domenica 19 dicembre 2010

Juve beffa al Bentegodi nel weekend che laurea i nuovi Campioni...del Congo, Campioni del Congo, Campioni del Congo!

Non c'é niente da fare, la sfiga e il killer di sempre (Pellissier? ma che avete capito, l'ineffabile Bergonzi) ci condanna ancora una volta.

Una beffa bruciante, che arriva nel recupero di una prova epica, più forti delle emergenze a centrocampo (fuori Marchisio e Sissoko, squalificato Melo) più forti della ben nota giacchetta nera (Storari para un rigore inesistente a Marcolini al 15', Chiellini non fa fallo su Moscardelli in fuorigioco) con la meraviglia di Quagliarella in rovesciata al 31'.

Poi nella ripresa, nonostante la vergognosa espulsione di Giandonato dopo sei minuti, la Juve resiste in dieci uomini e ha due grandi occasioni per chiudere la partita con quel brocco di Iaquinta prima e con una cavalcata incredibile di Krasic, conclusa sulla traversa dopo aver dribblato tre uomini e Sorrentino in 70 metri di campo.

Arriva così il tredicesimo inutile risultato consecutivo, pareggio e sempre pareggio, anche quest'anno il Natale calcistico sarà triste, anche dopo che i ridicoli si sono laureati nuovi...Campioni del Congo! Anzi, Campioni del Congo, Campioni del Congo, Campioni del Congo, potrebbe urlare Sandro Piccinini per l'Inter come Nando Martellini per l'Italia82, tale e tanta é l'impresa!!!

domenica 12 dicembre 2010

Re Krasic manda in delirio la Juve e...Muslera, 2-1 alla Lazio!

Krasic o Muslera, a scelta, si traveste da Santa Lucia e regala al popolo bianconero una goduria immensa, erano anni che non urlavo così forte di gioia per un gol dei miei brocchetti.

Una partita all'insegna del numero 2, 2 come i fuoriclasse della Juve, Chiellini e Krasic, non a caso migliori in campo e marcatori dei gol, 2 come il minuto del vantaggio bianconero di King Kong Chiello, 2 come i secondi dalla fine al gol della vittoria di Re Krasic, 2 come il secondo posto raggiunto in classifica, 2 come le vittorie consecutive che mancavano da troppo tempo.

Per il resto, al di là di Sconcerto Sconcerti, che vede un'altra partita e pensa che la Lazio avrebbe potuto vincere oggi, é stato un dominio bianconero, se non di gioco di occasioni da rete.
Penso nel primo tempo al tiro ciccato da Quaglia su assist al bacio di Krasic, alla traversa di Aquilani con deviazione della barriera, al pallonetto della Furia serba, al tiro alla Del Piero di Marchisio, al tiro del Quaglia ribattutto dalla difesa e tanto altro ancora, nonostante un Tagliavento che fa di tutto per tentare di segarci (clamorose le sviste sui falli su Krasic e Aquilani, su un corner non dato a Grosso e su un mani sospetto in area laziale).
Per la Lazio, a parte il gol del pareggio di Zarate in mischia al 15' (dopo un'uscita a vuoto di Storari condizionato ad arte dai media nel dualismo con Buffon) e un tiro incrociato ma fuori di Floccari lanciato dall'unico errore di un ottimo Bonucci, una prestazione da "Chi l'ha visto?".

Come nel secondo tempo, con i tiri di Aquilani, di Marchisio rimpallato da Iaquinta, di Pepe più volte, di Del Piero e Iaquinta fuori e poi la punizione di Alex, procurata da super Milos che ne asfalta due, con il miracolo di Muslera nel recupero (una traiettoria così bella da quella posizione l'ho vista solo da Maradona proprio contro la Juve) che però poi non si ripete sulla devastante accelerazione di Krasic che, sulla meravigliosa imbeccata del neoentrato Sissoko, si mangia Cavanda e come con Eduardo, lo spaventa a tal punto da mandare in porta la palla.

Considerando i punti persi immeritatamente in casa contro Roma e Fiorentina, un po' di fortuna tutto sommato ci può stare!

venerdì 10 dicembre 2010

Altro che Toronto e Meaple Leafs, con Milano e l'Hockey Rossoblù...ghe n'è minga! 6-2 al Merano e Auf Wiedersehen!

Questo Milano Rossoblù fa proprio sul serio e l'Agorà é ormai un fortino inespugnabile, terzo trionfo in sette giorni e otto su dieci in totale, 6-2 al Merano dopo le vittorie su Appiano (3-1) e Torino (4-3).



Del resto, i tifosi l'avevano capito fin dall'inizio, forse confidando su un Matt Dias che apre e chiude la contesa ed evidentemente ha qualcosa di personale contro il Merano, dopo la tripletta dell'esordio assoluto oggi si limita ad una doppietta, condita da due assist.

Il Matt che gioca da Dias s'invola a metà del primo tempo e fa secco Baur su assist del Migliore e di...Paolino Della Bella, super come sempre anche nella paperella che regala a Palla il pareggio per gli ospiti.


Ma Dias all'inizio del secondo periodo da il là all'azione del gol del vantaggio di Delfino che sotto porta trova la deviazione vincente e quindi guida il power play decisivo che si chiude just in time con la botta di Johnson.


Il terzo periodo é pura accademia grazie allo splendido e furbo assolo di Manuel Lo Presti ancora in superiorità numerica, poi Re suggella l'ennesima buona prestazione con una botta dalla blu e, dopo l'inutile secondo gol del Merano su azione insistita di Faggioni, é come detto Dias a chiudere il conto per il 6-2 finale.

lunedì 6 dicembre 2010

Auguri Presidente ma soprattutto auguri al Valerione, piccolo grande genio juventino!

Giornata importante oggi per due big juventini.

Il Presidente Agnelli compie 35 anni, un piccolo grande juventino spegne 6 candeline come il 6 di dicembre: una data proprio da ricordare!

domenica 5 dicembre 2010

A Catania Maxi Juve (1-3) e Maxi Quaglia (2+1), Mini Lopez e Mini Arbitri!

La solita buona Juve, pratica come la definisce giustamente Pepe, che é l'emblema di questa squadra: un buon giocatore, tutto cuore, grinta e corsa, ma purtroppo non esattamente un fuoriclasse.

Contro il Catania comunque quello che c'è basta ed avanza, la Juve fatica i primi trenta minuti, fin dall'inizio quando Sorensen rischia il rigore e poi Aquilani sbaglia quasi tutti i passaggi.
Ma la difesa tiene - arroccata sulla coppia Chiellini/Bonucci - il centrocampo pure, Krasic e Pepe crescono sulle fasce, Quagliarella e Iaquinta iniziano lo show.
Prima Bonucci pesca Vincenzone abile a liberarsi sulla destra di Terlizzi e a servire l'accorrente Pepe che infila Andujar con una botta dal limite al 35'.
Poi, dopo che Sorensen lascia passare Martinho e Grosso regala a Morimoto il più comodo dei pereggi al 37', Krasic offre un assist al bacio per Quaglia che spara un missile sulla traversa e quindi in gol al 43', solo la premiata ditta arbitro-guardalinee (Amato, Pugiotto e De Luca i tre geni) non vede che la palla rimbalza mezzo metro oltre la linea.
Ma "San Giuan fa mia d'ingan" e un minuto più tardi Quagliarella, ancora su assist di Iaquinta sempre dalla destra, con un diagonale batte il portiere etneo.

Nel secondo tempo, il Catania sparisce dal campo, la Juve domina la scena, Sissoko al posto di uno spento Aquilani aumenta la diga in mezzo al campo, al 58' Quagliarella spinge Biagianti e con un tiro dei suoi mette in ghiaccio la partita, gonfiando la rete con un tracciante potente quanto preciso e diabolico.
Poco altro da segnalare, il Catania si fa pericoloso solo in un paio di occasioni, quando Storari é bravo a salvare prima su Morimoto e poi su Antonucci subentrato al giapponesino.
Per la Juve, al 75' entra Del Piero che in meno di un quarto d'ora sbaglia tutto, un colpo di testa da solo in mezzo all'area su traversone di Brazzo entrato da poco per Pepe (imitando Iaquinta che spreca una travolgente azione di Krasic) e una fuga di cinquanta metri servendo tardi e male Krasic che ci mette del suo per metterla fuori da tre metri a porta vuota.
Del resto la Juve é questa, tanta quantità e poca qualità.
Se pensiamo che un Maxi Lopez qualunque possa aggiungere qualcosa, siamo alla follia. Alla prossima l'ardua sentenza, se battiamo la Lazio, magari verrò smentito.

venerdì 3 dicembre 2010

Lazio-Inter 3-1. Strano, di solito contro la Lazio sono abituati a vincere..

3-1 risultato magico questa sera, più per la vittoria del Milano Rossoblu contro l'Appiano che per la nuova sconfitta dell'Inter. Però, quanto mi piace il mio titolo oggi...

Con il Lech Poznan agghiaccante ennesimo pareggio (1-1) ed eliminazione dall'Europa League!

Quinta partita e quinto pareggio in Europa League, se non é record poco ci manca, il primo traguardo della stagione é fallito, anche se il dispiacere è tutto relativo, con questa squadra pensare di alzare il trofeo era solo un miraggio, almeno conserviamo le energie per il campionato.

Resta la rabbia per una partita assolutamente da rinviare, gelo e neve rendono il campo buono solo per il mio amato hockey, la Juve si fa sorprendere dopo 20' minuti dal solito lituano sul solito tiro da fermo (Chiellini colpevole sul corner) e poi gioca un match di grande orgoglio, con un super Krasic che sembra avere il 4x4 e l'ottimo ed autorevole esordio di Camilleri.

Iaquinta trova il pareggio a dieci dalla fine e se Bonucci non tira addosso al portiere da due-metri-due nel primo tempo e Del Piero e Libertazzi (altro giovane di belle speranze alla prima) non sbagliano di testa da soli in mezzo all'area sul finire della gara, quasi quasi finisce in trionfo.
Sarebbe stato bello, ma forse, anzi senza forse, é meglio così.

domenica 21 novembre 2010

Torna Re Krasic e la Juve sbanca Marassi, 0-2 al Genoa!

Se qualcuno pensa che mi voglia rimangiare il pezzo di ieri, dico subito che non ci sto, anzi rilancio e confermo, del resto la partita di oggi é la dimostrazione che per vincere ci vogliono i fuoriclasse e Milos Krasic lo é per davvero.

Assente dal 4 novembre, torna con quindici giorni d'anticipo e fa capire la differenza tra un buon giocatore e il fuoriclasse. Dribbling ubriacanti, finte e controfinte, accelerazioni devastanti, cross, tiri e gol. Ma non incensiamoci troppo, in fondo il grande protagonista é stato Eduardo che prima mette nella sua porta un tiro di Marchisio già deviato da Dainelli (assist di Quaglia su gran traversone di Motta) e poi fa altrettanto sulla discesa imperiosa della Furia serba.

