad effetto da fuori area che finisce nell'angolino, con standing ovation di un quarto d'ora e giro di campo a partita in corso (mai visto) oltre che l'infortunio di Chiellini a fine gara (Barzagli fa a tempo a segnare su rigore) oscurano il 38esimo e ultimo sigillo di un campionato travolgente da imbattuti, indimenticabile per qualita' di gioco e record conquistati, con venti giocatori a segno, come le reti subite. E ora tutti all'Olimpico!

domenica 6 maggio 2012

E dopo il 5 maggio 2002, ecco il 6 maggio 2012, lo scudetto più bello, quello della terza stella!

Trenta e lode per lo scudetto più bello della Juve, quello della terza stella, sono 30, altro che 28, SKY, Gazzetta e Galliani prendetelo dove sapete. La Juve vince a Cagliari in scioltezza, dopo 5 minuti segna Vucinic, nel secondo tempo Borriello forza l'autorete di Canini, mentre a San Siro l'Inter batte in rimonta il Milan, nonostante il gol fantasma di Snejider (mettilo sul telefonino, Pirlo!) e il rigore inesistente del momentaneo pareggio di Ibra, così il cerchio si chiude ed è trionfo bianconero!

mercoledì 2 maggio 2012

Buffon e Juve come Dorando Petri, ma onore ad un grande Lecce!

Una Juve irriconoscibile getta al vento una partita e uno scudetto gia' vinti, crollando sul traguardo come Dorando Petri: colpa della stanchezza fisica, della paura di vincere o di uno sciagurato Buffon, che a 8' dal termine vuole fare il fenomeno e tenta di dribblare assurdamente Bertolacci, che gli toglie palla e segna a porta vuota? Penso per tutti i tre motivi, ma soprattutto per l'ansia di raggiungere un risultato a portata di mano. Passata in vantaggio dopo 8' minuti con una girata di testa di Marchisio su assist al bacio di Pirlo, si vede subito che non e' la solita Juve, cattiva, decisa, veloce ma una pallida imitazione, la occasioni latitano a parte un fuorigioco ingiustamente fischiato a Quagliarella lanciato solo a rete e due palle gol capitate a Vidal tra primo e secondo tempo. Sembra fatta quando dopo dieci minuti il Lecce rimane in 10 per l'espulsione di Cuadrado per doppia ammonizione, ma il Lecce, che gia' aveva giocato bene nei primi 45' minuti, raddoppia l 'energia e con un po' di fortuna e grazie ad un Buffon kamikaze, trova il pareggio, a mio parere meritatissimo, di fronte ad una Juve inconsistente e preda dei suoi fantasmi.

domenica 29 aprile 2012

Secondo poker consecutivo di domenica, Vucinic apre e chiude, Borriello e Vidal stendono il Novara (0-4)!

Secondo poker consecutivo di domenica, questa volta la partita dura 15', il tempo per Vucinic di deviare di giustezza delicatamente una punizione da sinistra di Pirlo. La Juve domina con Giaccherini sulla sinistra, Pirlo lo cerca con insistenza e cosi', al 40', Marchisio raggiunge di testa una verticalizzazione di Sua Maesta', Giaccherini va sulla palla, la accarezza, alza gli occhi, cross-gioccolatino che Borriello, in tuffo alla Bettega, scarta facilmente. Il secondo tempo e' pura accademia, quando Vidal e Vucinic, ribattono di potenza i salvataggi di Fontana sullo stesso Montenegrino e super Giaccherini.

mercoledì 25 aprile 2012

Per battere il Cesena (0-1) non basta un Pirlo, ci vuole Borriello!

Contro un Cesena incredibilmente tenace e iperdifensivo, la Juve sembra tornare quella d'antan e fatica a trovare la via della rete, soprattutto dopo che un irriconoscibile Pirlo sbaglia il secondo rigore in tre giorni (questa volta il tiro dagli undici metri finisce sul palo) per un fallo di mano al limite dell'area. In assenza di velocità sulle fasce (Caceres fa rimpangere Liechsteiner) e di spazi in mezzo al campo per le solite triangolazioni e accelerazioni - per di più in attacco Matri disastroso e il partner montenegrino latitano - nel primo tempo, a parte un improduttivo possesso palla, resta poco da segnalare, solo un paio di incursioni di Marchisio e le zuccate di Vucinic e De Ceglie. Nella seconda frazione di gioco continua il dominio sterile dei bianconeri - di rosa vestiti - nella metà campo avversaria, testimoniato dai tanti calci d'angolo ma dalle poche occasioni da rete, Matri in fuorigioco spara su Antonioli che salva sulla riga. Così, non resta che sperare nei cambi e in Del Piero, che entra a venti dalla fine con Borriello dopo l'ex Giaccherini. Ma l'uomo della Provvidenza questa volta non é il capitano, che si vede respingere una meravigliosa pennellata su punizione a foglia morta dal vecchio Antonioli, ma l'ex romanista che a dicei dalla fine, su assist di Vucinic, con un secco sinistro da posizione defilata nell'area spazza via i fantasmi dei turni infrasettimanali e dei tanti, troppi pareggi, del passato.

domenica 22 aprile 2012

Juve - Roma 4-0, nun c'è storia, poker del tris d'assi del centrocampo!

Nun c'é proprio storia tra Juve e Roma, la gara dura 8 minuti, il tempo per una doppietta destro-sinistro di Vidal, bene servito da Ceglie prima e Vucinic poi, che al 30' inventa la giocata sublime per Marchisio, Stekelemberg lo stende, rigore netto e rosso diretto, Curci stoppa Pirlo che ribatte in rete. Partita strafinita ancor di più ad inizio secondo tempo, quando De Ceglie e Vucinic assistono ancora Marchisio per il piatto del 4-0. Grande vittoria che mi piace pensare dedicata al mio papà, che non ha potuto vederla ma avevo tranquillizzato nel pre-pre-partita.

mercoledì 11 aprile 2012

La Juve domina la Lazio, ma per vincere (2-1) serve il gol della leggenda Del Piero!

La Juve domina la Lazio nel primo tempo, con un calcio scintillante, esuberante, devastante, fatto di triangolazioni, accelerazioni, tiri da tutte le parti, Quaglia da fuori trova la crapa di Marchetti, Pepe viene prima ipnotizzato da Marchetti poi si fa perdonare con una mezza rovesciata su assist regale di Pirlo.

A questo punto la Juve ha la partita in pugno ma compie l'errore imperdonabile di non metterla in ghiaccio, Vidal da 60 metri (!) e da fuori area è sfortunato, Quaglia in girata è stoppato da Marchetti, Vucinic da Diakitè, così su cross di Scaloni Mauri indovina la zuccata vincente.

Nel secondo tempo la Juve preme ma senza la necessaria forza, calma e precisione, così è decisivo chi di queste doti ha caratterizzato una carriera inimitabile, unita ad una classe che non tramonta mai: la leggenda, l'uomo della storia, il capitano, che con una punizione gioiello mi provoca la perdita della voce ma la vittoria, forse decisiva, di questa meravigliosa squadra, che ha l'unico difetto di sbagliare troppo sotto porta.

domenica 8 aprile 2012

La Juve sbanca Palermo (0-2), Amauri San Siro, che Pasqua di resurrezione!

Che Pasqua memorabile, anche se mi si fa notare che per alcuni sono .azzi Amauri!

La Juve sbanca Palermo nel secondo tempo, come ormai d'abitudine, con un gran colpo di testa di Bonucci e la rasoiata del Quaglia, dopo una prima frazione in cui lo stesso attaccante napoletano, Vucinic, Caceres e Pirlo ci provano in tutti i modi.

Ma la sorpresa arriva da San Siro, dove il Milan crolla dopo il solito rigore generoso di Ibra (basta, non se ne può più), Jovetic e soprattutto Amauri sono i giustizieri, adesso avanti e non guardiamoci più indietro!

domenica 1 aprile 2012

Juve spaventosa, finalmente dirigente, Napoli ko (3-0)!

La Juve asfalta il Napoli con una prova spaventosa dopo un primo tempo equilibrato, con il solo Pirlo veramente pericoloso con un paio di maledette e due deviazioni di testa di Borriello e Vidal senza fortuna, mentre Buffon é bravissimo nell'uscita su Hamsik.

Grazie al ritmo forsennato ed alle geometrie deliziose di un terzetto Vidal-Pirlo-Marchisio sugli scudi, la Juve nella seconda frazione é un caterpillar, un treno in corsa senza freni, passa fortunosamente con una deviazione (di Bonucci?) su tiro di Vucinic, poi raddoppia con il samba bailado di un monumentale Vidal, doppio passo, triplo, destro-sinistro e botta terrificante sul palo lontano, un gol meraviglioso che ricorda l'eurogol di Mancini al Lione (in quell'occasione sul primo palo).

A dieci dal termine inizia lo show di Alex entrato per uno spento Vucinic, prima serve Quaglia che sorprende sul primo palo De Sanctis poi, dopo un tentativo alla Recoba della punta napoletana, prova due conclusioni alla Del Piero, una finisce alta, l'altra trova il portiere.

Juve inarrestabile, finalmente dirigente (del campionato), stiamo arrivando....!

domenica 25 marzo 2012

Buffon blocca il traffico interista, Caceres sblocca la partita, Del Piero entra nella leggenda, Juve grande finalmente con le piccole e senza rigori!

Nel giorno del blocco del traffico a Milano, Buffon blocca l'attacco della terza squadra milanese, nei primi 45' é decisivo due volte su Milito, su Obi, Stankovic e Forlan, ma anche Matri va vicino al gol due volte sempre imbeccato da uno straripante Caceres.

Nel secondo tempo Conte cambia la partita passando al 3-5-2, l'Inter cala fisicamente e soprattutto mentalmente, su corner di Pirlo Maicon perde Caceres che solo soletto giustizia Julio Cesar. La Juve domina, Vucinic ritorna Vucinic tirando addosso al portiere interista, ma Vidal insiste, serve il capitano che, da straordinario campione, la piazza nell'angolo, ancora una stagione con almeno un gol in campionato, alla giornata numero 29, come i nostri scudetti.

Sul finire Chiellini sale in cattedra, prima su travolgente percussione serve Quagliarella che spreca l'occasione del 3-0, ma Maicon recupera, poi colpisce di testa ma trova ancora Julio Cesar, gli ultimi 15' minuti sono accademia, é game over per l'Inter, la Juve vince, ritorna grande...con le piccole...e...senza rigori!

martedì 20 marzo 2012

Allegri, la Juve é in finale di Coppa Italia, con super Vucinic top player!

Onore al Milan, grande squadra con un piccolo allenatore che ha sempre il veleno nella coda (di paglia), che si lamenta sempre, anche della mancata espulsione di Vidal a 8' dalla fine (sic!), dimenticando, bontà sua, che ad Aquilani è stato risparmiato il rosso dopo un'entrataccia su Vucinic, quando di minuti ne mancavano più di 70!
Milan anche oggi leggermente superiore alla Juve e che legittima il vantaggio in campionato, forse più abituato a partite di questa intensità e importanza.

I rossoneri giocano decisamente meglio, soprattutto i primi 25' e così, quando la Juve passa con Del Piero, sulla solita combinazione Pirlo-Liechsteiner, che ricordano il Stockton to Malone di memoria Nba, é quasi una sorpresa. Lo stesso si può dire ad inizio di secondo tempo, quando Mesbah su lungo traversone di Mexes coglie impreparata le coppie di laterali e centrali bianconere, ma non del vantaggio nel finale di Maxi Lopez che, subentrato a Ibra, uccella ancora una volta il duo Chiellini e Bonucci e scaraventa in rete un destro potente.

Si va ai supplementari, la partita la può risolvere solo un top player, dopo gli errori di Marchisio e soprattutto Giaccherini, la sua maglia é la numero 14, il suo nome é Mirko Vucinic, che con un destro da trenta metri di sublime potenza e rara precisione, manda in soffitta tutte le sue paure, i miei dubbi e soprattutto Krasic, conquistando di diritto l'olimpo del mio blog!

sabato 17 marzo 2012

0-5, la Juve rottama la Fiorentina!

Per tutta la settimana ho detto che giocando così, prima o poi avremmo vinto 6-0. Ebbene é andata proprio di goleada, complice il vantaggio (dopo il solito palo) di super Vucinic (che si stia svegliando?) e l'espulsione di Cerci. Partita finita con il raddoppio di Vidal (servito da Vucinic), secondo tempo accademia pura, con splendide reti dell'intero centrocampo, da Marchisio a Pirlo (entrambi su assist dello scatenato montenegrino) per finire con Padoin. E i pagliacci a casa!

martedì 13 marzo 2012

Merci Didier! Triplete del fuera!

Signore e signori, ecco a voi il nuovo triplete, del fuera! Ogni tanto, una piccola goduria...

domenica 11 marzo 2012

Zero gol e zero parole, ma che gran Juve a Marassi contro il Genoa!

Ci sono tanti modi per commentare l'ennesimo pareggio a Marassi contro il Genoa, la Juve sceglie probabilmente quello sbagliato, il silenzio, per protestare contro le nuove innegabili clamorose ingiustizie, ma io non voglio cadere nel vittimismo e soprattutto sottacere la grande prova di Marassi.

In emergenza in difesa senza i tre centrali titolari e con l'improvvisata coppia Caceres-Vidal, in mediana Giaccherini al posto di Vidal e il tridente d'inizio stagione, la Juve sfodera una sontuosa prestazione, soprattutto nel secondo tempo, quando centra tre volte i legni con Vucinic (due volte di testa) e Pepe (errore clamoroso a un metro dalla porta su imbeccata regale di Pirlo) che, quando riesce finalmente a segnare, viene fermato inopinatamente dal guardalinee. Ci prova Pirlo da lontano, così Marchisio, Del Piero entrato per Matri nel quarto d'ora finale, persino Borriello, ma proprio non va!

Per il resto probabile rigore su Matri nel primo tempo, vicino al gol in altre due circostanze, come Giaccherini all'inizio, Pepe e Marchisio, soprattutto un forcing continuo, totale, con l'asse Pirlo-Vucinic sugli scudi, ma un pò gli arbitri, un pò il solito deficit qualitativo, un pò la sfortuna, un pò pseudo giocatori come l'inguardabile Elia pagato la bellezza di dieci milioni dal nostro intenditore, non rendono merito ad una squadra con tante lacune, ma di cui essere tutto sommato orgogliosi.

mercoledì 7 marzo 2012

Con il Bologna 5 pareggi Juve su 6 gare, con il Leverkusen 5 gol Messi su 7 in 1 sola!

Anche questa sera la Juve non si smentisce e gioca un buon calcio contro un Bologna indemoniato.

Sotto di un gol con l'unico tiro in porta subito nel primo tempo (combinazione Ramirez-Di Vaio conclusa dall'ex superando Buffon in uscita disperata), non s'arrende ed e' sfortunata il giusto, quando la punizione di Pirlo non trova la deviazione vincente.

Nella ripresa pareggia con un gran gol di Vucinic (per il resto inguardabile) servito in profondita' da Pirlo, spreca clamorosamente due chiare occasioni con Marchisio a un metro da Gillet e con Borriello (peggiore in campo, una vera iattura).

Finisce senza allenatore e in dieci (espulsi Conte e Bonucci), in tempo per vedere quel mostro disumano di Messi che confezione cinque perle tanto per capire che la differenza la fanno i fuoriclasse e chi segna. Vero Marotta?

sabato 3 marzo 2012

Milan a valanga a Palermo, Juve a stento pareggio col Chievo, loro hanno Ibra, noi Vucinic!

Nessun dramma per il pareggio di oggi e per la conferma dell'addio dei sogni di gloria già dato in casa con il Siena o in trasferta a Parma.

La Juve proprio non ce la fa a vincere le partite, i nostri sono bravini, ma con tanti limiti, zero fuoriclasse, molti onesti gregari.

Avanti 1-0 con zuccata in fuorigioco di De Ceglie dopo che lo stesso terzino si mangia un gol da solo davanti al portiere, per il resto occasioni non se ne vedono, a parte due tentativi di un inutile Padoin, che specie la seconda la spreca e comunque trova un grande Sorrentino, e una di Giaccherini.

La Juve potrebbe andare in superiorità numerica per il fallo da secondo giallo di Dramè che l'arbitro vede ma scandalosamente non fischia. Così il terzino francese trova il pareggio con un tiretto che quel fenomeno di Bonucci sulla linea non respinge fuori, solo Pirlo ci prova da fuori nel finale, ma l'attacco non é pervenuto e allora arriva il solito pareggio.

mercoledì 29 febbraio 2012

Italia-Usa 0-1 inutile, Prandelli risparmia il Milan e spompa la Juve: senza vergogna, canta Pellegatti!

Ma che imparziale Mister Prandelli che, per un'inutile amichevole, schiera per 90 minuti Buffon, Barzagli e Pirlo, tre giovanotti, piu' Matri per 60' minuti, Marchisio per 70 e Chiellini tutto il secondo tempo; pur di non sostituire Barzagli, mette Ogbonna sulla fascia sinistra, quando si tratta di cambiare il centrocampo, toglie Nocerino risparmiandogli 45 minuti e poi Thiago Motta. Cosa urlava Pellegatti? Senza vergogna!

domenica 26 febbraio 2012

A Carnevale ogni scherzo vale, Milan-Juve 1-1!

Sono scandalizzato per la gara di San Siro, l'evento clou del campionato é stato rovinato da dieci protagonisti che hanno perso la testa e che meritano un bel 0 in pagella. Eccoli nell'ordine:

1) Antonio Conte, per le scelte suicide Estigarribia-Borriello-Quagliarella, il litigio con Van Bommel in campo, lo screzio con Boban nel post-gara;
2) Leonardo Bonucci, per la serie "sbagliando, (non) si impara";
3) la coppia Tagliavento-Romagnoli, per i casi Muntari-Matri-Mexes;
4) Philippe Mexes, un calciatore (scarso) rubato al pugilato;
5) Adriano Galliani, ritornato quello di Marsiglia;
6) Carlo Pellegatti, per la telecronaca "senza vergogna";
7) Massimo Ambrosini, per l'isteria senza fine;
8) Massimiliano Allegri, per la serie "noi abbiamo un altro stile";
9) Zorro Boban (per il resto sempre inappuntabile e maestro di correttezza e signorilita'), per l'inopportuno distinguo sugli errori arbitrali;
10) Giuseppe Marotta, lui c'entra sempre, le altre squadre al mercato di gennaio si rinforzano, la Juve s'indebolisce, grazie per Borriello!!!

L'unico commento sensato viene dal Presidente Berlusconi, che invoca la tecnologia. E' allucinante che nel 2012 non ci sia la moviola in campo, sia pure limitata ad un challenge per squadra a gara. Grazie, Mister Blatter!

lunedì 20 febbraio 2012

La Juve primavera trionfa al Viareggio, buon segno!

La Juventus Primavera trionfa al Viareggio battendo di misura la Roma, dopo un primo tempo trionfale e un secondo tempo di stenti, ma la vittoria è meritata e figlia di una rosa davvero promettente, soprattutto dal centrocampo in su.

Sicuro il portiere romeno Branescu, affidabile e arrembante la coppia di terzini, lo svizzero Untersee e soprattutto Liviero, carrarmato dal piede educato, solido il duo centrale Guaneau-Rubin. In mezzo al campo il motorino instancabile Cisbah ben si adatta alle geometrie e al sinistro fatato del brasiliano Appelt, una vera promessa, ma anche Schiavone è tutt'altro che un semplice rincalzo. Davanti un'abbondanza senza fine, sulle fasce lo spilungone Spinazzola molto migliorato e giustamente premiato come Mvp del torneo sembra inarrestabile in progressione e palla al piede, De Silvestro è un grande talento per corsa, dribbling, tiro e cross, Ruggiero non è da meno, mentre al centro l'elegante e poderoso Padovan si alterna con l'esperto ma macchinoso Libertazzi, il talentuoso e sopraffino Beltrame oscura la riserva Margiotta, con il nuovo Buoy buono per tutti i ruoli e con un sinistro potente quanto preciso.

E' difficile pronosticare chi di loro saprà imporsi a livello di Serie A, ma è facile prevedere per qualcuno un futuro roseo, in tutti i sensi!

sabato 18 febbraio 2012

Juve - Catania 3-1, Sua Maestà Pirlo e l'inspiegabile!

Prima della partita dico a mio papà, preoccupatissimo per il Catania, che con Motta, Legrottaglie e Almiron c'è da star tranquilli, ma dopo 3 minuti e il gran gol di Barrientos la mia profezia vacilla. Per fortuna Sua Maestà Pirlo gioca con noi e corre in mio aiuto.

In realtà ci sono cose inspiegabili nella partita, a partire dalla solita maglia rosa della Juve, passando per alcuni giocatori che la indossano (Padoin per esempio), da quanto corra il Catania nel primo tempo, alla barriera e alla posizione di Kosicky sul gol di Pirlo alla mezz'ora. Pirlo è invero il più inspiegabile di tutti, o meglio è inspiegabile come il Milan ce l'abbia regalato.

Ma Kosicky non sente ragione e vuole essere lui il numero uno di questa classifica, anche se Motta con le entrate assassine su Borriello (altro inspiegabile) e De Ceglie gli dà filo da torcere con un espulsione assurda che segna il destino del Catania. Anche perchè Kosicky sale in cattedra e prima con un'uscita folle regala l'inzuccata vincente a Chiellini (su punizione di Sua Maestà), poi con un rilancio ancor più folle consente a Quaglia, imbeccato dal Genio regale, il gol del 3-1 finale, nonostante Storari metta ko lo stesso Quaglia e Pepe, per il trionfo dell'inspiegabile!

giovedì 16 febbraio 2012

Juve-Catania, Lo Monaco e il fuori luogo...

L'Amministratore delegato del Catania, Pietro Lo Monaco, definisce fuori luogo lo sfogo di ieri di Antonio Conte dopo i rigori negati a Parma.

Dunque, ricapitoliamo. In Serie A ci sono venti squadre, tolta la Juve ne restano diciannove, l'Atalanta non sente il bisogno di prendere posizione, Bologna idem, Cesena e Cagliari come sopra, neppure Milan e Inter (qualcosa invero lo dice Ranieri...da che pulpito!), Lazio e Roma, Udinese e Napoli, ma neanche Fiorentina o Bologna, nessuno tranne il Catania.

A proposito, contro chi gioca il Catania nel prossimo turno? La Juve, ovviamente, ma é solo un dettaglio. Del resto Lo Monaco chiarisce che non sta mettendo le mani avanti (ma ci mancherebbe, e chi potrebbe solo pensarlo...) e precisa di non essere preoccupato. Su questo, viste le 22 partite precedenti, lo posso capire...

mercoledì 15 febbraio 2012

Contro il Parma ancora uno squallido 0-0, finisce la grande illusione!

Ci sono a mio parere due modi per giudicare l'ennesimo squallido 0-0 di questa Juve contro un'altra squadretta, con il cuore e con la ragione. Con il primo prevale la tristezza e la rabbia per i rigori ancora una volta non dati (falli netti su Giaccherini e su Pirlo nel finale), con la seconda la consapevolezza che alla fine tutti i nodi vengono al pettine e le gravi lacune di classe e tecnica non possono purtroppo non manifestarsi nella loro crudezza.

Ormai la corsa non basta più, gli avversari hanno preso le misure e per giunta le energie sono al lumicino. Se poi prendi un palo dopo quattro minuti (Bonucci su corner di Pirlo), lo stesso 21 non trasforma una ghiotta punizione dal limite (perchè tira sul palo del portiere, é un mistero), Vucinic sbaglia, come al solito, un paio di conclusioni, Matri vuole andare in porta con il pallone e viene bloccato dal portiere, allora devi sperare in un miracolo. Che puntualmente non arriva, complice il crollo della coppia Marchisio-Vidal, l'attacco scarso (anche nelle riserve), un Esticazzi che sbaglia un diagonale invitante sotto porta e l'errore di Giaccherini, peraltro migliore in campo (sic) grazie all'asse con Pirlo.

Addio sogni di gloria, speriamo nella Coppa Italia per vincere qualcosa e non vanificare il discreto (ma nulla più) lavoro di Conte, che almeno ha il pregio di essere consapevole dei limiti della truppa (modesta) messagli a disposizione (con il suo placet, peraltro) dal disastroso Marotta.

mercoledì 8 febbraio 2012

Esco da San Siro con un nuovo vecchio Eroe: l'erede di Montero, signore e signori, ecco a Voi Martin Caceres!


Torno a San Siro, per una partita ufficiale, dopo tanti anni, in mezzo solo il Trofeo Berlusconi 2011, che segnò l'addio della grande speranza Diego e l'esordio allo stadio del mio piccolo grande Valerione.

Ci torno con il mitico Samu, amico di lungo corso e di provata fede bianconera e rosso Olimpia, autentico amuleto portafortuna, in una serata gelida, tempo da lupi che sembra ideale per il branco assatanato di Conte.

A parte i biglietti nominativi, i controlli, i tornelli e ri-tornelli, all'interno é il solito spettacolo, sono in prima fila, anello rosso, ammiro l'erba, quell'erba che mi faceva impazzire quando calcavo i miei campetti, la luce dell'immenso teatro, la gente, un bergamasco juventino che bestemmia a manetta, un tizio con cappotto impellicciato aperto (prontamente ribattezzato Luigi XIV dal Berghem).

Ammiro soprattutto la Juve, calma, sicura, ben organizzata, con un gioco a memoria, fatto di fraseggi e verticalizzazioni, dove si distinguono Pirlo in regia e Giaccherini in accelerazione. Dopo un primo tempo sereno, entra in scena Caceres che prima si fa trovare pronto su un diagonale di Borriello ben servito dal Jack e poi, dopo il pareggio del piccolo Faraone milanista su cross di Antonini e dormita difensiva, mi fa esultare di gioia incontenibile con un pallonetto di rara bellezza e maestria. In mezzo, l'applauso per il capitano, non certo per la mediocre prestazione, ma per una carriera inimitabile ed ineguagliabile. Che serata indimenticabile!

domenica 5 febbraio 2012

Juve contro il Siena 0-0 ridicolo più dell'arbitro! (ma quale rigore...)

Marotta, siamo seri, ma quale rigore! Abbiamo fatto schifo e quel mani di Vergassola è, nè più, nè meno, come quello di Barzagli e Pirlo contro il Cagliari, a mio parere non sono meritevoli del tiro da undici metri (anche se talvolta li danno).

Solo in Italia una squadra così può essere prima in classifica, siamo orbi in un campionato di ciechi, il Milan dopo la sconfitta con la Lazio non va oltre il pari in casa con il Napoli, ma poi avrà le squadrette come il Siena, che contro di loro si sdraiano mentre a noi ci imbavagliano. Certo che siamo forti, rispetto agli altri, s'intende...

Se poi parliamo di arbitri, al massimo ammetto che questo signor Peruzzo aveva già tutte le intenzioni di penalizzare la Juve, basti vedere il fallo fischiato a Chiellini sul pericoloso colpo di testa da calcio d'angolo a metà secondo tempo o il fallo non dato a Borriello, al limite dell'area, sul finire della gara. Ma quando l'attacco é impostato solo su Matri (Pepe é finito e Vucinic non é mai iniziato e per giunta confinato sulla sinistra) non si può pretendere troppo.

Di grandi occasioni da rete non ne ho viste, un paio di tiri da fuori di Vidal, la solita combinazione Pirlo-Liechsteiner nel primo tempo e un paio di tentativi di Matri nel secondo, il 4-3-3 ha fatto il suo tempo, meglio tornare alle due punte, o sbaglio, mister Conte?

mercoledì 1 febbraio 2012

Che Pazienza, con Marotta! Povero Milan, rigore negato, tu quoque Ibra fili mi!

Premesso quanto sia antipatico dire che l'avevo detto, ma purtroppo l'avevo detto che cedere Pazienza all'Udinese era un errore, la notizia della giornata e' la sconfitta del Milan. Poverini, si lamentano per un rigore non concesso, tu quoque Brute fili mi!

martedì 31 gennaio 2012

Nella serata del rinvio per neve di Parma, il punto sull'incredibile mercato del fenomeno Marotta!

Il rinvio di Parma-Juventus, inevitabile nonostante il Parma (bastian contrario) volesse sciare (pardon giocare) in notturna, mi consente di soffermarmi sulle ultime mosse del mercato Juventino.

Personalmente sono rimasto allibito alla notizia dell'acquisto di Padoin, cinque milioni e cinque anni di contratto, non certo il centrocampista di cui avevamo bisogno (ovvero il vice Pirlo), soprattutto avendo in mano un certo Pizarro, gratis, che guarda caso e' finito al Manchester City. Senza dimenticare che anche Pazienza e' piu' regista ed invece e' finito a rinforzare una sempre pericolosa antagonista come l'Udinese.

Bisogna riconoscere a Marotta il colpo di essersi disfatto in pochi giorni di Amauri, Toni e Iaquinta (sperando che il parruccone e il Vincenzone non ci segnino contro), ma la cessione di meta' Immobile (oggi sedicesimo gol in serie B e il tassametro corre) per quattro milioni (uno meno di Padoin!) al Genoa, lascia senza parole. Come il riscatto l'anno scorso di Motta, zero presenze quest'anno, rifilato (con incentivi, sembra, al pari di Iaquinta) al Catania.

Mi domando e dico, c'e una logica in tutto questo? A Conte, l'ardua risposta!

sabato 28 gennaio 2012

Juve - Udinese 2-1, Matri come Tomba!

Un vecchio adagio dice che si vince solo se hai un grande portiere e un grande centravanti: Buffon certamente lo é stato e dopo una lunga parentesi grande é ritornato, Matri sbaglia troppi gol davanti al portiere ma quando segna come oggi, fa la differenza.

Due gol che valgono sei punti, come spiegava giustamente Conte, partita fondamentale anche perché terza in sette giorni, senza Pepe, Marchisio e Vucinic e per giunta sotto una bufera di neve.

Conte sceglie il 5-3-2, inserendo Esticazzi (decisivo nel primo gol), Giaccherini (che decisivo poteva esserlo nell'assist sprecato da Matri) e soprattutto Quaglia. Scelta fondamentale quest'ultima, non solo perché, cosi facendo, Conte resiste alla tentazione Del Piero (con il capitano, a mio parere, non avremmo vinto), ma anche perchè l'attaccante napoletano dopo 2 soli minuti mette Esti davanti ad Handanovic (che sbaglia come Matri) poi é bravo al 41' a deviare alla grande il cross dello stesso Esti, consentendo il tap-in vincente ad Alessandro "Il Grande".

Come accade spesso, la Juve nel secondo tempo continua alla garibaldina nonostante il prezioso vantaggio, così da offrire il contropiede all'Udinese, che sbaglia una volta con Di Natale ma non la seconda con Floro Flores, fortunatamente la terza e la quarta. Conte allora si cautela togliendo Quaglia per Marchisio, che guarda caso serve a Matri la palla giusta per la prodezza perfetta. Finale in sofferenza ma la sciolina tiene ed è ancora una volta trionfo ed estasi.

Auguri Rosy per ieri, Buffon per oggi, Papà (e Valerione) per domani!

martedì 24 gennaio 2012

Super Juve anche in Coppa Italia, schiantata la Roma (3-0), perla Del Piero!

Che la serata fosse magica, lo si era intuito dopo l'annuncio della cessione di quel soggetto (per non scadere nell'insulto) di Amauri (per di più pagato, mezzo milione di euro!) e la notizia della ormai imminente conclusione dell'affare Caceres.

Che fosse perfetta, lo si poteva forse già capire dopo 6 minuti, quando Barzagli faceva a fette centrocampo e difesa giallorossa e serviva su un piatto d'argento la testa di "Salomè" Stekelemburg a Giaccherinho, bravo nell'infilzarla con un gran diagonale.

Che fosse sublime, ne si aveva certezza alla mezz'ora, quando Del Piero giocava a biliardo con Taddei e Kjaer e poi andava in buca con uno strepitoso tiro alla Del Piero, facendo sponda con la traversa. E poco importa che Esti fallisse il 3-0, solo soletto, su bell'assist di Marrone, con un tiro scentrato alla destra del portiere.

Che fosse anche riposante, lo sanciva Lamela facendosi espellere a metà secondo tempo per un calcione a Chiellini.

La Juve si conferma così anche in Coppa Italia, pur con sette cambi rispetto a Bergamo, con modulo nuovo, 3-5-2 (in difesa la guardia svizzera ed Esticazzi, migliore in campo, ai lati dei tre centrali, in mezzo Marrone e Jack attorno a Pirlo, Borriello e Alex in attacco) con il redivivo Quaglia in cattedra nel finale, prima serve Esti che sfiora il palo con potente diagonale, poi colpisce la traversa su assist di Matri, quindi mette il lodigiano due volte davanti alla porta, Kjar salva la prima, ma infila la sua porta la seconda per il 3-0 finale. Prosit!

sabato 21 gennaio 2012

Super Juve a Bergamo (2-0 all'Atalanta), Campione d'inverno!

Ottima prestazione a Bergamo della Juve, che dimostra tutta la sua forza e tutti i suoi limiti. Se il possesso palla, il gioco, la compattezza, le motivazioni sono a mille, troppe invece sono le occasioni da rete non concretizzate, anche per colpa di un attacco con poca qualità, che non fa la differenza.

Nei primi quindici minuti, la Juve crea e spreca quattro nitide opportunità, prima Matri su cross di Pepe, poi lo stesso numero 7 che ciabatta dal limite, Vucinic dalla sinistra non trova la porta, Barzagli centra il palo in girata in area. L'Atalanta si riprende ma non e' pericolosa, lo é Vidal che da fuori colpisce una clamorosa traversa con una specie di pallonetto che Consigli é abile a deviare.

Nella seconda frazione di gioco, la Juve deve subito fare a meno di Marchisio (ginocchio) e poi di Pepe (caviglia), entrano Giaccherini e Marrone, ma non ne risente, anzi, a dimostrazione che il gruppo c'è, i fuoriclasse meno, i due mettono in ghiaccio l'incontro con una splendida combinazione, dopo che Pirlo con una magia aveva imbeccato la Frecciarossocrociata Liechsteiner novello Bettega.

Con un Chiellini finalmente convincente, la Juve è insuperabile, chiude dunque il girone d'andata imbattuta e si laurea Campione d'inverno!

martedì 17 gennaio 2012

Marotta, ma ci sei o ci fai?

La domanda, già di per s'è abbastanza lecita dopo gli acquisti dell'ultimo biennio, sorge spontanea dopo questo mercato di riparazione. Prima Borriello (sic), poi il presunto scambio incomprensibile di comproprietà tra Immobile (15 gol in serie B) e Boakye (6 gol), quindi l'effettivo scambio, sempre di comproprietà, tra Sorensen (che va al Bologna, così restiamo senza difensori di riserva) e tale Taider (che resta al Bologna), adesso si parla di Behrami, Nainggolan e Guarin, ma é chiaro che arriverà Palombo (vi rendete conto?), per Caceres è notte fonda. Sono allibito, possibile che nessuno prenda posizione?

domenica 15 gennaio 2012

La Juve stecca con il Cagliari (1-1), ma resta prima dopo il derby della Madonnina!

Povero campionato, se una squadra come la Juve non vince in casa con Bologna, Genoa e Cagliari (tutte e tre Rossoblu, proprio i colori della mia squadra di hockey...), in trasferta aggiunge altri cinque pareggi per un totale di otto, ma dopo diciotto giornate è ancora prima e imbattuta...Del resto, se al Milan non regalano rigori, l'Inter inizia il campionato senza Eto'o e con Gasperini, il Napoli ha la testa in Champion's, Udinese, Lazio e Roma sono quel che sono, qualcuno deve pur approfittarne, finchè dura...

Anche oggi solite difficoltà contro una squadretta piccola piccola che sembra grande grande al cospetto dei nostri, che schierano sempre gli stessi, a parte De Ceglie che sostituisce lo squalificato Chiellini. In vantaggio dopo 6' minuti, grazie ad una magnifica azione Marchisio-Liechteiner-Vucinic, la Juve scompare presto dal campo, anche perchè tutti sono sotto tono, a cominciare da uno spompato Pepe, un Matri stranamente sfiduciato, un trio di centrocampo evanescente e una difesa distratta e sempre a rischio negli eccessivi fraseggi. Il Cagliari pressa alto, corre molto e si rende pericoloso con tiri da fuori con un paio di deviazioni di braccio che fanno gridare al rigore i soliti gufi.

Il secondo tempo si apre subito con il pareggio sardo, Ibarbo s'invola con la graziosa complicità di Bonucci che non lo stende, Barzagli non rinvia deciso e sulla botta di Cossu (quello che nel prepartita veniva a lungo ricordato per non aver stranamente mai segnato in questo campionato dall'ineffabile coppia di telecronisti di Sky) a Buffon non riesce il miracolo. A questo punto emergono tutti i limiti qualitativi di una squadra che sembra un pò stanca, Conte ci mette del suo inserendo prima Del Piero e poi Krasic (per Borriello solo una decina di minuti) che sprecano di testa e di piede le uniche occasioni del finale, prima dell'ultimo tentativo di Vidal che spara alto sul cross di De Ceglie, migliore in campo e con questo ho detto tutto!

domenica 8 gennaio 2012

A Lecce la Juve soffre (0-1, Quaglia sfiga, Matri no!) ma vince e...senza rigori!

La Juve del nuovo anno è stretta parente di quella del precedente, organizzata e solida ma stitica anche se si trova di fronte sempre non undici ma dodici avversari. Questa volta il killer mandato dal parente del pino è il famigerato Bergonzi, che di danni ne ha sempre prodotti in serie (basta ricordare i due rigori inesistenti contro il Napoli di tre anni fa) e anche questa volta non si esime, grazie a lui Cuadrado finisce la gara e Vucinic non può festeggiare la sontuosa partita con il sacro ma non evidentemente ancora santo rigore, ma del resto, la maglia è bianco e non rossonera!

Prima mezz'ora Juve in sofferenza, Pepe subito pericoloso (con gran tiro anche se era fuori) ma ben di più lo sono Giacomazzi e Di Michele, poi si riprende nonostante la solita sfiga d'inizio anno del Quaglia che come l'anno scorso di questi tempi si rompe qualcosa, questa volta lo zigomo e dovrà cedere il passo al molto benvoluto Borriello, l'ennesimo autentico scandalo e scarto del mitico Marotta. Per fortuna subentra Matri che invece ha il solito culo e dopo aver sprecato una discesa a rete defilata ma solitaria con un tiretto, si fa trovare pronto sulla bella accelerazione di Vucinc che spara male ma con Benassi che respinge peggio.

Altre occasioni nel secondo tempo, Matri e Marchisio vicini al gol ma non abbastanza, sale in cattedra Vucinc ma trova un gran Benassi, il Lecce spinge ma non passa nonostante le occasioni di Muriel e Pasquato, Conte ricorre nel finale alla difesa a tre e Marrone e non Pazienza sostituisce l'influenzato Pirlo.