sabato 1 settembre 2012

Marotta e Bendtner, essere o non essere?

Finalmente Marotta mi ha soddisfatto, perché ha preso l'unico giocatore al mondo più enigmatico di lui, anzi il suo vero alter ego. Marotta, ai miei occhi, é il Bendtner del calciomercato. Premesso che non sono mai stato tenero con il DG della Juve, devo ammettere che spesso, nonostante le mie perplessità, le sue scelte sono state azzeccate. Peraltro, restano memorabili alcune nefandezze. Marotta come Bendtner? Ma certamente! Chi può vantare, nel suo curriculum in soli due anni (questa é la terza "campagna acquisti" estiva), la scelta di allenatori come Del Neri prima e di Conte poi? L'acquisto di Martinez la prima stagione a 12 milioni di euro e la successiva di Pirlo a parametro zero? La cessione di Giovinco a 4 milioni per ricomprarlo due anni dopo a 11 e il capolavoro di un Barzagli a euro zero (o quasi)? Chi può investire nello stesso mese 10 milioni di euro per Vidal e poi per Elia? Chi può scambiare allo stesso prezzo Immobile e Boakye? Chi può tentare di dare all'Atalanta 20 milioni di euro tra Padoin, Gabbiadini e forse Peluso e strappare Pogba gratis al Manchester? Mi dispiace, ma proprio non riesco a decidermi se dare un giudizio positivo o meno. Lo stesso vale per Bendtner. Campione o bidone? Eterna speranza incompiuta o scommessa vincente? Tecnica sopraffina, straordinario colpitore di testa, piedi educatissimi, potente tiro da fuori, ma gol pochi, infortuni tanti, incomprensioni con Wenger a iosa. Danese come Laudrup o come Poulsen? Niente, la ragione non mi aiuta e allora mi affido all'istinto. Per me, questo ci farà sognare, proprio come Marotta con il top-player...o forse per davvero. Ai posteri, l'ardua sentenza.

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