La Juve gioca bene per un tempo poi si ferma quando Krasic cala e poi esce al 60, se non ci fosse la traversa sui tiri di Criscito e Kharja e un po' di buona sorte su altre conclusioni di Toni, Rudolf e Kharja stesso, magari la musica sarebbe stata diversa, con Iaquinta che spreca tanto e Quaglia grande nel sacrificio ma ovviamente poco lucido. Benissimo Melo e Aquilani in mezzo, le rocce Chiellini e Bonucci dietro, ma soprattutto Grosso e nell'ultimo quarto di gara l'autorevole e sicuro Sorensen.

sabato 20 novembre 2010

Il deludente trittico Cesena-Brescia-Roma ovvero l'antipasto della delusione

Dopo una parentesi in cui ho avuto di meglio e di più importante da fare, torno a qualche considerazione sul mio adorato blog, per esprimere da un lato la sorpresa per la fiducia e un certo entusiasmo che circola negli ambienti juventini e dall'altro lo scetticismo o meglio la convinzione che non ci sia molto da essere contenti.

Del resto, le cifre parlano chiaro: per tacere dell'Europa (mica la Champions) League (eppure quasi fuori dopo 4 pari in 4 partite, persino con polacchi e austriaci non si vince) in campionato siamo quinti in classifica, dietro a Milan (a +9), Lazio, Roma, Napoli e a pari merito con l'Inter e non vedo come possiamo essere fiduciosi di arrivare quanto meno nelle prime tre. Ci manca una partita certo, ma chi può dire che a Genova domani faremo tre punti? Del resto, quando ci giochiamo contro, ogni squadra sembra forte, il Cesena se non rimane in dieci ci fa un brutto scherzo, il Brescia sembra una compagine di marziani con un Diamanti in versione Messi che in nazionale torna Diamanti, la Roma d'accordo non fa molto più di noi, ma intanto non vinciamo neanche in casa: e come potremmo con un attacco così patetico, fuoriclasse zero, due soli tra centrocampo e difesa (Krasic e Chiellini), tanti e tanti mediocri giocatori che anche quando ne mancano dieci o quindici per i soliti infortuni basta un Sorensen qualunque per ovviare alle assenze.

No cari Agnelli, Marotta e Del Neri, non ci siamo proprio, o cambia la musica e cominciamo a prendere i campioni o saranno anni di vacche magre. A partire da domani a Marassi, provare per credere...

NB Cominceremo a vincere l'anno dopo l'addio a Del Piero.

giovedì 4 novembre 2010

Ennesimo pareggio con il Salisburgo, ennesimi infortuni, la vittoria con il Milan come quella contro l'Inter l'anno scorso?

Quarto pareggio consecutivo in Europa League per la Juve, che paga a caro prezzo la "campagna di Milano". Senza Aquilani e Quagliarella che non possono essere schierati in Europa, come i reintegrati Grosso e Brazzo, senza dieci infortunati (undici con il baby Ferrero), con Giandonato titolare e una panchina di soli primavera, era difficile fare di più di uno squallido 0-0 contro gli austriaci del Salisburgo.

La qualificazione, soprattutto dopo la vittoria del Lech Poznan sul City, diventa un miraggio, ma questo potrebbe non essere un male.
Certo la prestazione - pur con tutte le attenuanti del caso, con Delneri costretto a schierare anche Liviero, Buechel e Giannetti e l'uscita di Krasic al 60' e di Legrottaglie al 90' - é stata inguardabile, quasi quanto Amauri.
Solo Del Piero si fa vedere con una punizione dopo dieci minuti, un gol al 26' ma in netto fuorigioco e un tiro alla Del Piero sul finire della gara, il resto é noia, noia e solo noia, disperata noia.

Tremo al pensier del trittico che ci aspetta, certo sarà dura con Cesena-Brescia-Roma nei prossimi dieci giorni.

martedì 2 novembre 2010

Contro il Tottenham, Inter non in 3D, ma in 3P(ERE)!

Grande Bale che ridicolizza l'Inter. Marotta prendilo, costi quel che costi!
Mamma mia, quanto mi ha impressionato questo mancino d'attacco, un autentico fenomeno, classe e velocità pazzesca, al di là dei soliti funanbolismi dei commentatori di Sky ("manda al bar", "prende il motorino"...).

A proposito di Sky, i soliti mitici chiedono a Benitez (e poi ci rimurginano sopra) che cosa sia cambiato rispetto a quindici giorni prima nella gara d'andata: sia l'allenatore che i fantomatici si guardano bene dal ricordare che gli inglesi erano rimasti in dieci dopo dieci minuti (e nonostante quello, ancora cinque minuti dopo il novantesimo e avrebbero pareggiato dallo 0-4!).

NB Delirio della tifoseria per il ritorno a Milano di Mourinho. Trionfo per il...traditore, roba da scoppiare dalle risate!

sabato 30 ottobre 2010

A San Siro la Juve perde i pezzi ma trova il...culo, 1-2 al Milan!

Chissà come se la godono questa sera le solite...bip..., vedendo il livello del derby degli onesti.
Se questi sono i rivali, buonanotte sognatori e poi con il deretano che si ritrovano, oltre ai soliti genoani da ufficio inchieste, tutti i risultati sono per loro: la Juve che doveva vincere a Bologna e pareggia, doveve pareggiare al massimo oggi e invece vince proprio contro il Milan.
Del resto che il mondo giri alla rovescia, lo dimostra la partita di San Siro.
La Juve senza Krasic (squalificato per due giornate per simulazione, a Maradona - che compie oggi 50 anni, auguri! - cosa dovevano fare per il gol di mano contro l'Inghilterra?), con fuori sette giocatori (Buffon, Manninger, Grygera, Rinaudo, Traorè, Iaquinta, Lanzafame), perde Chiellini nel pre-partita, De Ceglie nel primo tempo, Martinez nel secondo e schiera ad un certo punto, in difesa, Storari in porta, Pepe (un'ala)-Bonucci-Legrottaglie-Motta(un terzino destro) cioè tre riserve; non che il Milan stia meglio, con Abate (un'ala)-Nesta-Sokratis (una tragedia greca)-Antonini, due riserve e un disastro davanti ad Abbiati.

Inizio da incubo per i bianconeri, che sbagliano i tacchetti e non stanno in piedi, mentre Pato e Ibra sono imprendibili, lo svedese centra la traversa con un piatto destro da fuori area, Papastathopoulos é pericoloso di testa, Pirlo da fuori.
La Juve soffre e si vede solo al 19’, Ibra perde palla in contropiede, Motta recupera e serve Del Piero che impegna Abbiati e solo dopo 4 minuti trova addirittura il vantaggio, De Ceglie offre un cross-cioccolatino che Quagliarella scarta, con la complicità di Antonini, infilando di testa nel sette alla destra di Abbiati con una stupenda elevazione.
La Juve é ora padrona del campo con Melo e Martinez, al 29’ Del Piero va via in contropiede, finta e rasoterra che Abbiati manda in angolo allungandosi sulla destra; dopo lo scontro Bonera-De Ceglie che elimina entrambi, rischia solo su colpo di testa e sul tiro allo scadere di Ibra.

Nel secondo tempo Nereo Rocco ispira una Juve eroica tutta grinta e difesa, Felipe Melo è un gigante e al 5’ respinge di testa un bolide ravvicinato di Ibra.
La Juve perde anche Martinez al 9' ma trova un imprevisto Sissoko che prima beffa Antonini e poi solo soletto s'impappina davanti ad Abbiati ma riesce a toccare all’indietro a Del Piero che da vecchio pirata non sbaglia e spara in rete.
Inutili gli inserimenti di Seedorf e Inzaghi (fuori Boateng e l’impalpabile Pato) e il gol di testa del solito Ibra.
Alex centra l'ultimo record con tanto d'improbabile maglietta celebrativa, la Juve trova la vittoria più strana e impossibile, sperando non sia di Pirro. Del Neri, invece d'esaltarsi, farebbe meglio a pensare a Salisburgo e a Cesena. Se vuole un consiglio, schieri giovedì riserve e primavera e si concentri sul Cesena, sarà più difficile che col Milan (che infatti ha battuto nella seconda di campionato).

domenica 24 ottobre 2010

Contro Salisburgo e Bologna due pareggi vergognosi, Del Neri indecente

Che Del Neri non fosse adatto a guidare una grande squadra lo si sapeva già, che la Juve non fosse una grande squadra lo si poteva immaginare, ma che la Pantera Rosa juventina sbagliasse tutto quello che si può sbagliare in due sole partite forse era impresa difficile anche per uno come lui.

Ricapitoliamo. Giovedì in Europa League contro il Salisburgo, mette in campo una formazione completamente sbagliata, fa poco turnover, tiene in panca Motta e così perde per infortunio Grygera, non schiera Legrottaglie (che si merita di giocare almeno in coppa e può far rifiatare degnamente i due centrali), ma soprattutto Krasic (delitto di lesa maestà) che infatti lo salva ad inizio di secondo tempo, anche se solo a metà (quando si divora il gol del vantaggio dopo una travolgente azione solitaria).

Risultato dunque striminzito e squadra stanca che non si regge in piedi al Dall'Ara contro il Bologna. Ma qui l'ineffabile Del Neri compie il capolavoro, perchè in attacco Amauri gioca la terza partita di fila in sette giorni. Oltre a non beccar palla (e sprecare un bel cross di Motta), il parruccone s'infortuna dopo soli 20 minuti (niente Milan, i primi riscontri parlano di distorsione con interessamento al tendine) e lascia il posto a Iaquinta. Che succede a questo punto? Dopo la ciccata a colpo sicuro di Quagliarella che vanifica una prodezza di Krasic che scippa il pallone a Britos, la Furia serba si lascia cadere in area da solo e l'arbitro fischia il rigore. Tra tutti i brocchi che potevano tirarlo, si presenta sul dischetto naturalmente il re degli infortunati, che per colmo di sfiga proprio oggi si dichiara guarito. Tiro ridicolo e Viviano para.

Nel secondo tempo, dopo dieci minuti di calcio mediocre, Del Neri sale in cattedra con scelte deprimenti: prima l'ingresso di Del Piero per Krasic (sic), con il capitano dietro la coppia dei disastri Iaquinta-Quagliarella in un 4-3-1-2 con a centrocampo da destra Marchisio-Melo-Aquilani, poi Martinez al posto del napoletano e il ritorno al 4-4-2 con Marchisio (doppio sic) e l'uruguagio sulle fasce, che si procura l'unica pseudo-occasione, con un tiro strozzato dopo una bella serpentina.

Finisce così con un imbarazzante 0-0. Se penso che abbiamo comprato Quagliarella (per tacere di Martinez e soci) per sacrificare Diego, mi viene davvero da piangere.
Con l'attacco più scarso dell'intero campionato, faremo pena anche quest'anno.

domenica 17 ottobre 2010

Juve a valanga sul Lecce (4-0), Del Piero eguaglia Boniperti (178 gol in Serie A), ah come gioca...Krasic!

Quando in una sola partita il tuo uomo designato a guidare la squadra (Aquilani) rompe il ghiaccio e segna l'1-0, l'arbitro finalmente ti fischia un rigore che l'ex brocco (Felipao Melo) trasforma con un cucchiaio da dolce che nemmeno Maradona, la tua furia serba (ovviamente Krasic) devasta la fascia come Ivan e soci Marassi, prima servendo un assist al Quaglia che da posizione difficile mette di tuffo in rete e poi al capitano che, entrato da poco al posto dello scugnizzo, eguaglia Boniperti con la perla (e che perla) numero 178 in Serie A, come vuoi che finisca?
4-0 e chapeau, questa Juve fa davvero sul serio, mica é l'Inter che gli basta il golletto! E così è tripletta, dopo il Milano Rossoblu contro la capolista Vipiteno, l'Armani Jeans a Teramo anche la Juve vince e peccato che lo stesso Milano non passa questa sera in casa del Gardeina (3-6), anche se Matt Dias ne fa altri due e sono dodici in cinque partite!!! L'avesse la Juve un bomber così!!!

venerdì 15 ottobre 2010

L'Hockey Milano Rossoblù gioca da...Dias, 3-1 alla capolista Vipiteno!

Superba prestazione d’orgoglio dell’Hockey Milano Rossoblu che batte la capolista SSI Vipiteno per 3-1 grazie alla doppietta di Matt Dias, inframezzata dalla rete di Hood. Una vittoria meritata che riporta Tomasello e compagni in vetta alla classifica con 9 punti in compagnia proprio dei Broncos.

I rossoblu si presentano sul ghiaccio senza lo squalificato Migliore, ma possono sorridere per il debutto stagionale di Migliavacca. A salire subito sugli scudi è Paolo Della Bella, protagonista di interventi decisivi a ripetizione su Sorokins e Bustreo. Dopo un paio di tentativi di Tomasello e Stimpfl è ancora provvidenziale Della Bella su Gelech. Nel finale le occasioni migliori sono per il Milano con un tiro di Lo Presti bloccato da Tragust e un incursione di Peruzzo sempre bloccata dal portiere dei Broncos. Su questa occasione termina il primo drittel a reti inviolate.

Al rientro sul ghiaccio ancora Della Bella impeccabile su Pichler e al 26.03 il Milano passa. Su assist di Caletti, Matt Dias s’invola verso Tragust, fa sdraiare il portiere dei Broncos con una bella finta ed insacca il vantaggio rossoblu. Milano, complice un paio di penalità dubbie inflitte dall’arbitro De Col, subisce la reazione degli ospiti senza in realtà correre particolari pericoli. Il ritmo del match si mantiene su ottimi livelli e si va al riposo con il Milano avanti.

Il terzo drittel si apre con un Milano tutto grinta e determinazione che supera, grazie anche agli interventi di Paolo Della Bella, una doppia inferiorità numerica. La situazione si ribalta pochi minuti più tardi, nell’occasione gli ospiti perdono Gander espulso per ’spearing’, e i rossoblu concretizzano la doppia superorità numerica. Kyle Hood dalla blu fulmina Tragust al 47.21 mandando in visibilio l’Agorà e segnando una rete, anche da un punto di vista personale, importantissima per il 2-0 del Milano. L’inerzia del match è tutta dalla parte dei ragazzi di Da Rin e i padroni di casa passano nuovamente al 51.11 con il ’solito’ Matt Dias che insacca la decima rete in stagione e il tris rossoblu.

La reazione del Vipiteno si concretizza con la rete di Hamilton al 57.37 che accorcia le distanze, ma è troppo tardi, anche perchè il power-play del Vipiteno é... una sicurezza per il Milano Rossoblu!. La sirena finale sancisce la splendida vittoria del Milano che torna ad occupare il primo posto in classifica tra gli applausi dei propri tifosi.

Hockey Milano Rossoblu-S.S.I. Vipiteno 3-1 (0-0; 1-0; 2-1)
26.03 Dias (Caletti) 47.21 Hood in doppia sup.num. (Peruzzo), 51.11 Dias in sup.num., 57.37 Hamilton (Pichler-Gelech)

Suicidio in casa dell'HMR, Caldaro passa in rimonta 4-5!

domenica 3 ottobre 2010

Un bel pareggio a San Siro per festeggiare quota cento con Bordi e Gallo!

Una Juve solida e tosta strappa un bel pari a San Siro con l'Inter e dimostra di essere sulla buona strada per un campionato migliore di quanto si potesse osare sperare.

Ciò che più conta é la straordinaria facilità con cui il pareggio è stato raggiunto contro i Campioni d'Italia delle telefonate che, per la verità, ci hanno agevolato mettendo in campo Biabiany e (soprattutto) l'inconsistente e sopravvalutato Coutinho.

Del Neri ha schierato una squadra diversa dal solito, un 4-3-3 con Grygera-De Ceglie terzini accanto alla coppia fissa Bonucci-Chiellini, Aquilani e Marchisio (al posto di Pepe) accanto a Melo e, in avanti, da destra a sinistra Krasic-Iaquinta-Quagliarella.

Bianconeri ottimi nel primo tempo, con Krasic sugli scudi in tre occasioni, un tiro da fuori, un diagonale pericolossimo dopo la consueta devastante serpentina e ancora un tiro-cross che Iaquinta devia in rete da posizione irregolare, dall'altra parte lo spauracchio si chiama Eto'o, sempre pericoloso sia da centravanti che soprattutto da ala sinistra dopo che Milito ha rilevato l'infortunato Biabiany.

Nel secondo tempo, la stanchezza si fa sentire, Storari é fenomenale su un colpo di testa ravvicinato di Maicon e fortunato su un'incursione di Milito, ma anche il solito devastante Krasic da fuori al 60' e Quagliarella lanciato da Marchisio vanno vicinissimi al gol. Le sostituzioni di Motta per De Ceglie al 46'(leggermente infortunato), Del Piero per Iaquinta al 70' e dopo una decina di minuti di Sissoko per Aquilani (davvero autorevole in mezzo al campo), hanno dato energia ad una squadra che nel finale é parsa giustamente un po' sulle gambe per le fatiche di coppa.

La bella prestazione e l'ottimo risultato della Juve hanno coronato una grande giornata di sport, iniziata con i Mondiali di ciclismo su strada e il Moto GP, culminata con le telefonate del mio fratellone dal Canada e con il ritorno di Mike D'Antoni e del Gallo al Forum con i New York Knicks, due botte di nostalgia proiettate pur sempre nel futuro, come i miei 100 pezzi postati in questo 2010!

venerdì 1 ottobre 2010

Hockey su ghiaccio, Serie A2. Esordio travolgente del Milano Rossoblù all'Agorà: 7-2 al Merano!


Il primo ingaggio della stagione 2010-2011 di Serie A2 va in scena all'Agorà, tra Milano e Merano, una classica dell'italico hockey.


Il Milano si presenta al completo agli ordine del nuovo coach Massimo Da Rin, con Della Bella in porta, le coppie Stimpfl-Re, Hood-Johnson e Raymo-Borghi in difesa, le linee Lo Presti-Peruzzo-Wunderer, Dias-Caletti-Tomasello, Migliore-Mazzacane-Delfino; ospiti senza Huber e Schwienbacher, che mancheranno ancora per parecchio tempo a coach Sirén.

Primo drittel molto combattuto e divertente, ricco di gol e azioni pericolose. Milano avanti già all’1.25 con il gol di Caletti - che ribatte a rete da posizione ravvicinata un rebound di Baur - padrone del gioco fino a quando in inferiorità numerica Morén imposta un veloce contropiede servendo Rizzi che da pochi passi fa centro per l’1 a 1 al 7.37. I padroni di casa continuano a premere e, dopo due uno contro zero sbagliati da Wunderer, colpiscono due volte in 16 secondi: prima Johnson insacca con un gran missile dalla blu al 14.49 (assist di Caletti-Dias), quindi al 15.05 Dias segna da pochi passi (su assist di Caletti). Ma il festival del gol non finisce lì, perchè Rizzi fa doppietta al 18.01, freddando Della Bella da pochi passi.



Nel secondo tempo, dopo alcuni salvataggi di Super Della Bella, al 25.41 è ancora Dias (sempre e solo su assist di Caletti, al quarto punto della gara!) a far esplodere il pubblico dell'Agorà, quando in inferiorità numerica si invola in 1 contro 0 e infila un perfetto disco nell’angolino alle spalle di Baur. Il Milano controlla, sfruttando ancora la sicurezza di Della Bella e passa di nuovo, grazie al tiro di Daniel Peruzzo che segna così al suo esordio in A2 con la maglia meneghina il gol del 5 a 2 al 35.53.


Forte del triplice vantaggio, il Milano chiude definitivamente i conti con l'hat-trick di Dias al 51.02, grazie ad un veloce tiro dopo un rebound concesso da Baur. Il gol del 6 a 2 non basta però ai padroni di casa che nei minuti successivi ci provano ancora e trovano il gol del 7-2 finale in superiorità numerica (dopo averne sprecato una doppia) con Tomasello al 56.32 che segna al volo dopo aver ricevuto da dietro la porta.

Il Milano inizia così alla grande la stagione e si dimostra molto più forte dell'anno scorso, grazie all'impostazione convincente di Da Rin, a tre stranieri di buon livello (Dias ottimo davvero), alla nuova coppia d'attacco Peruzzo-Lo Presti.

giovedì 30 settembre 2010

Iaquinta illude, il City ritorna, ma l'arbitro e la traversa fermano la Juve (1-1)

Buona prestazione della Juve che in casa del Mancio salva la pelle e porta a casa un punticino che fa classifica e soprattutto morale, in vista del derby d'Italia di domenica.

Inizio autoritario dei bianconeri, che tengono il campo alla grande con due linee, quella difensiva e quella di centrocampo perfettamente schierate. Sissoko domina nel mezzo e, dopo un tiro pericoloso di Iaquinta in contropiede, dà il via all'azione del vantaggio; il maliano intercetta palla, appoggia su Marchisio che serve Vincenzone: il centravanti da fuori area si gira e lascia partire un missile che s'infila nell'angolino. La Juve é padrona del campo e al 14' Krasic viene falciato in area, ma il solito fischietto orbo nega il meritato rigore.

Dopo 20' minuti, la partita diventa equilibrata, il City cresce e trova il pari con Johnson che trasforma in rete un bel passaggio di Yaya Tourè. Ancora Krasic al 41' s'invola ma é sempre l'arbitro a fermarlo, sventolandogli pure il giallo sotto il naso.

Il secondo tempo é un monologo, lento ma improduttivo del City, fino a quando Del Neri capisce che occorre rinforzare la mediana e, dopo Motta per De Ceglie (buona la sua gara, anche se il gol é arrivato dalla sua parte) e Pepe per il rientrante Martinez, mette Melo per la "Furia serba". La Juve, irrobustita e corroborata dalle forze fresche dell'ex broccone ora rigenerato, si sveglia e con mago Del Piero colpisce una traversa clamorosa, che nega una vittoria a questo punto forse meritata.

domenica 26 settembre 2010

Krasic tre-menda furia serba, Juve potenza e culo, 4-2 al Cagliari!

Una Juve in versione caterpillar asfalta il Cagliari esibendo uno strapotere fisico e una buona dose di culo.

Il gioco come sempre é tutt'altro che scintillante, ma la squadra é più quadrata, a partire dalla difesa con Rinaudo che tiene discretamente la posizione, più geometrica con Aquilani a centrocampo e più potente in attacco con le due torri Amauri-Iaquinta e con super Krasic.

Milos ne marca tre (e per fortuna per quel genio di Massimo Mauro il serbo non vede la porta) e in onore del 27 aggiungo il suo nome e numero - almeno per questa notte -all'altro idolo Diego che continua a segnare (sabato scorso in stupenda rovesciata) e seminare assist (oggi due).

Super Krasic prima segna da fuori area al 12', dopo il pareggio di Matri al 19' riporta in vantaggio la Juve al 33' deviando di punta in corsa un cross di Pepe.

Nel secondo tempo Bonucci trova il gol del 3-1 con un fortunosa tocco su corner (con deviazione di Naiggolan) e quindi ancora Krasic al 70' in percussione e in serpentina trova anche lui l'aiuto vincente di un avversario. Partita finita, Matri firma la doppietta, Amauri si fa male alla caviglia ma forse non troppo.

giovedì 23 settembre 2010

Juve - Palermo 1-3. Marcatori: Zamparini (P), Orsato (P), Del Neri (P), Iaquinta (J)

Il Palermo, penultimo in classifica con punti 1, dicasi 1 (ma non ditelo a Caressa-Bergomi, che vivono su un altro pianeta) sbanca l'Olimpico di Torino. Fin qui niente di strano, è già successo e succederà ancora, del resto é la terza vittoria consecutiva dei rosanero in casa Juve, che non perdeva due partite nei primi quattro turni da una vita. Quello che é strano sono i marcatori.

Zamparini porta in vantaggio la sua squadra ben prima del secondo minuto di gioco (fin da domenica aveva condizionato il match), poi serve l'assist del secondo gol a Orsato, che impedisce il pareggio di Del Piero non fischiando un netto fallo di rigore e sorvolando su un paio di trattenute molto dubbie su Amauri (prima aveva sorvolato su un fallaccio di Bovo sullo stesso capitano).
Allo 0-3 ci pensa "confusione mentale" Del Neri, aggiungendo dopo l'intervallo due punte (Iaquinta e Amauri, sic) a Del Piero e Krasic e, non pago, togliendo dopo 15' minuti lo stesso Del Piero (che sarà pure la rovina della Juve, ma é anche l'unico fuoriclasse) per mettere "imbarazzo" Aquilani.

A nulla valgono le tante occasioni da rete (pur nel nulla del gioco), la gran traversa (deviata da Sirigu) di Del Piero nel primo tempo, i vani tentativi prima (i tiretti da fuori di Del Piero, Iaquinta e Amauri, i colpi di testa di Krasic e ancora Amauri) e dopo (le zuccate del serbo - il migliore fra i bianconeri - e Chiellini) il gol della bandiera di Iaquinta, sul finire, al 87'.

Questa é la vera fotografia della partita, il Palermo resta una squadretta (ma non fatelo sapere alla coppia di telecronisti interisti di Sky, se no svengono), la Juve idem. Se invece volete una cronaca del cazzo, sapete dove andarvela a prendere.

lunedì 20 settembre 2010

Marotta, reagisci alle gravi dichiarazioni sulla Juve di Zamparini!

Di fronte alle gravissime accuse di Zamparini che, dopo i torti arbitrali subiti ieri nella sfida persa in casa, afferma che "L'Inter è la nuova Juventus come potere mediatico" e si rivolge ai giornalisti spedificando "conosco voi bestiacce, poi dite 'anche loro comprano le partitè, eh no...", urge una dura presa di posizione.

Non mi risulta che la Juve abbia mai comprato le partite, al massimo Moggi, come Facchetti, ha fatto qualche telefonata inopportuna che la Juve, non l'Inter FINORA, ha pagato cara.

domenica 19 settembre 2010

Udinese-Juve 0-4 ma Pozzo non ci sta. Anche i buffoni hanno più dignità e fanno almeno ridere!

Di solito, dopo uno 0-4 in casa si dovrebbe almeno avere il buon gusto di tacere. Invece l'ineffabile Presidente Pozzo trova il modo di protestare per un presunto rigore (con annessa espulsione sullo 0-0) di Chiellini su Sanchez. Peccato che il cileno nell'azione incriminata parta in sospetto fuorigioco e l'altrattanto presunto fallo sia nettamente fuori area. Naturalmente, su Del Piero lanciato a rete (sempre sullo 0-0) e fermato da un inesistente fuorigioco (regolare la posizione di un metro e mezzo abbondante) nemmeno un accenno. Anche i buffoni, Signor Pozzo, hanno più dignità e almeno fanno ridere!

La regola del tre non basta? Quadrifoglio della Juve a Udine, Milan raggiunto e...Roma superata!

Se la regola del tre non era fin qui bastata per vincere, é fin troppo esagerato il quadrifoglio trovato nel prato del Friuli, dove l'Udinese viene letteralmente schiantata al suolo.

Tutto facile oggi per la Juve con una difesa sufficientemente attenta, i due mediani in crescita, un Krasic travolgente e un Pepe giudizioso, Del Piero gran regista d'attacco e Quagliarella spietato con gli ex come già contro la Samp.

Dopo tre splendidi acuti di Krasic sulla destra (parata, tiro alto e cross pericoloso), la Juve passa.. di mano al 18', grazie ad un colpo di..Coda pressato da Bonucci. Al 24' una "sutileza" di Quagliagol con un magistrale tacco all'indietro mette in ghiaccio la gara, che al 43' é addirittura in freezer per merito di Marchisio: in entrambi i casi é di Krasic l'assistenza perfetta (e sono quattro in due partite!!!!); nel mezzo una gran "cabezada" di Bonucci su cui Handonovic é strepitoso.

Nel secondo tempo, buon controllo del ritmo e quarto gol al minuto 77' dell'indiavolato e inviperito (con il suo ex pubblico) Iaquinta, saggiamente inserito da Del Neri al posto di Del Piero dopo soli 5 minuti della ripresa, al pari di Sissoko per Felipe Melo, per il giusto turnover.

venerdì 17 settembre 2010

Vergognati Tuttosport, adesso chiedi spiegazioni? Pensarci prima, no...?

Questo il commento di uno juventino vero, il mio caro amico Luca, all'ennesima pirlata nell'editoriale di oggi del nostro pseudo giornale di riferimento. Condivido!

giovedì 16 settembre 2010

Poverina questa Juve, ancora 3-3 in casa con il Lech Poznam, proprio non ce la fa!

Che tristezza questa povera Juve, disorganizzata, senza idee, scarsina in tutti i reparti.

Dopo un primo tempo assurdo in cui va sotto 0-2 grazie alle solite scelte pazze di Del Neri (De Ceglie schierato nonostante non stia bene, Lanzafame inesistente, disastro Manninger e sciagura Melo che regala il rigore iniziale) la Juve recupera con doppio Chiellini a cavallo dei due tempi (prima di testa e poi di piede) e al 68' completa la clamorosa rimonta con un gran sinistro di Del Piero da fuori area.

La squadra bianconera continua ad attaccare, Krasic e Iaquinta vanno vicini al gol, poi rallenta, Del Neri si copre con Marchisio al posto di Vincenzone, tenta di gestire ma non lo sa fare (tanto che Motta al 46' sfiora il gol in attacco) e viene beffata da un sinistro pazzesco da trenta metri al secondo minuto di recupero da tale Rudnevs che realizza la solita tripletta (Da Rocchi a Lazzari...l'elenco é lungo).

Non c'é niente da fare, la giovane-Vecchia Signora non ce la fa proprio, si é pure impegnata, quasi quasi la portava in porto, é anche sfortunata, poverina....

mercoledì 15 settembre 2010

Milan dallo 0-2 di Cesena al 2-0 all'Auxerre senza arbitri di sinistra, Roma 0-2 a Monaco di Baviera con i fenomeni Ranieri, Burdisso e Borriello!

Ubi maior minor cessat, aveva ovviamente ragione il Presidente, ma visti i miei giudizi precedenti, anch'io, nel mio piccolo...

martedì 14 settembre 2010

Inter nel panico, pareggio stentato (2-2) in casa del Twente e paura di Burdisso!

Comunicato Inter

Giudice Sportivo: Burdisso giocherà Roma-Inter

MILANO - "Non sono stati ravvisati gli estremi della "condotta violenta" in relazione al "fallo" di Nicolas Burdisso nei confronti di Daniele Conti.

Non sono state dunque applicate le sanzioni previste dall'art. 19, comma 4, lettere b) o c) Codice di Giustizia Sportiva, che prevedono, quale pena minima, la squalifica rispettivamente per 3 o 5 giornate.

Il Giudice Sportivo ha così inflitto la sanzione di due giornate di squalifica; il calciatore Nicolas Burdisso parteciperà all'incontro Roma-Inter valido per la 5° giornata del Campionato di Serie A".

SENZA PAROLE...

domenica 12 settembre 2010

3-3 con la Sampdoria, Del Neri numero uno di questa Juve di poveretti!

Sono incredibilmente stupefatto dopo questo pirotecnico e divertente (per gli altri) 3-3 con la Sampdoria, non già per la partita, ma per il dopo gara.
Sulla squadra e sul mercato ho già detto tutto nelle precedenti puntate e i fatti, purtroppo, mi danno impietosamente ragione, a partire dalle statistiche. Erano 28 (il numero mi perseguita) anni che la Juve non perdeva la gara d'esordio ed ecco l'1-0 del Bari al San Nicola, erano dieci anni (2+8, basta!) che vinceva la prima gara casalinga ed arriva il pareggio con la Samp.
Il mercato disastroso e cervellotico post-Diego (via il brasiliano, ecco Di Natale e Burdisso che però rifiutano, allora sotto con Quagliarella ma forse non basta, però Borriello dice "no!" e dunque basta Quagliarella, Amauri e Iaquinta sono infortunati, via Trezeguet col pacco dono di una ricca buonuscita) lascia giocatori e tifosi con il morale sotto i tacchi. Ma niente paura, sale in cattedra Del Neri.
A Bari sostituisce tre giocatori dopo 15' minuti della ripresa, Martinez si fa male e restiamo virtualmente in dieci per buona parte della frazione, rendendo inutile il tentativo della rimonta.
In casa contro la Samp, compie il capolavoro. Dopo 45' anonimi chiusi in parità (Marchisio pareggia il gol di Pozzi), la Juve si fa rimontare due volte il vantaggio (peraltro frutto di un doppio fuorigioco). A Pepe risponde Cassano, a Quagliarella ancora Pozzi. Certo, Krasic (imprendibile e nevdeviano prima di cedere ai crampi) si mangia il gol del 3-1 che poteva chiudere il match, ma rinforzare la difesa e/o il centrocampo soprattutto sul 3-2, no? Del resto, sostituire Motta con Grygera (e per giunta già sul 3-3) non cambia nulla, nè inserire Iaquinta e Aquilani ad una decina di minuti dalla fine, passando addirittura al 4-3-3 mai sperimentato finora.
Oltre che non saper leggere la partita, Del Neri conferma la capacità innata di deprimere il già poco entusiasmo. E qui arriviamo alla dichiarazione delle dichiarazioni: "Lo scudetto se lo giocano altri". Roba pacifica e ovvia, ma per tale misfatto in altri tempi Deschamps fu cacciato. Ci si aspetta l'intervento di Marotta e siamo subito serviti: "La Juve non ha campioni". Se é per questo, neppure tra l'allenatore e il Direttore Generale...

P.S. Marotta afferma anche che "per fare pronostici per il campionato si dovranno attendere almeno altre cinque, sei giornate". Beh, visto che con Bari e Samp avevo previsto tutto, ecco il mio vaticinio. Nelle prossime tre partite, facciamo al massimo tre punti. Ma se mi sbaglio, sono contento, anche perché, lo ammetto, questo inizio di calendario é davvero duro ed è l'unica scusante che concedo.

mercoledì 1 settembre 2010

Rinaudo anzichè Pazzini? Il mercato della Juve non si é chiuso col botto, ma con una scureggia...

Calma, lo dico subito, la frase non é mia ma di Marcello Chirico, l'ho appena sentita su Telelombardia, mi ha fatto ridere e la riporto, non se la prenda il bravo Rinaudo, in quanto il paragone irriverente - credo anche nelle intenzioni del buon Marcello - non é riferito a lui ma alle aspettative di noi malati juventini.

Comunque ho scoperto che, dopo Marotta (ma non abbastanza), Burdisso, Di Natale, Kaladze e Borriello, anche lo stesso Chirico mi legge e addirittura mi copia (senza citarmi), quando definisce la nuova Juve "Juvinese". Per la verità io ho parlato di "Judinese", comunque sia non é un problema, anzi sono felice se sono fonte d'ispirazione!

Originale (e molto duro) é invece lo stesso Chirico quando invita il giovane Presidente Andrea a fare "l'Agnelli" e non un "capretto".
Purtroppo il Presidente ha deciso di mettere tutto nelle mani di Marotta, una scelta che ho condiviso e che tuttora condivido, ma che forse é sbagliata, perchè nella Juve attuale non c'è contraddittorio al pur grande Marotta, che é un uomo solo al comando della corsa. Per esempio non con Del Neri, che lo stesso Presidente non considera per nulla ("é una scelta di Marotta") e che per la verità non sembra possa meritare molta considerazione, visto come ha gestito l'esordio (e le sostituzioni).

Tornando a Marotta, ho condiviso tutta la prima parte di mercato, fino a Krasic ed Aquilani compresi (al netto di Pepe e Martinez, troppi soldi per due così), nonchè l'emarginazione dei vecchi e logori ex campioni. Poi é arrivato il martedì nero dove tutto é cambiato, a parte la cessione di Diego (é un errore pazzesco, ma sono di parte) si é entrati in un ispiegabile turbillon che ha investito giocatori sbagliati (i quattro che hanno opposto, per fortuna, il gran rifiuto) e soluzioni di ripiego.

Il problema per la Juve non é stato l'inizio con il Bari. Purtroppo, il problema per la Juve saranno le prossime partite. Andate a rileggervi i miei pezzi, mi dispiace, non per presunzione, ma ci azzecco spesso...

martedì 31 agosto 2010

Bravo Marotta, Traorè, Kaladze e Borriello perfetti per completare questa Juve di terze scelte!

Non so se arriveranno, Traorè pare certo, Borriello e Kaladze non lo sono ancora (per fortuna, NON LI VOGLIAMO!), ma sembra coerente aver pensato a loro per completare la rosa.

Ricapitolando, un terzino sinistro giovane, promettente (forse un tempo), ma tutto da verificare e comunque riserva fissa per Wenger, un centravanti che vuole 4 (quattro, proprio quattro) milioni di euro netti all'anno (più dei gol importanti che ha segnato) visto che oggi ne guadagna solo tre (pazzesco), un difensore diciamo così, re degli autogol, oggetto preferito della rabbia milanista.

Chapeau!

sabato 28 agosto 2010

Pirlaggine contagiosa, Barca regala 46 milioni al Milan con Ibra, la Juve 9 con Diego (subito in gol, ma il Mainz é incubo peggiore del Siena!

Buon esordio personale per Diego nel ritorno in Bunde, una stupenda rabona prima della doppietta del mostruoso Dzeko, poi fuga per la vittoria in solitaria del 28 nel vuoto della difesa del Mainz, a tu per tu col portiere avversario, clamorosa finta alla Zidane e palla in rete: 3-0 e partita chiusa? Nemmeno per idea, l'incubo Siena ritorna anche in Germania per il mio 28, anzi è peggio, finisce 3-4!!!

A proposito di paragoni. Barca fa cinque volte peggio della Juve. Se con Diego la Vecchia Signora ci perde 9 milioni, con Ibra al Milan il Barca ne perde 46! La pirlaggine evidentemente é contagiosa. Bravo Galliani, grande Silvio, mitico Milan, complimenti di cuore!

venerdì 27 agosto 2010

Niente quinto titulo, ridiculo!

Non mi rimangio la decisione di stare lontano dal blog per un po', ma la gioia della disfatta dell'Inter a Montecarlo, in Supercoppa contro l'Atletico Madrid (0-2, gol di Reyes e Aguero, Milito ha sbagliato un rigore) è troppo grande per non postare almeno una "breve".

Niente quinto titulo, ridiculo, e soprattutto niente grande slam!

E non mi si accusi di non aver tifato per una squadra italiana oggi, non ce n'era uno d'italiano in campo nell'Inter. Come, meglio avere giocatori stranieri che comprare le partite? Impara a vincere, Moratti, come ha detto John Elkann, ma per sul serio!!!

N.B. A proposito di Diego, belle e sagge parole del campione nella giornata di presentazione a Wolfsburg.

Sono felice per la sua scelta di continuare ad indossare la casacca numero 28 e per le sue dichiarazioni: "Alla Juve c'era un progetto ma nel progetto non c'ero io. Ringrazio i tifosi, è stato un anno bellissimo, ora hanno voltato pagina e io rispetto le scelte che sono state fatte. Non mi dispiace nulla della mia esperienza in Italia, non è dipeso da me andare via dalla Juve. Ha scelto chi comanda, la società, ed io ho seguito la mia strada".

INDECENTE

Diego ceduto al Wolfsburg

"La Juventus comunica di aver perfezionato l’accordo con il VfL Wolfsburg GmbH per la cessione a titolo definitivo del diritto alle prestazioni sportive del calciatore Da Cunha Diego per un importo di € 15,5 milioni interamente pagabili alla firma del contratto.

Tale operazione impatta negativamente il risultato economico dell’esercizio 2009/2010 per € 5,8 milioni in quanto comporta la svalutazione del diritto pluriennale al 30 giugno 2010, a seguito della cessione del calciatore ad un corrispettivo inferiore al valore netto contabile residuo."

TRADUZIONE IN ITALIANO CALCISTICO: DIEGO E 9 MILIONI DI EURO (ERA COSTATO 24,5 MILIONI) REGALATI AL WOLFSBURG. INDECENTE.

FINE DELLA TRASMISSIONE (ALMENO PER UN PO').

giovedì 26 agosto 2010

Del Piero fa fuori tutti i suoi rivali e fa un gol alla Del Piero. 1-0 allo Sturm Graz e qualificazione.

Adesso tutto è chiaro. Quest'anno Del Piero rischiava di finire spesso sulla panca. E allora cosa succede? Si vende Diego e si compra Di Natale. Un attimo, anche Di Natale può fare ombra al capitano. Allora ecco Quagliarella, che può fare la prima o la seconda punta. Già, ma come centravanti c'è Amauri, Trezeguet e Iaquinta, dunque deve fare da seconda punta e può oscurare Del Piero. Niente paura, Amauri s'infortuna, Trezeguet lo si manda via con lauta buonuscita e Iaquinta non é pericoloso, é sempre in infermeria. Riassunto: tutto quadra, Alex ora e sempre titolare. Chissà quanta strada faremo in questo modo..

Non voglio dare addosso al grande e immarcescibile Alex che, l'ho già scritto, é un uomo-campione straordinario, ma resta il fatto che non si può dipendere sempre e solo da lui che, in un modo o nell'altro, finisce per condizionare tutto e tutti.

Certo i numeri il fenomeno vero li ha ancora e lo dimostra al minuto 53' quando realizza un gol semplicemente meraviglioso, proprio alla "Del Piero".
Ma é la solita Juve, in difficoltà in difesa sulle palle inattive, lenta e poco creativa a centrocampo, scarsa sulle fasce, con poca inventiva e rapidità davanti.
Con un difensore forte che ancora manca, Aquilani e Krasic (in tribuna) e Quagliarella, dovremmmo migliorare, ma il condizionale è d'obbligo.

Il primo tempo si apre con Kienast che al 4' svetta di testa, poi é noia fino al 27', quando Szabics buca Motta e Chiellini e fortunatamente non trova la porta ma solo il palo a tu per tu con Storari. La Juve si sveglia dal sonno e Del Piero va vicino all'1-0 con una conclusione larga dopo che il portiere avversario ha respinto una pericolosa conclusione di Amauri e poi con un destro incrociato che colpisce il palo dopo una bella serpentina.

La Juve, che in panchina ha tre Primavera, nel frattempo perde l'unica punta di ruolo quando sul finire del primo tempo Amauri alza bandiera bianca per un indurimento alla coscia sinistra. Al suo posto Lanzafame da esterno sinistro, con Martinez che diventa centravanti.

Nella ripresa la Vecchia Signora, fin lì forse imballata anche per le gare ravvicinate di Milano e Villar Perosa (questa almeno é la spiegazione di Del Neri), cresce, passa in vantaggio con la magia di Del Piero, gol europeo numero 52' al minuto 53', sfiora il raddoppio con Lanzafame, Pepe e Martinez, che si mangiano gol già fatti. La Juve vince comunque 1-0 e si qualifica ai gironi di Europa League. Domani alle 13 i sorteggi.

Ho vinto due battaglie (Burdisso e Di Natale restano dove sono), ma ho perso la guerra (Diego se ne è andato)

Nel giorno più amaro, in cui Diego é stato (s)venduto, almeno registro con piacere che Burdisso e Di Natale non arrivano più e dovrebbe invece diventare bianconero Quagliarella, che mi sembra un buon acquisto, coerente con l'impostazione futuribile della squadra e soprattutto utile a colmare una sicura lacuna (é rapido e ha un gran tiro fa fuori), anche se è un altro ex-Udinese! (nell'elenco, martedì, avevo dimenticato anche Manninger).

Non ho ancora deciso il futuro del blog, intanto, visto che formalmente (e stranamente) non c'è ancora il comunicato ufficiale della cessione del 28 da parte della Juve, continuo, poi si vedrà.

mercoledì 25 agosto 2010

Non vogliamo Burdisso e Di Natale alla Juve; Diego deve restare!

Questi ultimi giorni di mercato (e probabilmente di questo blog) stanno diventando una pena infinita. Dopo i bocconi amari “Di Natale” e “Diego” (non convocato per la gara di Europa League di domani e dunque sempre più vicino al ritorno in Bundesliga, come dimostrano anche le dichiarazioni di Felipe Melo), mi preparo ad ingoiare anche quello di Burdisso, che ha almeno tre peccati originali calcisticamente parlando: è vecchio, scarso e soprattutto interista (ed ex romanista...pupillo di Ranieri per di più)

Non capisco poi perché spendere otto milioni (oltre all’ingaggio non certo leggero) per prendere un difensore che o farà panchina (come centrale ha in teoria davanti la coppia Bonucci-Chiellini e può fare il terzino sinistro solo saltuariamente) o se scalzerà per ipotesi Bonucci, rischia di vanificare un investimento comunque importante e di prospettiva. A meno di spostare Chiellini sulla fascia, dove però non gioca ormai da anni.

Se poi penso che i soldi della cessione di Diego saranno proprio utilizzati per prendere la coppia Di Natale-Burdisso, sto ancora più male. I due sono reduci da un gran campionato, ma visto che nel passato non hanno fatto certo sfracelli, voglio proprio vedere se si ripeteranno.

Mi sembra tutto così assurdo…

Dieci motivi per non rinunciare a Diego

1) E’ l’unico giocatore di classe pura della Juve;
2) E’ giovane e ha talento;
3) Può solo migliorare dopo un primo anno difficile;
4) Ha sempre brillato in questo scorcio d’inizio stagione, risultando spesso il migliore in campo;
5) Ha cominciato a segnare con regolarità;
6) Ha realizzato autentiche perle contro il Milan nel Trofeo Tim e nell’amichevole di Villar Perosa;
7) E’ il solo uomo assist della Juve (vedi i passaggi vincenti ad Amauri e Bonucci nelle gare d’andata di Europa League in Irlanda e Austria);
8) Non è possibile rinunciare ad uno come Diego e tenere uno come Felipe Melo;
9) E’ assurdo (s)venderlo proprio al Wolfsburg, che non ha voluto cedere Dzeko alla Juve;
10) Pensare che rimangono Amauri, Iaquinta e Del Piero…

Vediamo cosa facciamo contro Sturm Graz e Bari, adesso!

Anche Burdisso alla Juve? Non c'è più religione!

Questi ultimi giorni di mercato (e probabilmente di questo blog) stanno diventando una pena infinita. Dopo i bocconi amari “Di Natale” e “Diego” (non convocato per la gara di Europa League di domani e dunque sempre più vicino al ritorno in Bundesliga, come dimostrano anche le dichiarazioni di Felipe Melo), mi preparo ad ingoiare anche quello di Burdisso, che ha almeno tre peccati originali calcisticamente parlando: è vecchio, scarso e soprattutto interista (ed ex romanista...pupillo di Ranieri per di più)

Non capisco poi perché spendere otto milioni (oltre all’ingaggio non certo leggero) per prendere un difensore che o farà panchina (come centrale ha in teoria davanti la coppia Bonucci-Chiellini e può fare il terzino sinistro solo saltuariamente) o se scalzerà per ipotesi Bonucci, rischia di vanificare un investimento comunque importante e di prospettiva. A meno di spostare Chiellini sulla fascia, dove però non gioca ormai da anni.

Se poi penso che i soldi della cessione di Diego saranno proprio utilizzati per prendere la coppia Di Natale-Burdisso, sto ancora più male. I due sono reduci da un gran campionato, ma visto che nel passato non hanno fatto certo sfracelli, voglio proprio vedere se si ripeteranno.

Mi sembra tutto così assurdo…

martedì 24 agosto 2010

Marotta, siamo tifosi della Juventus, non dell'Udinese!

Va bene che hanno la stessa maglia, ma Udinese e Juventus sono un po' diverse. E invece, fra un po', mi toccherà tifare Judinese.

Non bastava Iaquinta, Pepe e poi Motta, adesso mi devo sorbire anche Di Natale? Un fenomeno di 33 anni che in carriera ha vestito anche la gloriosa casacca dell'Empoli, che ad alti livelli si é distinto negli Europei del 2008 per zero gol e il rigore sbagliato contro la Spagna o per la mediocrità messa in mostra agli ultimi Mondiali.

E dire che i tifosi di Udine si stanno disperando e che questa sera, sul palco di Piazza Duomo, per la presentazione della squadra, per primo é dovuto salire sul palco proprio Toto' per calmarli, dichiarando: "Io alla Juve? Non so niente. Ho ancora 4 anni di contratto a Udine e voglio chiudere qui la mia carriera". Anche noi vogliamo la stessa cosa. Soprattutto vogliamo Diego!

Di Natale al posto di Diego? Marotta a Scherzi a parte!

Siamo ormai alla follia conclamata. Marotta aveva appena giustamente parlato - e dimostrato con i fatti - di voler costruire una Juve proiettata nel futuro, che mi spaventa con Di Natale al posto di Diego, un 33enne al capolinea al posto di un 24 che deve scrivere ancora le pagine più belle della sua carriera.

Sistemata e ringiovanita la difesa, Motta-Bonucci-Chiellini-De Ceglie sono un'ottima base di partenza, rinvigorito il centrocampo con Aquilani, irrobustite le fasce con Krasic e Martinez (oltre a Pepe e Lanzafame), venduto Poulsen e (quasi) Trezeguet, spedito in Arabia Cannavaro, epurati Grosso-Camoranesi-Zebina, mi aspettavo una conclusione finale diversa.

Continuo a sperare di non vivere in un incubo, anche se la modesta esultanza del 28 dopo il gol capolavoro nel vernissage di oggi di Villar Perosa (traiettoria stupenda da fuori area, a giro, all'incrocio dei pali) mi lascia molto preoccupato. Diego non te ne andare!

giovedì 19 agosto 2010

Diego resta, Krasic arriva, Bonucci-Amauri stendono lo Sturm Graz (1-2), giornata trionfale!

A perfect day, oggi, prima il Wolsburg (dopo la conferma di Del Neri) rinuncia a Diego (ma ci sarà ancora da soffrire), poi la notizia dell'acquisto di Krasic, infine la vittoria (non certo esaltante) sullo Sturm Graz, con i colpi di testa vincenti di Bonucci al 15' e di Amauri al 91, su corner di Diego e Del Piero (subentrato al 74' al brasiliano).

La partita l'ho vista poco e male, juve lenta e poco decisa, d'altronte con due come Sissoko-Marchisio c'è poco da sflogliar le verze, Diego poco ispirato, Amauri si batte e si sbatte e a conti fatti é il più pericoloso (di testa e poi in rovesciata), insime a Lanzafame, cui é annullato un gol. De Ceglie e Pepe spingono molto ma sono deficitari nei cross, Bonucci e Chiellini ci sono, anche se il livornese é spesso troppo irruente.

Nel secondo tempo, la Juve si affloscia, lo Sturm Graz raggiunge il pareggio di testa su corner grazie ad un'amnesia di Amauri che si riscatta a tempo scaduto, su corner di Del Piero, che poco prima aveva colpito il palo su punizione.

Ma la notizia migliore é la conferma di Diego (spero definitiva, se avesse segnato lo sarebbe stato di sicuro) e l'arrivo di Krasic. Vuoi vedere che Marotta prende ispirazione da questo blog? Se prende Drenthe (o Bocchetti) e un regista forte, ne avremo la conferma.

lunedì 16 agosto 2010

Vendere Diego per comprare un “numero uno tipo Bastos”? Ma mi faccia il piacere, Tuttosport!

Certo che in questo periodo se ne leggono di tutti i colori, anche se non belli come il mare della Costa Paradiso in Sardegna.

Mentre Carlo Laudisa (uno che la sa lunga, anche se scrive sulla Gazza) annuncia un “Diego verso la conferma”, tale Gianni Lovato su Tuttosport si distingue nell’affermazione di cui al titolo.
Magari sarà pure vero, visto che “mala tempora currunt” se si mette in discussione Diego e non Felipe “scarsone” Melo, ma io proverei vergogna nel definire “un numero uno” Bastos? Forse perché era titolare nel Brasile in Sudafrica? Anche Melo lo era!!! Ma mi faccia il piacere!!!

sabato 14 agosto 2010

Nessuno tocchi...Diego!

Sono un po' rinfrancato dalle parole di Marotta (normale l'interessamento per Diego, ma niente di concreto) e Del Neri (Diego ci serve, ci dà la qualità che ci manca), ma continuo a non abbassare la guardia, perchè la tentazione della dirigenza di fare cassa per prendere un Pazzini qualunque o peggio uno tra Palombo e Poli, non mi fa star tranquillo.

Nel frattempo registro con soddisfazione le dichiarazioni del 28 sul suo sito personale: "Non si segnano gol come quello contro il Milan tutti i giorni. Sono molto felice, ma sfortunatamente non abbiamo vinto il trofeo. Affrontare i più forti team italiani in una torneo amichevole è un modo eccellente per migliorare la preparazione pre campionato. Ma questo gol è solo l'inizio. Ho ancora molto da dimostrare in questa stagione".

Per il resto, non mi sembra ancora vera la cessione di Poulsen per 5,5 milioni (il bonus di 1 milione non lo prenderemo mai, che risultati può raggiungere il Liverpool comprando uno come il danese?) e del suo pazzesco contratto da tre milioni netti annui. Evidentemente, c'é qualcuno più folle di Secco. Ma la cosa incredibile é che i tifosi dei Reds sono disperati. E' proprio vero, spesso ne capiamo di calcio più noi che facciamo altri mestieri ma la sfera l'abbiamo praticata e molto la conosciamo, più di questi addetti ai lavori, spesso solenni e penosi. Lo stesso dicasi per Tiago, l'abbiamo regalato (prestito oneroso da mezzo milione di euro) ma almeno il suo contrattone non graverà più sulle casse della società. E ora tocca a Camoranesi...

venerdì 13 agosto 2010

Marotta non t'azzardare a vendere Diego!

Se un marziano appassionato di calcio scendesse sulla terra, si troverebbe spiazzato nel vedere questa Juve e pensare che possa solo lontanamente prendere in considerazione di vendere l'unico giocatore di una certa classe.

Vero é che Marotta ai microfoni di Canale 5 pare smorzare l'ipotesi (niente di concreto) ma il tam-tam si fa sempre più incessante.

Sono un po' di parte, lo ammetto, ma é sconsolante constatare che questa Juve compra Pepe, Martinez e Lanzafame, tiene Trezeguet-Del Piero, Melo-Sissoko e potrebbe cedere Diego. Per comprare chi? Pazzini, Elia o Palombo? Non scherziamo, vogliamo solo campioni, come Dzeko o Krasic, senza sacrificare l'unico campione, ma tirando fuori i soldi. Se non li vendono, scoviamo qualche campioncino del futuro, tanto finire a trenta punti dall'Inter (con questa rosa) o a quindici (con qualche giocatore in più) non fa alcuna differenza.

Amelia stoppa la Juve ma non super Diego!

Era consapevole il 28 che non sarebbe bastata un'ottima prestazione per salvare il posto ma che fosse necessario un gran gol. La stessa consapevolezza di ultima spiaggia l'ho avuta io nell'accingermi a vedere Milan-Juve.

Il mio idolo mi ha ripagato con una prestazione sontuosa, fatta di discese a rete (una costringe all'ammonizione Gattuso), dribbling, tiri in porta pericolosi di piede (almeno due, su assistenze di Pepe e Amauri) e persino di testa (su cross di Motta, ma lo stacco é debole e centrale), fino al gran gol, percussione di Lanzafame, palla in verticale, scatto fulminante, controllo e tiro incrociato sul secondo palo a pareggiare la rete di Ronaldinho, che aveva trafitto Storari alla Del Piero.

La partita finisce dunque 1-1 e si va ai rigori, Trezeguet non sbaglia, Diego trasforma il suo con autorevolezza, non così Pepe e Amauri, mentre Ronaldinho, Borriello, Pirlo e Nesta sono infallibili e finisce 5-3 per il Milan.

Questa volta Sneijder mi fa felice. Se questa Juve pensa di fare a meno di Diego...

Ebbene sì, lo confesso, per la prima volta nella mia vita vedo Inter-Juve e tifo nerazzurro. Non sono diventato matto, é che non posso sopportare che quello splendido ex fuoriclasse, ora ex giocatore che risponde al nome di Alex Del Piero, possa ancora una volta condizionare la Juve e il suo futuro.

Così non mi dispero (anzi quasi ne sono felice) nel vedere l'Inter schiacciare questa squadretta vestita di bianconero, con due attaccanti del passato come Trezeguet-Del Piero (forse sarebbero meglio Paolo Rossi-Platini), due non da Juve come Pepe e Lanzafame, Grygera, Melo e company.
Spettacolo penoso e imbarazzante, facciamo fatica a passare la metà campo, non siamo mai pericolosi e non tiriamo dunque in porta, chissà se ci vedesse Silvio cosa direbbe...

Non siamo mai esistiti, Eto'o, Pandev, Cambiasso, Maicon e Sneijder hanno colpito in serie, fino al gol capolavoro dell'olandese. Del resto, chi vuoi che vinca il Trofeo Tim, tra juventini e inter(cettatori)....

giovedì 5 agosto 2010

Juventus-Shamrock? Del Piero batte Diego 1-0!

Più che una partita di calcio é stata una gara di pallanuoto, almeno nel primo tempo, giocato sotto un acquazzone tremendo. A farne le spese é stato sopratutto Diego che pure si é mosso bene ma é stato panchinato dopo 45' da Del Neri a favore di Del Piero.

Alex sfrutta l'occasione alla grande e, grazie anche alla tregua data dal maltempo e agli avversari cotti a puntino, gioca dei buoni palloni, si rende più volte pericoloso e al 74' realizza un eurogol su punizione, gran botta dai 35 metri che s'insacca violenta sotto la traversa. Un gol che rischia di rovinare la stagione della Juve, perchè adesso diranno che Diego non serve, fa ombra al capitano, l'attacco va bene così e invece noi sappiamo che prodezze come queste rimarranno isolate, perchè il tempo passa inesorabilmente per tutti. Film già visto!

A Dublino Amauri show, 2-0 allo Shamrock Rovers!

Mi perdo il primo gol di Amauri e purtroppo il meraviglioso assist di Diego, ma vedo tutto il primo tempo e non mi sembra uno spettacolo esaltante.

Nella seconda frazione di gioco la Juve cresce, Amauri sale in cattedra prima con una fuga travolgente che prende il palo con Pepe che sembra Fantozzi e non riesce a ribattere a rete, poi su cross di Motta stacca imperiosamente di testa e sigla il 2-0 che mette in cassaforte la qualificazione.

martedì 27 luglio 2010

Varese e Provincia salutano la Juve!

Un matrimonio appena nato, ma che ha già dato tante soddisfazione e che potrebbe regalarne altre in futuro. È quello tra la Juventus e Varese, salutato questa sera con reciproca soddisfazione del Direttore Generale dell’Area Sport Beppe Marotta e dalle autorità cittadine e provinciali. Presenti tra gli altri, il Sindaco Attilio Fontana e il Vice Sindaco Giorgio De Wolf, gli Assessori provinciali Bruno Specchiarelli, Francesca Brianza e Carlo Baroni, il Presidente del Consiglio provinciale Luca Macchi, il Responsabile dell'Unione Province Lombarde, Dario Rigamonti.

Marotta, accompagnato da Giorgio Chiellini e Claudio Marchisio in rappresentanza della squadra, ha incontrato le autorità, esprimendo «un sentito ringraziamento
all’amministrazione comunale, provinciale e a tutti i varesini per l’ospitalità ricevuta».

Dopo aver portato il saluto del Presidente Agnelli impegnato a Roma a Palazzo Chigi per un incontro con gli altri Presidenti di Serie A, Marotta ha ancora sottolineato come il calcio abbia «una forte valenza sociale. Le presenze di tifosi allo stadio Franco Ossola così numerose e inaspettate, sono un momento di aggregazione importante e sono felice che la Juventus abbia potuto favorirlo. La settimana di lavoro a Varese – ha proseguito – è un viatico positivo per una stagione che deve vederci protagonisti. I giocatori devono essere mossi da un forte senso di appartenenza e da motivazioni importanti e ho potuto constatare che tutti sono animati da grande voglia di riscatto. Saluto quindi il connubio tra la Juventus e Varese, augurandomi che porti fortuna come nel passato con la Sampdoria e che in futuro si possa incrementare questo rapporto di collaborazione».

Una speranza condivisa dal sindaco di Varese, che ha fatto gli onori di casa, salutando Marotta e i giocatori e donando loro, insieme all'Assessore Bruno Specchiarelli in rappresentanza del Presidente della Provincia Dario Galli, una targa ricordo, il tutto allietato dal sorriso della splendida Valeria Ciardello!

Ecco la formazione anti Shamrock, fuori gli acciaccati Del Piero-Trezeguet!

L'ultimo allenamento a Varese ha decretato con due giorni d'anticipo la formazione che scenderà in campo a Dublino.


Gli undici prescelti sono Storari tra i pali, Motta-Bonucci-Chiellini-De Ceglie in difesa, a centrocampo la coppia Sissoko-Marchisio, sulle fasce Lanzafame e Pepe, Diego a supporto di Amauri.

Camoranesi e Giovinco segati e non convocati per scelta tecnica, Del Piero e Trezeguet, acciaccati, non saranno dunque titolari.

Lavori in corso in casa Juve, contatti per Krasic!

In Russia danno l'affare per fatto: alla fine di questa settimana potrebbe essere annunciato ufficialmente il passaggio alla Juventus del nuovo Nevdev, Milos Krasic, anche se Gianluca Di Marzio a Speciale Calciomercato su Sky Sport 1 qualche minuto prima di mezzanotte, ha spiegato che la notizia non risulta confermata.


Secondo il giornale sportivo russo Soviet Sport, i colloqui tra i due club sono in fase di completamento e il giocatore ha già concordato i termini del contratto con i bianconeri. Del resto, oggi Marotta nell'ultimo allenamento a Varese, sembrava molto impegnato...

La Juve verserebbe al Cska Mosca circa 16 milioni di euro, battendo così la concorrenza di Manchester City, Liverpool, Atletico Madrid e Fenerbahce. L'ala serba, che ha sempre messo i bianconeri in testa alla lista delle preferenze, dovrebbe saltare la prossima gara contro lo Spartak Mosca per chiudere il passaggio in Italia.

Finalmente il ritorno..in ritiro, Varese 2010 dopo Pavia (Salice Terme) 2005!

A cinque anni di distanza, faccio il mio ritorno nel ritiro juventino. Questa volta nella terra dove ho trascorso molte estati in gioventù, ma soprattutto dove ci sono le mie origini e i miei cari.

Il ritorno è un atto di fiducia soprattutto in Don Beppe, che oltre ad essere un varesino doc, é persona affabile, disponibile e sorridente, un vero signore anche fuori dal contesto calcistico. Sulla professionalità e competenza, mi sono già pronunciato, posso solo aggiungere che, a mio parere, è l'unico fuoriclasse della Juve.

In effetti, visti da vicino, sia pure in allenamento, non é che i giocatori mi impressionino più di tanto.

Dopo qualche esercizio fisico e una buona dose di predica del mister, gli undici prescelti per Dublino si schierano nella metà campo illuminata dal sole e attaccano la porta.


L'azione parte dalla difesa, Bonucci e Chiellini confermano una certa difficoltà nell'iniziare l'azione, la palla viaggia non sempre rapida e precisa, spesso é indirizzata a Diego (talvolta per il tramite di Motta-De Ceglie) che, spalle alla porta, la gira alla coppia Marchisio-Sissoko, che hanno il compito di cercare le ali per il cross ad Amauri e lo stesso Diego. Alcuni errori sotto porta sono clamorosi, anche se non é certo il caso di dare troppo peso.


Successivamente, grande attenzione agli schemi sui tiri da fermo, punizioni e calci d'angolo, con Diego protagonista e, tra gli altri, gran gol di Amauri in rovesciata e di Bonucci di tacco.


Non é che si veda molto e meno male che sono all'ombra, comunque si distinguono Camoranesi e Giovinco che corricchiano e palleggiano tra loro tra le ovazioni del pubblico (chissà poi perchè...), Iaquinta che corre da solo, Martinez che arriva alla fine, prima di Del Piero e Brazzo che escono dalla palestra e s'intravedono tra le grate!

sabato 24 luglio 2010

Diego dà...Pepe alla Juve, 2-1 al Lione (in dieci)

La Juve chiude la serie delle amichevoli in preparazione dei preliminari di Europa League con una vittoria importante per il morale, anche se facilitata dai sessanta e oltre minuti passati in superiorità numerica.

Partita dura, vera, giocata ad un ritmo intenso. Il Lione passa in vantaggio al 21' con Ederson su rigore. In precedenza l'arbitro Russo ne aveva negato uno netto alla Juve per fallo su Del Piero.

La gara si fa sempre più maschia, Cissokho viene espulso al 28' per un fallo di reazione su Martinez. L'arbitro Russo si fa perdonare e fischia un rigore generoso quando Amauri si lascia cadere al 38', Del Piero pareggia spiazzando il portiere.

Nella ripresa dentro Trezeguet e Diego, per Amauri e Del Piero. Pepe debutta al posto di Martinez e segna il gol che dà la vittoria alla Juve al 30' st, con un'azione travolgente sulla fascia, la triangolazione con Diego che scucchiaia magistralmente per il nazionale che con un tocco di giustezza di sinistro fredda il numero uno avversario.

Migliore in campio il 28, autore di alcuni spunti di alto livello, all'inizio con un'azione travolgente in cui supera tre avversari, poi con una bella punizione a foglia morta e infine sul 2-1 con una rabona di rara bellezza che libera in diagonale Pasquato purtroppo in fuorigioco.

domenica 18 luglio 2010

Diego e la Juve non brillano, ma super Storari salva lo 0-0 ad Amburgo e resta ancora imbattuto!

Contro un avversario di caratura nettamente superiore rispetto ai dilettanti trentini e ai ragazzi di Zenga, la Juve non brilla ma salva la pelle, grazie a super Storari.

Come già anticipato, Del Neri schiera Diego dietro all'unica punta Trezeguet, con il supporto di Lanzafame e Martinez sugli esterni. In mezzo Sissoko-Ekdal, mentre Ferrero (e non Alcibiade) completa la linea difensiva che vede Motta e De Ceglie sulle fasce e Legrottaglie al centro.

Pronti e via, Diego viene subito steso e capisco che non é giornata, visto che ci si mettono anche i fischi dei tifosi nei primi minuti (retaggio di quando era avversario temuto in Bundesliga).
Il primo tempo é Storari contro Guerrero: prima al minuto 8 lo ipnotizza e lo costringe a tirare sul palo, poi al 18' ne respinge un tiro insidioso, quindi al 23' ribatte alla grande una traiettoria velonosa e potente su punizione ed infine al 30', su un fuorigioco sbagliato, si salva su un tiro ravvicinato a botta sicura (sulla respinta Petric si mangia un gol fatto).
Anche la Juve si fa comunque pericolosa, con Trezeguet - che cicca un assist invitante di Martinez al 19' e colpisce di testa al 40' su cross di de Ceglie - e Diego nel mezzo, che al 36' si procura una punizione dal limite e poi scheggia la traversa.

Nella ripresa Amauri e Del Piero rilevano la coppia Trezeguet-Diego ma non incidono, Pasquato sulla destra é vivace, mentre sulla sinistra De Ceglie (spostato in avanti con l'entrata di Grosso) si limita ad un lavoro di copertura. Marrone rileva Ekdal, poi sul finale Grygera entra al posto di Motta e Buchel di Sissoko, che sembra un altro centrocampista, finalmente solido e consistente, anzichè farfallone e falloso.

Petric diventa il pericolo numero uno ma Storari al 50' dice no, Lanzafame fa fuori Ze Roberto, i ritmi scemano, Berg é pericoloso al 24' e soprattutto al 35' quando centra il palo a Storari battutto, la Juve sbanda ma non crolla e porta a caso una prestazione incoraggiante.

sabato 17 luglio 2010

Diego tra show in allenamento e indiscrezioni sul suo futuro

Nell'ultima giornata di ritiro a Pinzolo, Diego si mette ancora una volta in grande evidenza, non solo sul campo di gioco.

Prima, nella partitella giocata su metà campo, segna una doppietta e conduce alla vittoria per 2-1 i bianchi sui rossi (gol di Pasquato).

Poi si toglie dal mercato dichiarando convinto "Voglio restare alla Juve".
"Se sono qui è perché anche la società ha lo stesso mio pensiero - dice a Sky Sport 24 - Prima di andare in vacanza ho parlato con Marotta e con mister Delneri ed è stato tutto chiaro. Le notizie di mercato ogni tanto mi disturbano, quando si scrivono cose non vere. Io ho scelto la Juve e lei ha scelto me. E' tra i club più forti e sono felicissimo di essere qui e spero possiamo fare in questa stagione meglio dell'anno scorso".

Sulla prospettiva della concorrenza con Del Piero nel ruolo di seconda punta, afferma: "Continuo a dire la stessa cosa, anche perché chiunque gioca, la Juve è comunque forte. Il mio rispetto per Del Piero continua ad essere grandissimo perché è un grandissimo giocatore, una grandissima persona, però io sono qui per giocare, vado a lavorare tutti i giorni per trovare il mio spazio nella squadra e spero di conquistarmelo". Bravo 28, continua così!

Nel 5-0 a Zenga, Tre-zeguet non sbaglia, Diego invece sì!

Devo aspettare l'inizio del secondo tempo, per gustarmi finalmente la versione 2010-2011 del mio campione preferito.

Nei primi 45' minuti di gioco, mi sembre che nulla sia cambiato rispetto alla stagione scorsa. I primi dieci minuti sono da brivido, con la difesa che sembra il solito colabrodo e viene infilzata a piacimento dal n. 10 dell'Al Nassr guidata da Zenga, grazie alla compiacenza di un Grosso bidone.

Poi, la squadra si compatta, cresce Sissoko in mezzo al campo, ma Martinez e Lanzafame latitano sulle fasce, Amauri e Del Piero sono sempre i lenti a contatto, anche se il capitano ci prova tre volte su punizione e sbaglia un paio di occasioni, prima di servire dalla bandierina, a tempo ormai scaduto, il parruccone per l'inzuccata vincente.

Ecco allora che entra in scena il 28, subito un numero di alta scuola in area, giravolta su sè stesso e l'avversario lo mette giù per il più classico dei rigori. Tremo all'idea che possa tirarlo e sbagliarlo, sembra deciso nell'andare sul dischetto, vuoi vedere che é proprio il suo anno? Rincorsa e... parata del portiere, momenti mi viene un infarto.

Ma il campione non si disunisce e, dopo il 2-0 di Trezeguet, ecco la finta e il tiro che parato favorisce il 3-0 di Pasquato, poi una piroetta fantastica che smarca ancora il cannoniere franco-argentino che poi sigla il definitivo 5-0 con uno stacco imperioso.

Dei nuovi, mi é piaciuto molto Motta entrato al posto di Grygera, più di Martinez e Lanzafame, sicuro Storari, vivace Pasquato, buono Ekdal, sorprendente il giovanissimo Buchel, ottimo Bonucci...già in panchina!

domenica 11 luglio 2010

Ma che bello vedere Sneijder perdere il Mondiale. Grazie Don Andres!

Roba da matti, quel brocco di Sneijder rischiava di vincere tre trofei in Italia, la Coppa del Mondo e, udite udite, il Pallone d'Oro per l'occasione unificato con il Fifa Word Player, un signor nessuno che segna anche quando tira...tre metri sopra il cielo!

Meno male che Don Andres ha sistemato le cose anche se..non poteva pensarci in semifinale di Champions con il Barca? Ma ti pare che ci fosse? Era ovviamente infortunato, per la gioia di quelle m.

Che bello vedere Diego stendere la volenterosa Rappresentativa Trentina!

La Juve vince bene la prima amichevole della stagione, 6-0 ai volenterosi trentini, con gol di Diego, Pasquato, doppietta di Trezeguet e nella ripresa Grosso e Grygera, prima che un acquazzone metta fine alla partita prima del tempo.

Del Neri schiera il classico 4-4-2 con Storari in porta, difesa a quattro con Motta, Legrottaglie, Alcibiade e De Ceglie, centrocampo con Lanzafame, Ekdal, Marrone e Pasquato, in attacco Trezeguet e Diego.

Dopo il primo gol in assoluto della stagione nella prima partitella d'allenamento, il mio 28, tra i più vivaci, mette a segno anche la rete dell'amichevole d'esordio (non c'é due senza il tre, speriamo anche nel primo gol del campionato), con un sinistro di chirurgica precisione al 16’ su imbeccata di Pasquato e si rende pericoloso nel corso della prima frazione di gioco con un paio di conclusioni (9’ e 32’), due punizioni (3’ e 27’) e con un colpo di testa nel finale.

Il 2-0 é merito di Pasquato che al 19' s'invola su lungo lancio di Marrone e, da posizione defilata, uccella il portiere con un pallonetto di rara bellezza.

A questo punto sale in cattedra Trezeguet, che mette a segno una doppietta di testa, deviando in rete prima un assist di Lanzafame (29’), poi un cross di De Ceglie (36’) con l'aiuto del palo.

Nella ripresa Del Neri inserisce Grygera, Ferrero, Grosso, Buchel, Boniperti e Amauri, mentre la Rappresentativa Dilettanti Trentino cambia dieci undicesimi di squadra.
Il quinto gol della Juventus arriva al 3’ ed è firmato da Grosso, che sorprende il portiere sul suo palo con una bella traiettoria bassa.
Al 17’ Del Neri rimanda in campo Pasquato e Diego ed è proprio il genietto brasiliano a propiziare il 6-0 con un cross per la testa di Grygera che insacca di nuca dal limite dell'area, l'ultima emozione prima del fischio finale dell’arbitro con dieci minuti di anticipo, a causa di un violento acquazzone.

giovedì 8 luglio 2010

Diego scatenato, Del Neri taumaturgo?

28 anche oggi scatenato nella partitella d'allenamento a Pinzolo: doppietta (importante soprattutto il gol su punizione, dopo un'eternità) e assist.

Vuoi vedere che Del Neri ha poteri taumaturgici? Quando l'uomo d'Aquileia era stato nominato, in effetti un pazzo pensierino sulla collocazione alla Cassano e per di più con il vantaggio di ali vere sulle fasce, l'avevo pure partorito, anche se avevo osato confidarlo solo al mio papi.

E il sosia di un mio collega milanista, conferma "Diego alla Cassano? Non mi pare abbia mai fatto il difensore, non può avere dimenticato quello che sa fare. Grande giocatore con un grande temperamento, deve cambiare il passo, ha però una grande chance, lui come tutti noi».

A questo punto non solo ci credo, ma addirittura ci spero!

lunedì 5 luglio 2010

Del Neri punta su Diego? Petizione per entrambi!!!

Se ho sbagliato giudizio su Del Neri, sarò felice di recitare il mea culpa.
Magari non sarà un grande allenatore (che gioia, se sarò smentito dai fatti) ma non sono in discussione l'onestà e la serietà dell'uomo, che non mi sembra disponibile ed incline a giudizi affrettati e gratuiti.

Ebbene le prime parole del nuovo mister su Diego mi hanno mandato in sollucchero, quando ha rivelato nella conferenza stampa d'esordio di puntare sul 28: “Come può giocare Diego se resta? O con un 4-4-2 come rifinitore dietro l’unica punta o come centrocampista”.

La risposta di Diego? E' suo il primo gol della stagione: un diagonale destro che ha aperto le marcature nella partitella durante l'allenamento mattutino. Il brasiliano ha fatto coppia in attacco con Amauri, autore di una doppietta, nella squadra con le pettorine rosse che si è imposta per 4-1, grazia anche alla rete di Ekdal. