La Juve vince una partita brutta come poche contro un Milan che nel primo tempo sembra il Barca (senza Messi) per come ci nasconde la palla e ci fa correre a vuoto, anche se alla prova dei fatti risulta più pericolosa soprattutto su punizione (due volte) con Pirlo, entrambe deviate da Ambrosini, ma soprattutto la prima si rivelerà fondamentale, per l'infortunio ad Abbiati e l'ingresso di Amelia. Nel secondo tempo Juve più pimpante senza esagerare con Pogba in crescita e Pirlo più libero e preciso, ma sulla sua imbeccata per Asamoah occorre il doppio errore di Abate e soprattutto Amelia per il rigore decisivo trasformato alla grande ma non senza rischio da cuore Vidal. A questo punto lo schema assurdo del 3-5-1-1 di Conte che partito l'anno scorso dal 4-2-4 attraverso il 3-5-2 se va avanti così arriverà al 3-7-0, serve per mettere in ghiaccio un risultato importante ma non entusiasmante, anche se il +18 sul Milan e il +24 sull'Inter una certa goduria la porta.
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