domenica 22 dicembre 2013

La nona sinfonia a Bergamo, poker d'assi, apre Tevez, decide Pogba, mette in ghiaccio Llorente, chiude Vidal!

Grande dimostrazione di forza della Juve a Bergamo, che cala il poker d'assi e suona la nona sinfonia. Quando c'è il Samu la vittoria è assicurata come dimostra la Supercoppa d'agosto, ma oggi dopo un sontuoso brunch domenicale, più della sua presenza poté...l'assenza. Mi raggiunge al 7' quando Tevez ha già segnato, vede tutto il resto del primo tempo quando Maxi mette fine all'imbattibilità di Buffon e Tevez si mangia il raddoppio, poi esce per prendere i regali in macchina e si perde il gol decisivo di Pogba dopo combinazione Asamoah-Llorente, va in cucina a bere la Fanta e non vede il terzo gol di prepotenza, da centravanti vero, del navarro, poi si alza a guardare i bimbi e.. arriva il quarto gol di Re Artù, non fa niente, l'importante è il regalo di Natale della Juve...aspettando la calza della Befana!!!

Juve - Avellino 3-0, Giovinco re per una notte...da lupi!

Giovinco assoluto protagonista in una partita praticamente inesistente, del resto se oltre al divario di categoria, dopo 6 minuti la formichina atomica segna alla Del Piero con un tiro stupendo a giro e prima delle mezz'ora manda in gol Caceres con una deviazione fortunosa e Quagliarella di testa con l'aiuto del portiere, la partita si trasforma in allenamento ed allora diventano protagonisti prima i tifosi, avellinesi per la sciarpata e i cori incessanti, bianconeri per gli applausi ai rivali, poi Pepe che festeggia il suo ritorno in campo. Bene Marchisio alla Pirlo e l'esordiente Bouy, grazie alla Juve per il regalo d'onomastico, in una serata dolce amara.

domenica 15 dicembre 2013

Juve - Sassuolo 4-0, triplo Tevez, 10 senza lode!

Dopo Juve - Sassuolo, verrebbe da dire che è facile fare i forti con i deboli, più difficile farlo con i forti, ma sarebbe ingiusto, non solo nei confronti dei nero-verdi, che hanno pur sempre pareggiato con Napoli e Roma, ma anche di squadre come Copenaghen e Galatasaray, che definire forti è quasi una bestemmia. In realtà sembra che ci siano due Juve, quella della Serie A e quella della Champions, come due Tevez, 10 gol in Italia e 0 in Europa, ma sarebbe più giusto dire che i difetti di classe e fantasia di questa Juve solida ma prevedibile nel Bel Paese sono mascherati da un livello inferiore di avversari. Sulla partita poco da dire, anche senza Pirlo&Marchisio, Juve troppo forte per il Sassuolo, non c'è storia, dopo 10' grande combinazione Llorente-Vidal, finta sontuosa e tiro del cileno che Pegolo non trattiene e Tevez mette in rete, al 28' Peluso raddoppia di testa su angolo di Carlitos e la partita è praticamente finita, Isla - Asamoah si scambiano assist e sbagli clamorosi, ma l'Apache al 45' approfitta di un doppio errore difensivo, supera Pegolo e chiude sul 3-0 il primo tempo, prima di far tripletta con una deviazione su cross di Isla, sono dieci in Campionato ma senza lode della Champions! La prima juventina all'Offside Pub si festeggia con un bel sidro medio!

mercoledì 11 dicembre 2013

Fuori dalla Champions dopo un girone patetico, Marotta e Conte niente scuse!

Atroce delusione questo pomeriggio dopo l'eliminazione dalla Champions, giunta al termine di un girone giocato in modo patetico, in cui abbiamo pareggiato per il secondo anno consecutivo con una squadra danese (e per giunta con pareggio in rimonta), ottenuto un punto su sei con una turca così come con il Real Madrid, contro il quale - paradossalmente fino ad un certo punto - si è vista la miglior Juve. Altro che accampare scuse, caro mister Conte, per il campo, impraticabile anche per gli avversari, non capire che la squadra, quadrata, solida, ben organizzata finché si vuole, è priva di classe, di giocatori di talento che possono andare in gol facilmente e ripetutamente, è una grave colpa, ma Marotta sembra non accorgersene. Tevez è un gran lottatore ma non segna (in Champions addirittura da venti partite e quattro anni), Llorente non è Ronaldo e neppure Higuain, i centrocampisti sono solidi e tosti, ma non certo dei Zidane, i difensori bravi ma non bravissimi (usciamo per colpa di due errori di Bonucci, sia all'andata che al ritorno con il Galatasaray), il gioco sulle fasce totalmente assente, l'unico fuoriclasse ha 35 anni e non per niente non era in campo, bisognerebbe fargli un contratto a vita ma si tentenna sul rinnovo, del resto Marotta è uno che sbaglia raramente... Peccato, uscire così fa male, un conto è perdere contro il Bayern, altro con una squadra dove il perno di centrocampo è Felipe Melo, la punta di diamante Drogba che ha 36 anni e chi ci segna giocando da fermo. La partita praticamente non esiste, nei 15' a completamento dei 31' giocati ieri non succede niente, nel secondo tempo Buffon risponde alla grande a Drogba, libero come sull'azione del gol decisivo quando, a 5' dalla fine, indisturbato salta di testa e appoggia all'accorrente Sneijder, che fulmina Gigi a cui non riesce il miracolo, dopo che Marchisio e Llorente avevano fatto il solletico a Muslera.

martedì 10 dicembre 2013

Galatasaray, 3 gare (1998, 2003, 2013) contro la Juve, 3 rinvii, se non e record questo...

Una giornata strana per tanti motivi non poteva che concludersi con un epilogo che più strano non si può.

venerdì 6 dicembre 2013

domenica 1 dicembre 2013

Contro l'Udinese, Juve stanca e senza Pirlo, ma Llorente c'è, 1-0 all'ultimo respiro!

Una Juve stanca e senza il genio di Pirlo (uscito dopo soli 10 minuti per infortunio), attacca ma rischia contro un'ottima Udinese, ben messa in campo e pericolosissima in contropiede. Dopo un'iniziale predominio grazie a Marchisio che prima manda al tiro Tevez - gran sinistro parato da Brkic - poi non sfrutta un assist al bacio di Llorente quasi davanti al portiere, inizia una fase di sostanziale equilibrio, che Bonucci rischia di spezzare con il solito passaggio folle all'indietro, ma Buffon ci mette la manona sul pallonetto non irresistibile di Di Natale. Proprio loro sono i protagonisti anche del secondo tempo, specie quando Fernandes s'invola sulla destra e con tiro-cross mette in crisi un Buffon non irreprensibile ma bravo sul tap-in dell'attaccante, che qualche minuto dopo lascia sul posto Bonucci con un geniale colpo di tacco e libera Lazzari, il cui sinistro esalta ancora Buffon. A 15' dal termine, Conte arretra un generoso Tevez inserendo il Quaglia, l'azzardo è disperato ma paga al 91', con la deviazione vincente di Llorente su tiro del redivivo Lichtsteiner, dopo che Allan aveva salvato sulla linea la zuccata del navarro e Quaglia aveva spaventato Brkic.

mercoledì 27 novembre 2013

Tre Artù, finalmente una vittoria in Champions!

Dopo tre pareggi e una sconfitta, finalmente una gioia in Champions, anche se con una prestazione non certo esaltante, ma grazie ad un Vidal d'antologia che trasforma due rigori, uno per tempo, e mette il sigillo con un gran colpo de cabeza. Prima frazione povera di occasioni, un paio di Pogba e Tevez a testa, ma il vantaggio arriva su rigore, sull'asse Pirlo-Pogba e l'inutile quanto maldestro mani del terzino danese Jacobsen. Nei secondi 45, dopo il pareggio di "core ingrato" Mellberg in mischia come all'andata, Llorente si procura il rigore che Vidal mette in rete, prima del 3-1 finale ancora grazie ai soliti noti, Pirlo-Pogba-Vidal!

domenica 24 novembre 2013

Llorente - Tevez gemelli del gol, la Juve passa a Livorno!

Il ritorno al bar (a parte la parentesi di Parma) dopo la prima giornata, si rivela un deja vu rispetto alla gara con la Samp. Primo tempo noioso e quasi inesistente (tentativo di Llorente, botte di Pogba e Asamoah, nulla più), nel secondo, gol all'improvviso (ma splendido) di Llorente, allora fu di Tevez, ma sempre su azione di Pogba, con l'argentino che comunque mette il suo marchio anche questa volta, con un destro chirurgico su assist del Re Leone. Chi ha visto le due reti stasera, è come se avesse visto la partita, dopo Graziani - Pulici, ecco i nuovi gemelli del gol, ma ci vorrebbe un Claudio Sala!

domenica 10 novembre 2013

Juve - Napoli 3 parametri a zero, Pirlo resta più bravo di me sulle punizioni...

Questa mattina mi sono allenato moltissimo con il Valerione in porta sulle punizioni, certo il piedino c'è ancora, ma sarà la malattia o la vecchiaia, il Professor Pirlo resta ancora più bravo di me...Detto questo, il primo tempo della Juve è stato fantascientifico, a partire dalla zampata vincente di Llorente express dopo soli 2' su tiro di Isla (servito da Pirlo) deviato dal tacco di Tevez. Al di là dei 21 centimetri di fuorigioco, il dominio è stato totale, certificato dalle testate di Bonucci su assist di Pogba e di Fernando su servizio di Isla, inframmezzati da conclusioni pericolosissime di Tevez e Asamoah, l'unico a rivelarsi pericoloso è Insigne con un sinistro insidioso e un destro alla Del Piero, per il resto solo e soltanto Juve. Nel secondo tempo la musica cambia, per venti minuti il Napoli preme di brutto, Insigne non trasforma una punizione, Pirlo sì, con una meravigliosa maledetta, subito imitato da Pogba con una spaventosa botta da fuori che sentenzia il 3 parametri a zero!

martedì 5 novembre 2013

Llorente si ripete, la Juve ferma il Real, 2-2!

Primo tempo quasi perfetto della Juve contro il Real, aggressiva al punto giusto e padrona del gioco quanto basta, dopo gli spaventi per i tiri di Ronaldo e Bale, Pogba e Tevez salgono in cattedra ma Marchisio non la mette, nè su colpo d'esterno del francese dopo deviazione di Pepe, nè tanto più su cross geniale di Tevez anche per merito della spettacolare parata di piede di Casillas. Vidal due volte e Marchisio ci provano da lontano, Llorente da vicino di testa e in semi rovesciata su corner di Pirlo, ma è ancora Pogba decisivo, quando si procura il rigore su splendida azione corale avviata da Caceres e rifinita in profondità da Tevez, che King Arturo trasforma con botta regale. Nella seconda frazione, la Juve entra in campo un pò molle e superficiale quanto Caceres che, con uno dei soliti sciagurati passaggi all'indietro, consente a Ronaldo di pareggiare anche grazie all'errata copertura di Barzagli e alla solita uscita spericolata di Buffon. Marchisio fallisce l'ennesima occasione, due volte nella stessa azione, sull'accelerazione di Asamoah, al contrario Bale non vuole essere da meno del compagno d'attacco portoghese e fa secco il portiere bianconero con la complice chiusura allegra di Asamoah, improvvisato terzino nella linea a quattro. Ma Caceres si vuol far perdonare dell'errore sul primo gol e trova con uno spiovente preciso la testa di Llorente, autore dell'incornata vincente. Il Real preme, Conte non rinforza la difesa come avrei voluto ma cambia la coppia d'attacco che si fa pericolosa soprattutto con due tiri da fuori di Quagliarella e una giocata di Giovinco, ma il risultato non cambia e anche grazie all'inaspettata vittoria del Copenaghen contro il Galatasaray, i giochi per la qualificazione si riaprono.

sabato 2 novembre 2013

Quaglia crea, Pogba sentenzia, Parma ko e forza Toro!

La Juve passa a Parma di misura grazie ad un'invenzione di Quagliarella che appena entrato disegna un tiro "ignorante" dei suoi che colpisce la traversa ed è ribattuto in rete da Pogba, bravo a crederci mentre Cassani lo sta a guardare. La partita è quasi tutta qui, del resto nel primo tempo, solo dopo il diagonale pericoloso di Gobbi al 12', la Juve trova un quarto d'ora decente, con un triangolo Tevez-Giovinco-Tevez e un paio di tiri di Vidal da fuori (più pericoloso il secondo), in compenso tanti errori, anche clamorosi, specie di Asamoah e Padoin, ed è per questo che il gioco si sviluppa al centro, dove gli attaccanti si muovono molto ma non sono fortunati, in particolare Giovinco spesso maltrattato da Lucarelli senza che l'arbitro fischi una punizione e soprattutto un rigore piuttosto netti. Nel secondo tempo la Juve sale di giri, preme sempre più e schiaccia il Parma nella sua area, specie dopo lo spavento per il tacco di Amauri su cross di Biabiany che approfitta della dormita di Chiellini. Giovinco e Tevez restano i più pericolosi con due tiri quasi in fotocopia ma Conte li sostituisce con Llorente e Quaglia, la mossa è vincente quasi quanto l'ingresso di Pirlo al posto di uno spento Marchisio. Da una verticalizzazione del direttore d'orchestra nasce infatti il gol vincente e adesso tutti a tifare Toro!

mercoledì 30 ottobre 2013

Questa sera niente sprechi, Juve spietata, poker al Catania!

A causa di una vigliaccata, non vedo la partita in diretta ma come ai bei tempi in differita, in compenso live mi godo, durante la visione di Milan - Lazio, gli aggiornamenti su Sky, il doppio uno-due Vidal-Pirlo nel primo tempo e Tevez-Bonucci nel secondo; il Catania sembra il Genoa e non c'impensierisce mai, la Juve gioca meno bene di domenica ma trova il gol con facilità, del resto come ampiamente pronosticato prima o poi doveva succedere e se De Ceglie risulta il migliore in campo, qualche motivo ci sarà!

domenica 27 ottobre 2013

Contro il Genoa, questa volta il 2-0 basta ma quanti sprechi, il vero show e' di Conte nel post gara!

Contro il Genoa, questa volta il 2-0 basta e avanza, anche se la Juve spreca troppo nel primo tempo e non sempre si trovano avversari arrendevoli come il Grifone odierno. Incurante delle statistiche negative dalla visione della Juve su tablet (zero vittorie su tre gare nel 2013, contro Samp, Roma e Bayern) che sapientemente compenso con la mia maglietta porta-fortuna, mi godo sulla mia adorata S-MAX parcheggiata comodamente in cortile uno scoppiettante primo tempo, in cui Pogba ben servito da Llorente, lo stesso spagnolo, Pirlo e Tevez sprecano l'inverosimile, Vidal colpisce una traversa clamorosa prima di trasformare con la solita sicumera un rigore procurato da Asamoah atterrato qualche centimetro fuori area da Biondini. Proprio "Asabob", servito da Llorente, assiste splendidamente Tevez nel secondo gol, con Carlitos che dribbla in area Vrsaljko e chiude con un potente diagonale incrociato che fa secco Perin, abile nell'insipido secondo tempo a respingere, nell'unica azione degna di nota, la botta dell'argentino e il successivo tap-in del compagno d'attacco. In compenso, lo spettacolo lo garantisce Conte, che a Sky Calcio Shox spara a zero contro i giornalisti e Giorgio Porrà per le loro invenzioni che cercano di destabilizzare l'ambiente bianconero.

mercoledì 23 ottobre 2013

Follie Chiellini, ma adesso sappiamo che Bale non è stato l'unico investimento del Real Madrid...

Non ci resta che la Coppa Italia e l'Europa League a questo punto, dopo la sconfitta pesante al Bernabeu, figlia del macroscopico errore collettivo dell'improvvisata difesa a quattro che consente a Cristiano Ronaldo di superare Buffon dopo soli 4 minuti e, nonostante il pareggio di Llorente (su bel cross di Caceres e inzuccata di Pogba che Casillas respinge sui suoi piedi) dopo 15/20 minuti di bel gioco e di qualche occasione con Tevez e lo stesso navarro, delle ingenuità/follie di Chiellini con la decisiva compartecipazione di arbitro e collaboratori. Al 28' Chiellini trattiene (inutilmente) Sergio Ramos e il guardalinee segnala un rigore piuttosto generoso che Ronaldo trasforma con decisione, Pirlo in fuorigioco avrebbe l'occasione di servire in mezzo Tevez ma spara malamente fuori, poi non succede più nulla fino ad inizio ripresa quando dopo soli 3 minuti il livornese allunga un braccio sul collo di un defilato CR7 che l'arbitro, incredibilmente, punisce con un'espulsione esagerata per fallo da ultimo uomo (!). La partita praticamente finisci lì, con la Juve che non ha la forza d'impensierire il Real, dopo che Bonucci subentra a Llorente e Asamoah ad un incredulo Pirlo, se non con un paio di incursioni di Vidal che grida al rigore (netto quanto quello del Real...) e di Marchisio, un tiro da fuori e qualche guizzo di Giovinco subentrato al brocco Ogbonna.

domenica 6 ottobre 2013

Muntari spaventa la Juve all'inizio e alla fine, ma rabbia Juve e classe Pirlo, decide Giovinco, 3-2 al Milan!

Partita strana allo Juventus Stadium tra le due squadre che giocano meglio coralmente in Serie A ma hanno parecchie lacune. Nel complesso sembra un riedizione di Juventus - Inter del campionato scorso a parti invertite per i bianconeri, con il gol di Muntari a meno di un minuto dal via, che scatena una rabbiosa reazione, con l'erroraccio di Quagliarella ben servito da Vidal, i tiri da fuori di Chiellini e Asamoah ma soprattutto la magistrale punizione di Pirlo al 15' con il contributo della barriera e di Abbiati per il pareggio meritato. A questo punto le squadre si equivalgono, poche le azioni pericolose anzi a dire il vero è bravo Buffon a cavallo tra il primo e il secondo tempo a sventare i tiri di Zapata e Robinho, anche se nel mezzo su Tevez ci sarebbe un quasi fallo da rigore di Constant. Pogba subentrato a Padoin tenta di spezzare l'equilibrio ma la sostituzione vincente è Quagliarella con Giovinco, che chiarisce qual'e' il giocatore che manca alla Juve, un fuoriclasse cannoniere, rapido e con dribbling, non è lui ovviamente ma la giocata al 69', dribbling secco in area su Zapata (che aveva sbagliato il rinvio trasformato in assist da Vidal) è tale e diventa decisiva, almeno quanto l'espulsione di Mexes (già meritata per il pugno a Chiellini, che doveva trasformarsi in espulsione più rigore) per fallo su Giovinco e la seconda pennellata di Mastro Pirlo, con traversa e tap-in vincente di Chiellini. Muntari con la deviazione di Bonucci cerca di riaprire la partita, ma l'ennesima remuntada milanista si spegne sull'inzuccata alta di Zapata.

mercoledì 2 ottobre 2013

Cose turche, la Juve alla Champions prima vota no, poi sì, alla fine è nì...

Bonucci affossa una Juve inadeguata tecnicamente e fisicamente regalando a Drogba il gol del vantaggio in un primo tempo che ricorda le ultime gare con Chievo e Torino, con zero occasioni clamorose, qualche tiro da fuori di Asamoah e Tevez, Quagliarella appena entrato che tenta dal limite dell'area di testa e da sotto di piede, ma gli infortuni di Vucinic e Lichtsteiner complicano i piani. La seconda frazione ricalca la prima, da lontano ci provano Tevez e Pirlo, Quagliarella e Vidal, che poi confezionano il pari, con il primo che procura il rigore trasformato dal secondo, dopo che Conte aveva tentato il tutto per tutto mettendo Llorente per Bonucci. La mossa porta, sull'onda dell'entusiasmo, il vantaggio di Quagliarella su pennellata di Pirlo, ma anche il pareggio di Borut che, lasciato solo dal disastroso Isla smemorato del passaggio alla difesa a quattro, approfitta dell'assist di Drogba che si beve Chiellini di testa e supera Buffon stabilendo il nuovo record turco, due tiri, due gol.

domenica 29 settembre 2013

Il Paese prigioniero di dettagli, aumento Iva, decadenzaB, fuorigioco di Tevez...e intanto Pogba risolve il derby!

Mentre il Paese è prigioniero di dettagli, la Juve vince il derby della non-emozione, con una capocciata di Pogba su corner di Giovinco, deviazione di testa di Bonucci e poi ancora di Tevez in (leggerissimo!) fuorigioco (ma la trattenuta di Darmian sarebbe da rigore) che finisce sul solito palo e che il francesino/francesone scaraventa finalmente in rete. La gara è tutta qui, a meno di voler considerare nel primo tempo un tiro telefonato da fuori di Pogba parato agevolmente da Padelli e l'errato passaggio di Tevez a Giovinco solo in area, che tanto avrebbe sprecato, come spreca nei secondi 45' di gioco l'assist questa volta splendido dell'Apache su azione avviata dalla stessa Formica atomica e partecipata anche da Marchisio, con un piatto sinistro molle come i fichi che quest'anno non sono riuscito a mangiare. Per il resto, poca, pochissima roba, Torino non pervenuto, che si distingue per il fallaccio (da esplusione ma punito solo con un giallo) di Immobile su Tevez, che rischia di saltare la Champions. Il fatto è che dobbiamo abituarci, se non lo si è ancora capito, a questa nuova versione della Juventus di Conte: se la prima invincibile era travolgente e la seconda strapotente, la terza è sparagnina...

mercoledì 25 settembre 2013

The Chievo-Juve Horror Picture Show!

Ma quanti splendidi attori protagonisti nel "The Chievo-Juve Horror Picture Show", Conte col suo assurdo turnover (e la coppia di esterni fenomeni Isla-Peluso), Buffon che regala il primo gol con un rinvio goffo che consente a Sardo l'assist per l'indisturbato Thereau che conclude a rete, Quagliarella che deve tirare tre volte (la prima, di testa, addosso a Puggioni, tutto solo soletto in mezzo all'area su un cross finalmente decente non per niente di Pogba) prima di sbatterla in rete dopo carambola su ennesimo palo/traversa, ancora Buffon (che sento già dire "con tutte le prodezze che ho fatto nella mia carriera...", peccato che conti solo il presente per vincere) che regala a Paloschi il più facile dei tap-in, l'assistente (un tempo si diceva guardalinee) Petri che s'inventa un fuorigioco dello stesso e annulla (meno male che ci sono ancora dei bravi guardalinee in questo mondo...di ladri), Bernardini che infine, su cross ancora di Pogba (forse ci mancano delle ali?! ma no, è solo un'impressione...) realizza il suo secondo autogol (in cinque partite, non è male) e regala la vittoria ad una Juventus affetta da neurite...

domenica 22 settembre 2013

Genio Conte scioglie i dubbi amletici, Llorente decisivo, ma che spettacolo Tevez anche solo alla radio!

Essendo stato anch'io come Conte (incerto sull'utilizzo di Llorente) assalito alla vigilia da un dubbio amletico, se sacrificare la cerimonia del Battesimo del figlio del mio amico Sem alla partita per partecipare al solo ricevimento, ho poi scelto la soluzione più normale (e dolorosa) di rinunciare alla (tele)visione e di ritornare alla cara vecchia radio, almeno per il primo tempo. Quanti ricordi sono affiorati alla mia mente, quante domeniche trascorse con mio papà davanti al mobiletto della cucina dove campeggiava, come su un altare, una radio grigio-marrone, quante partite storiche, un Catanzaro-Juve 0-1 decisivo per lo scudetto del 1981 (Liam Brady), un Udinese-Juve con il ritorno dopo il calcio-scommesse di Pablito e tante altre storie indimenticabili, compreso il brivido delle tante interruzioni da uno stadio all'altro. Così vivo l'assedio della Juve al fortino del Verona con la stessa palpitazione del precedente infausto in quel di Copenaghen e la stessa depressione al vantaggio di Cacciatore; esulto moderatamente per il pareggio quasi immediato di Tevez, batto i pugni sul volante per il suo clamoroso doppio palo e infine scoppio in urlo liberatorio per la capocciata vincente di Llorente. Terminata la cerimonia, anche il telefono prevale sul più moderno tablet per completare la giornata d'antan, mio papà mi conferma il risultato finale del primo tempo, il Bordi mi descrive per filo e per segno i due gol e allora, al rientro a casa in serata, anche le immagini sembrano essere banali.

sabato 14 settembre 2013

Le vertigini durano un paio di minuti, il Prof. Vidal le guarisce subito, Inter-Juve 1-1!

Se due indizi fanno una prova, anche contro l'Inter, dopo la Lazio esclusi i primi 25' minuti, si presenta una Juve diversa dagli ultimi due anni, più calma e compassata, meno arrembante, quasi desiderosa di arrivare in primavera con maggiori energie anche per la Champions. Così il primo tempo passa quasi inosservato, all'unico pericolo causato da Nagatomo e ben sventato da Buffon, risponde solo Pogba che imbeccato da Pirlo non impensierisce sotto misura troppo Handanovic, tirando piano di sinistro anziché scaraventare a rete di potenza; per il resto poco da segnalare, a parte Vidal e il pallone sfiorato con il braccio prima di essere affossato in area e il giallo (eccessivo) a Lichtsteiner che costringe Conte a cambiarlo all'intervallo con Isla. Nella seconda frazione l'Inter prende campo, la Juve si ritira nel suo fortino e si rende pericolosa con un diagonale di Vidal ben servito in contropiede da Tevez. A questo punto Mazzarri rischia, mette Icardi al posto di Taider arretrando a centrocampo Alvarez e la coppia argentina lo ripaga anche grazie a Chiellini che perde inopinatamente palla, così il Ricky nerazzurro serve il giustiziere juventino che batte Buffon uscito forse troppo in avanti. La reazione bianconera è veemente, Asamoah sfonda sull'out di sinistra, supera Jonathan e mette in mezzo Vidal che, come un cobra, controlla, si gira su stesso e trova l'angolino di giustezza. Gli ultimi quindici minuti sono tutti nostri, Quagliarella subentrato ad uno spento Vucinic assiste due volte Tevez, prima gran sinistro che sfiora il palo più lontano, poi cross per Vidal che incorna questa volta sul portiere sloveno e sulla ribattuta quel gran bocco di Isla spara fuori, mentre Pogba non concretizza l'ultima occasione in area. Le vertigini della Juve dunque durano solo due minuti, mentre le mie si trascinano ormai da due settimane....

sabato 31 agosto 2013

Non la solita Juve, ma la solita quaterna a Lotito, griffata Vidal, Vucinic e Tevez!

Non è la solita Juve quella contro la Lazio, se escludiamo i primi splendidi ventisei minuti culminati con la doppietta di Vidal, ma una Juve che sembra lenta e leziosa per poi accelerare improvvisamente e colpire come un cobra, anche grazie a giocate superbe. I primi due gol sono di una bellezza stordente, triangolo Pogba-Vucinic-Pogba che vede il taglio di Vidal perfetto nel controllare e chiudere con un tocco diabolico di destro, poi lancio di "Rambo Koeman" Bonucci ancora per Re Arturo implacabile nello stop di destro e nella conclusione questa volta di sinistro. A questo punto la Juve si spegne, il centrocampo diventa ancor meno aggressivo e grazie al pasticcio del trio Pogba (che non chiude su Hernanes), Buffon (che si fa sorprendere dal tiro del brasiliano), Chiellini (che si fa anticipare da Klose), subisce il tap-in del tedesco al primo gol contro la Juve. La Lazio allora cresce e comincia a prenderci gusto con le conclusioni da lontano di Candreva, Radu, Lulic e Hernanes, che però prende un'ammonizione che si rivelerà decisiva quanto il terzo gol in apertura del secondo tempo, quando ancora Bonucci trova Vucinic in profondità abile a far secco Marchetti con calma e classe. La seconda ammonizione di Hernanes per un ingenuo fallo di mano consegna la partita alla Juve e il palcoscenico a Tevez che prima colpisce una traversa su conclusione a giro di sinistro da fuori area, poi su imbeccata di Vidal e velo di Mirko, realizza un gol da manuale, con finta e dribbling su Cana e tiro semplice ma chirurgico che fa impazzire lo Juventus Stadium.

sabato 24 agosto 2013

Samp-Juve 0-1, Carlito's way per iniziare il percorso del grande sogno

Come spesso mi è già accaduto negli anni, la stagione inizia al Bon Bon Café di Fano, dove la mia percentuale di vittorie è di tipo bulgaro, praticamente sono imbattuto. Quando però mi accomodo al mio solito tavolino porta-fortuna (tavolino che tanti finti scudetti ha portato agli innominabili, giova ogni tanto ricordarlo anche se è ormai di dominio pubblico) e vedo la pioggia, che calcisticamente parlando per noi è come la Lazio per loro, comincio a preoccuparmi tanto più se la Juve si limita al tiki-taka di barcelloniana memoria senza un Messi là davanti. Ma in realtà un argentino felino quest'anno l'abbiamo anche noi, si chiama Carlitos Tevez, l'hombre del pueblo, l'Apache che nella riserva indiana dello sterile attacco juventino conclude a rete la più bella azione di calcio degli ultimi anni, Vucinic si allarga sulla sinistra, il suo passaggio orizzontale di piatto attraversa tutto il campo e serve l'accorrente Vidal che libera in profondità Pogba, strepitoso nell'attirare l'uscita di Da Costa e, anziché sparargli addosso come farebbe uno qualunque, si dimostra un fuoriclasse e fornisce a Tevez il più facile degli assist. Carlito's way per...il terzo sogno!

domenica 18 agosto 2013

Poker d'autore ed ecco la Supercoppa italiana, dedicata a Lotito!

Giunti finalmente al momento clou della vacanza, riaffiorano alla memoria le finali di Supercoppa vissute a Fano, quelle vinte (contro il Vicenza nel 1997 con doppietta di Inzaghi e gol di...Conte e il Parma di Di Vaio nel 2002 con doppietta di Del Piero) all'unica persa rubata dai veri ladri nel 2005 con il gol ingiustamente ma scientificamente annullato a Re David. Questa volta la presenza dell'amico Sem è assoluta garanzia di successo e allora, dopo un primo tempo equilibrato, segnato dalla girata vincente di Pogba subentrato dopo venti minuti all'infortunato Marchisio, ecco la cavalcata travolgente del secondo tempo, con Lichtsteiner assoluto protagonista del tremendo contropiede finalizzato da Chiellini (!), autore del terzo gol dopo azione corale da sogno e ancora ispiratore del quarto, con Pogba che sbaglia di testa ma aiutato da Marchetti, serve l'accorrente Tevez che di giustezza mette la ciliegina sulla torta, dedicata a Lotito!

mercoledì 8 maggio 2013

A Bergamo la Juve suona la nona con Mitra Matri e santifica lo scudetto!

Neppure la contemporanea presenza di nove rincalzi (solo Chiellini e Pirlo titolari) frena la granitica e compatta Juve di questi tempi che passa in vantaggio con un capolavoro di Mitra Matri (stop e tiro sinistro ad incrociare che fulmina Consigli, su sontuosa verticalizzazione del pifferaio magico) e nonostante un palo di Denis, un paio di occasioni regalate da Caceres nel primo tempo, ma soprattutto qualche spreco di Giaccherini e lo stesso Matri nella seconda frazione, regola di misura l'Atalanta e suona la nona consecutiva, restando in corsa per il record assoluto di undici vittorie finali e di 92 punti totali, ma nel frattempo centrando la ventisettesima W nel torneo. Senza la follia vergognosa dei lanci tra settori dello stadio che interrompe la partita per 15 minuti nel primo tempo e i misteri dubbi amletici di Conte assente nel dopo gara, ci sarebbe da essere entusiasti ancora una volta.

domenica 28 aprile 2013

Vidal torero, Juve settebello, a meno 1 dal bis, ma che noia noia noia, ho detto gioia!

Dire che mi sono divertito sarebbe una bugia, certo sono strafelice, dopo l'ennesima brutta ma vincente prestazione di una Juve spuntata ma solida e forte. Schierata come da tre partite a questa parte con il 3-5-1-1, ma Vucinic e' in realta' un quarto di attaccante, la Juve di occasioni ne crea poche, due per la precisione, una sprecata dal montenegrino che imbeccato splendidamente in profondità da Pogba (migliore in campo) incrocia malamente anziché concludere sul primo palo, l'altra ciabattata dallo stesso finto nueve, che il francesino-francesone si vede ribattere sulla linea di porta da Glik. Il resto del primo e secondo tempo e' noia, non ho detto gioia, ma noia noia noia fino a quando negli ultimi minuti diventa gioia, perché dopo un probabile rigore di Bonucci che trattiene Jonathas (forse in fuorigioco) e una conclusione fallita da distanza ravvicinata dal solito Pogba, e' Vidal a mandarci in Paradiso, con una volée da venti metri che sbatte davanti a Gillet e finisce in porta, con Marchisio che mette in ghiaccio la partita su assist di testa del Quaglia subentrato all'irritante Vucinic su punizione di Pirlo massacrato per tutta la partita da un Meggiorini centravanti stopper. Meno -1 e felici e contenti, dopo due ore di noia noia noia, ma ho detto gioia.

domenica 21 aprile 2013

Juve rielezione vicina, tre punti brutti ma buoni contro il Milan!

La Juve vince una partita brutta come poche contro un Milan che nel primo tempo sembra il Barca (senza Messi) per come ci nasconde la palla e ci fa correre a vuoto, anche se alla prova dei fatti risulta più pericolosa soprattutto su punizione (due volte) con Pirlo, entrambe deviate da Ambrosini, ma soprattutto la prima si rivelerà fondamentale, per l'infortunio ad Abbiati e l'ingresso di Amelia. Nel secondo tempo Juve più pimpante senza esagerare con Pogba in crescita e Pirlo più libero e preciso, ma sulla sua imbeccata per Asamoah occorre il doppio errore di Abate e soprattutto Amelia per il rigore decisivo trasformato alla grande ma non senza rischio da cuore Vidal. A questo punto lo schema assurdo del 3-5-1-1 di Conte che partito l'anno scorso dal 4-2-4 attraverso il 3-5-2 se va avanti così arriverà al 3-7-0, serve per mettere in ghiaccio un risultato importante ma non entusiasmante, anche se il +18 sul Milan e il +24 sull'Inter una certa goduria la porta.

mercoledì 10 aprile 2013

Juve-Bayern 0-2, cronaca di un'eliminazione annunciata, ma senza risse e tra gli applausi!

Juve impotente di fronte ad un Bayern semplicemente troppo forte e superiore, dopo un primo tempo equilibrato con qualche occasione, la Juve sparisce o comunque viene dominata, peccato sconfitta dura ma giusta.

martedì 2 aprile 2013

Torna in Italia piccola Juve, i quarti di Champions sono troppo per te!

Ci sono tanti modo per perdere in Champions, ma la Juve sceglie il modo peggiore, palesando tutti i suoi limiti a questo livello. Troppa roba questo Bayern, ma soprattutto Juve piccola piccola, che sprofonda dopo soli 25 secondi sul tiro da distanza siderale di Alaba - deviato da Vidal, sul quale Buffon sembra ipnotizzato - e si rivela incapace di reagire, come un pugile suonato (e forse stanco dopo l'Inter), che non ha le forze nè la qualità per attaccare l'avversario, con Pirlo pressato e senza spazi, Marchisio senza energia, due fantasmi sulle fasce (Lichtsteiner e Peluso) e in attacco (la coppia Quaglia-Matri). Juve inesistente nel primo tempo e lo stesso nel secondo, inevitabile il raddoppio di Müller su assist (peraltro in fuorigioco) di Mandzukic, dopo un tiro sul quale Buffon non è ancora esente da colpe. Ma ancora una volta nessuna reazione, neppure da Vucinic-Giovinco e poi da Pogba, anzi Bayern vicino al tris, grandissima delusione nella partita più importante, l'Europa purtroppo non è l'Italia.

sabato 16 marzo 2013

Vucinic-Marchisio, vittoria di tutto rispetto a Bologna, nonostante Pioli!

Juve concentrata a Bologna e primo tempo autorevole anche se con spavento iniziale per la doppia occasione di Gilardino-Diamanti bloccati da Buffon-Chiellini, poi opportunità favorevoli per Giovinco (serpentina in area ma tiro telefonato), Vidal che spreca malamente l'assist di Vucinic e dello stesso montenegrino che non sfrutta l'insistita azione di Padoin. Nel secondo tempo Juve ancor più decisa e dopo l'ennesimo tentativo fallito di Giovinco con tiro a giro alla Del Piero ma che non centra la porta, diventa decisivo al contrario Perez che prima stende Chiellini e Marchisio graziato da Bergonzi, poi perde il pallone a metà campo per la spallata di Marchisio che serve Vucinic abile a tagliar fuori Naldo e far secco di punta Cerci. A questo punto il Bologna comincia a premere ma Vucinic è ispirato e ricambia, dopo lancio lungo di Chiellini e sventagliata dall'altro lato del campo di Giovinco, il favore al principino che scambia l'uno-due e in diagonale mette in ghiaccio la partita, nonostante i patetici lamenti al termine della partita di Pioli, che non gradisce l'esultanza di Conte ma nulla dice dell'accoglienza tra bastonate, pietre e bestemmie riservata al pullmann juventino.

martedì 12 marzo 2013

In mancanza del Papa, si presenta direttamente il Messi(a)...

Nella notte che poteva essere del Papa, si presenta direttamente il Messi(a), quando uno fa due gol così, ogni commento è vano, il Milan può recriminare per il palo di Niang, ma il pesante 4-0 è meno triste se rifletti che hai giocato contro un extra-terrestre. Meglio non trovarselo contro, uno così...

domenica 10 marzo 2013

Pogbaaa, Giaccherinho! Juve-Catania 1-0 al cardiopalma!

Contro il Catania, la Juve parte bene, spinge forte ma alla prova dei fatti non incide, anzi, dopo la bella parata di Andujar sulla gran botta di Vucinic, spreca le poche occasioni, dal tiro a giro di Marchisio che lambisce il palo, a quello del montenegrino che lo colpisce dopo l'indecisione clamorosa della coppia Almiron-Bellusci. Nel secondo tempo invece i bianconeri si spengono lentamente, tanto quanto cresce in modo esponenziale il fenomeno Pogba che, oltre a recuperi miracolosi in mezzo al campo, prima spaventa Andujar con il solito bolide da lontano, poi è imperioso in un allungo sulla destra dove semina gli avversari come birilli, quindi apre il campo a meraviglia per Giaccherini, entrato per uno spento Asamoah, che spreca malamente, cadendo e facendosi ammonire per simulazione. Quando un Pirlo sottotono non concretizza la punizione-beffa rasoterra intercettata da Alvarez e Marchisio non ribatte in rete facendo la barba al palo, la partita sembra finita, ma l'immenso Pogba al minuto '91, in pieno recupero, fa uno stop capolavoro in mezzo all'area su cross di Giaccherini, che sul successivo centro del francesino (e deviazione provvidenziale quanto improvvida di Andujar) stoppa di petto e ci manda in Paradiso.

mercoledì 6 marzo 2013

Juve-Celtic 2-0, 'na passeggiata de salute!

Ci vorrebbero più spesso partite come quella di stasera, dopo il 3-0 dell'andata e contro una squadra solida ma non certo trascendentale. Imbottita di rincalzi (ma non certo riserve) e ancorata a Sua Maestà Pirlo, con Marrone al debutto europeo in mezzo alla difesa al posto di Chiellini, gli ex atalantini Padoin e Peluso sulle fasce, Pogba per Marchisio e la coppia alternativa Matri-Quaglia in attacco, la Juve centra tutti gli obiettivi di serata, quinta vittoria consecutiva in Champions e senza subire reti, diciassettesima in fila senza sconfitte, nessuna ammonizione o infortunio, con un gol per tempo e per giunta degli attaccanti di scorta, splendidi entrambi e alla Pablito dopo azioni strepitose, di Matri su tiro potente di Quagliarella grazie ad un imperioso anticipo di Barzagli e di Quagliarella su assist di Vidal imbeccato dalla solita pifferata magica di Pirlo.

martedì 5 marzo 2013

Da Cavani a Nani, come rovinare il calcio!

Ennesima partita falsata, dopo la clamorosa mancata espulsione nel big match di serie A tra Napoli e Juventus, pareggio prezioso ma tutto sommato insipido e deludente, ecco in Champions la clamorosa espulsione di Nani per un fallo al massimo da giallo, che consente al Real sotto 1-0 la rimonta all'Old Trafford. Il calcio non cambierà mai...

domenica 24 febbraio 2013

Dopo aver perso 1-0 con la Roma, 3-0 al Siena di Mezzaroma!

Archiviata la parentesi dell'Olimpico - sconfitta tutto sommato indolore per il successivo pareggio del Napoli in casa con la Samp e dove al massimo si poteva portare a casa un punto stremati a soli quattro giorni dalla battaglia di Glasgow - la buona sorte ci mette lo zampino e ci offre la vittima sacrificale del Siena, appagato e stanco dopo aver asfaltato lunedì sera la Lazio e anche con assenze importanti. Se poi ci aggiungi il gollonzo di Lichtsteiner di ginocchio su goffo intervento di Pegolo che sblocca la gara nel primo tempo, la vittoria diventa inevitabile e viene legittimata nel secondo dalle reti di Giovinco (diagonale di sinistro) imbeccato da Pirlo e aiutato dal benemerito Pegolo e dalla sberla di Pogba al quinto gol stagionale, anche se non esente da patemi per la traversa di Emeghara (bravo Buffon) e il palo di Terlizzi.

martedì 12 febbraio 2013

Trionfo al Celtic Park, Juve da Champions con Marchisio e i gemelli del gol!

Impresa da sogno nello stadio dei brividi, la Juve trionfa a Parkhead con una partenza sprint, una lunga resistenza in mezzo a mille sofferenze e un finale autoritario e prepotente. A segno con Matri ma grazie a Marchisio che ribadisce in rete l'ennesimo gol fantasma, solita vergogna del calcio, i bianconeri barcollano sui vari calci d'angolo e su un'acrobazia di Commons pericoloso anche in altre due occasioni, ma non mollano e sono pericolosi in contropiede con Marchisio (ancora su assist dell'ottimo Peluso, che aveva imbeccato alla perfezione Matri sul primo gol), Vucinic che supera il portiere ma defilato non incide, Vidal da fuori. Nel secondo tempo, cala l'energia degli scozzesi e nel finale, prima Matri restituisce a Marchisio il favore iniziale, con il principino bravo a sterzare sull'imbeccata del centravanti e fulminare il portiere, imitato da Vucinic sempre servito dall'onnipresente Marchisio, migliore in campo.

lunedì 11 febbraio 2013

Vucinic-Matri gemelli del gol, la Juve fa secca i viola, 2-0!

La Juve prepara al meglio gli ottavi di Champions e inizia il trittico terribile di questi decisivi sette giorni (Fiorentina-Celtic-Roma) superando nettamente i nemici storici di viola vestiti, insolitamente arrendevoli al di là dei primi venti minuti, dove battono colpo su colpo alle incursioni di Marchisio e soci, con Jovetic (che poi sparisce dal campo) e soprattutto Cuadrado. Ma quando Vucinic colpisce dalla distanza e Matri segna senza scarpa (!), si sciolgono come neve al sole e consentono ai nostri di riporsarsi in vista dell'Europa, così da consentirmi una pantagruelica cena a base di pesce.

domenica 3 febbraio 2013

Senza Conte, non c'è rimonta, Chievo-Juve 1-2!

Reduce da un disastroso gennaio, senza Conte e soprattutto Bonucci squalificati, con una difesa in emergenza guidata da Marrone (che però porta bene!), la Juve serra le fila e sbanca il Bentegodi con un super primo tempo, in cui mette in banca il risultato e lo blinda dall'ennesima rimonta. Non sapremo mai se per merito proprio o demerito dell'avversario, il computo delle occasioni da rete (10-1) dice tutto del dominio dei primi 45' minuti, impreziositi dalla meravigliosa girata di sinistro di un Mitra-Matri ritrovato su pennellata di Vidal e dal contropiede di Giovinco (fin lì inconcludente) e dell'ottimo Matri, concluso dalla saetta di Lichtsteiner nel solito angolino. Forti del doppio vantaggio, ci dimentichiamo di iniziare il secondo tempo e subiamo il Chievo nei primi dieci minuti, compreso il gollongo di Therault grazie alla sfortunata deviazione di Caceres, ma senza le urla del condottiero siamo più tranquilli e conduciamo in porto la meritata e preziosissima vittoria, così domani si può prendere Tuttosport con le figurine Panini che celebrano lo scudetto d'inverno, che sia di buon auspicio.

sabato 26 gennaio 2013

Juve-Genoa 1-1, ennesima rimonta subita (4 su 6 in gennaio), ma tranquilli, arriva Anelka!

La Juve proprio non ce la fa a tenere un risultato in questo mese di gennaio, tutte gare in fotocopia, inizio il 6 gennaio con la Sampdoria, 1-0 nel primo tempo e addirittura in 11 contro 10, sciagurata sconfitta 1-2, poi a Parma la storia di ripete, vantaggio di Pirlo e pareggio di Sansone, in mezzo larga vittoria con l'Udinese e questa settimana, due 1-1 in casa, con Lazio in Coppa Italia e Genoa in campionato. Due partite uguali, primo tempo non giocato, secondo alla garibaldina, contro i biancocelesti Vidal aveva sprecato l'indicibile e il pareggio di Mauri era arrivato nel finale grazie al doppio errore di Vucinic e De Ceglie su calcio d'angolo, contro il grifone la super pippa si mette ancora in mezzo dopo la deviazione vincente, su assist di Liechsteiner, di Quagliarella (già vicino al gol nel primo tempo sempre su cross del trenino svizzero) facendo una figura ridicola non chiudendo malamente su Kucka che indisturbato crossa per la testata vincente dell'ingrato Borriello. Oggi come martedì, completano l'opera gli arbitri, negando un clamoroso rigore a Vucinic in entrambe le partite, con Guida (di Torre Annunziata, provincia di Napoli...) che si supera non vedendo al 93' un fallo di mano plateale di Granqvist. Se aggiungiamo il palo di Giovinco su punizione, i bei tiri da lontano del giovane Beltrame (all'esordio in Serie A) e Giaccherini, le occasioni di Bonucci e Caceres, le recriminazioni ci possono stare, ma tranquilli, adesso arriva l'ultimo capolavoro di Marotta, Anelka, che risolverà ogni problema....

sabato 19 gennaio 2013

Pogbattetutti, travolti Udinese, infortuni e crisetta!

Priva di Chiellini in difesa come ormai da un mese, a cantrocampo di Asamoah per la Coppa d'Africa, di Marchisio infortunato dall'infausta Epifania e soprattutto di Pirlo dopo l'allenamento di giovedì che porta anche l'assenza di Quagliarella in attacco già privo di Bendtner, reduce da cinque punti buttati tra Samp in casa e Parma in trasferta, cosa ti combina la Juve? Sfodera un partitone contro l'Udinese, dominando il primo tempo con occasioni in serie di Liechsteiner (piatto debole in area), Vidal (gran tiro da fuori), Caceres (di testa), Vucinic (pallonetto) e un paio di tentativi di...cresta da corner di Pogba, che al 40' si stufa dell'inconcludenza di Giovinco (che sbaglia tutto) e soci, sparando da 32 metri un terrificante esterno destro di rara potenza (102 km orari) e precisione che fa secco Padelli. Nel secondo tempo, dopo 10 minuti di stenti iniziali e due occasioni di Muriel, la Juve si riprende soprattutto grazie a Pogba che, a differenza di Paganini, si ripete e strabilia il mondo con un gol ancora più bello se possibile, contrasto vinto, controllo di tacco e altro missile da 29 metri (e 97 orari) questa volta di collo pieno nell'angolino. Soddisfatto delle due perle, il francesino si limita a dominare in mezzo al campo e lascia spazio al ritrovato Vucinic, che prima segna la terza rete difendendo con astuzia e decisione la palla servitagli da Vidal e colpendo un incerto Padelli con la complicità di Hertaux, poi offre un cioccolatino a Matri che scaraventa in mezzo alle gambe del portiere avversario, completando i... 4 salti in Padelli!

mercoledì 9 gennaio 2013

Vucinic trascina la Juve in semifinale di Coppa Italia, 2-1 al Milan!

Una Juve ancora in affanno dopo la sconfitta shock contro la Samp della Befana Delio Rossi, fatica e molto anche di fronte al Milan in Coppa Italia, passando in svantaggio dopo 6 minuti causa tiro diabolico e preciso del solito implacabile Piccolo Grande Faraone. Pur barcollando e in balia del palleggio dell'avversario, i bianconeri non si abbattono e dopo altri 6 minuti trovano il pari con una pennellata vincente su punizione di Giovinco, anche grazie alla complicità della barriera e di un immobile Amelia. Nel secondo tempo il Milan sembra senz'altro più in palla anche se non crea grandi occasioni da rete, così si arriva all'inevitabile supplementare dove la freschezza della coppia De Ceglie-Vucinic e la corsa dell'inesauribile Giaccherini confezionano il gol decisivo dopo soli 5 minuti, nonostante un secondo tempo supplementare di patemi e sofferenze, culminati con la clamorosa parata di Storari su Traore' e l'intervento sul diagonale di Niang, con Caceres bravo a chiudere ulteriori varchi.