domenica 22 dicembre 2013

La nona sinfonia a Bergamo, poker d'assi, apre Tevez, decide Pogba, mette in ghiaccio Llorente, chiude Vidal!

Grande dimostrazione di forza della Juve a Bergamo, che cala il poker d'assi e suona la nona sinfonia. Quando c'è il Samu la vittoria è assicurata come dimostra la Supercoppa d'agosto, ma oggi dopo un sontuoso brunch domenicale, più della sua presenza poté...l'assenza. Mi raggiunge al 7' quando Tevez ha già segnato, vede tutto il resto del primo tempo quando Maxi mette fine all'imbattibilità di Buffon e Tevez si mangia il raddoppio, poi esce per prendere i regali in macchina e si perde il gol decisivo di Pogba dopo combinazione Asamoah-Llorente, va in cucina a bere la Fanta e non vede il terzo gol di prepotenza, da centravanti vero, del navarro, poi si alza a guardare i bimbi e.. arriva il quarto gol di Re Artù, non fa niente, l'importante è il regalo di Natale della Juve...aspettando la calza della Befana!!!

Juve - Avellino 3-0, Giovinco re per una notte...da lupi!

Giovinco assoluto protagonista in una partita praticamente inesistente, del resto se oltre al divario di categoria, dopo 6 minuti la formichina atomica segna alla Del Piero con un tiro stupendo a giro e prima delle mezz'ora manda in gol Caceres con una deviazione fortunosa e Quagliarella di testa con l'aiuto del portiere, la partita si trasforma in allenamento ed allora diventano protagonisti prima i tifosi, avellinesi per la sciarpata e i cori incessanti, bianconeri per gli applausi ai rivali, poi Pepe che festeggia il suo ritorno in campo. Bene Marchisio alla Pirlo e l'esordiente Bouy, grazie alla Juve per il regalo d'onomastico, in una serata dolce amara.

domenica 15 dicembre 2013

Juve - Sassuolo 4-0, triplo Tevez, 10 senza lode!

Dopo Juve - Sassuolo, verrebbe da dire che è facile fare i forti con i deboli, più difficile farlo con i forti, ma sarebbe ingiusto, non solo nei confronti dei nero-verdi, che hanno pur sempre pareggiato con Napoli e Roma, ma anche di squadre come Copenaghen e Galatasaray, che definire forti è quasi una bestemmia. In realtà sembra che ci siano due Juve, quella della Serie A e quella della Champions, come due Tevez, 10 gol in Italia e 0 in Europa, ma sarebbe più giusto dire che i difetti di classe e fantasia di questa Juve solida ma prevedibile nel Bel Paese sono mascherati da un livello inferiore di avversari. Sulla partita poco da dire, anche senza Pirlo&Marchisio, Juve troppo forte per il Sassuolo, non c'è storia, dopo 10' grande combinazione Llorente-Vidal, finta sontuosa e tiro del cileno che Pegolo non trattiene e Tevez mette in rete, al 28' Peluso raddoppia di testa su angolo di Carlitos e la partita è praticamente finita, Isla - Asamoah si scambiano assist e sbagli clamorosi, ma l'Apache al 45' approfitta di un doppio errore difensivo, supera Pegolo e chiude sul 3-0 il primo tempo, prima di far tripletta con una deviazione su cross di Isla, sono dieci in Campionato ma senza lode della Champions! La prima juventina all'Offside Pub si festeggia con un bel sidro medio!

mercoledì 11 dicembre 2013

Fuori dalla Champions dopo un girone patetico, Marotta e Conte niente scuse!

Atroce delusione questo pomeriggio dopo l'eliminazione dalla Champions, giunta al termine di un girone giocato in modo patetico, in cui abbiamo pareggiato per il secondo anno consecutivo con una squadra danese (e per giunta con pareggio in rimonta), ottenuto un punto su sei con una turca così come con il Real Madrid, contro il quale - paradossalmente fino ad un certo punto - si è vista la miglior Juve. Altro che accampare scuse, caro mister Conte, per il campo, impraticabile anche per gli avversari, non capire che la squadra, quadrata, solida, ben organizzata finché si vuole, è priva di classe, di giocatori di talento che possono andare in gol facilmente e ripetutamente, è una grave colpa, ma Marotta sembra non accorgersene. Tevez è un gran lottatore ma non segna (in Champions addirittura da venti partite e quattro anni), Llorente non è Ronaldo e neppure Higuain, i centrocampisti sono solidi e tosti, ma non certo dei Zidane, i difensori bravi ma non bravissimi (usciamo per colpa di due errori di Bonucci, sia all'andata che al ritorno con il Galatasaray), il gioco sulle fasce totalmente assente, l'unico fuoriclasse ha 35 anni e non per niente non era in campo, bisognerebbe fargli un contratto a vita ma si tentenna sul rinnovo, del resto Marotta è uno che sbaglia raramente... Peccato, uscire così fa male, un conto è perdere contro il Bayern, altro con una squadra dove il perno di centrocampo è Felipe Melo, la punta di diamante Drogba che ha 36 anni e chi ci segna giocando da fermo. La partita praticamente non esiste, nei 15' a completamento dei 31' giocati ieri non succede niente, nel secondo tempo Buffon risponde alla grande a Drogba, libero come sull'azione del gol decisivo quando, a 5' dalla fine, indisturbato salta di testa e appoggia all'accorrente Sneijder, che fulmina Gigi a cui non riesce il miracolo, dopo che Marchisio e Llorente avevano fatto il solletico a Muslera.

martedì 10 dicembre 2013

Galatasaray, 3 gare (1998, 2003, 2013) contro la Juve, 3 rinvii, se non e record questo...

Una giornata strana per tanti motivi non poteva che concludersi con un epilogo che più strano non si può.

venerdì 6 dicembre 2013

domenica 1 dicembre 2013

Contro l'Udinese, Juve stanca e senza Pirlo, ma Llorente c'è, 1-0 all'ultimo respiro!

Una Juve stanca e senza il genio di Pirlo (uscito dopo soli 10 minuti per infortunio), attacca ma rischia contro un'ottima Udinese, ben messa in campo e pericolosissima in contropiede. Dopo un'iniziale predominio grazie a Marchisio che prima manda al tiro Tevez - gran sinistro parato da Brkic - poi non sfrutta un assist al bacio di Llorente quasi davanti al portiere, inizia una fase di sostanziale equilibrio, che Bonucci rischia di spezzare con il solito passaggio folle all'indietro, ma Buffon ci mette la manona sul pallonetto non irresistibile di Di Natale. Proprio loro sono i protagonisti anche del secondo tempo, specie quando Fernandes s'invola sulla destra e con tiro-cross mette in crisi un Buffon non irreprensibile ma bravo sul tap-in dell'attaccante, che qualche minuto dopo lascia sul posto Bonucci con un geniale colpo di tacco e libera Lazzari, il cui sinistro esalta ancora Buffon. A 15' dal termine, Conte arretra un generoso Tevez inserendo il Quaglia, l'azzardo è disperato ma paga al 91', con la deviazione vincente di Llorente su tiro del redivivo Lichtsteiner, dopo che Allan aveva salvato sulla linea la zuccata del navarro e Quaglia aveva spaventato Brkic.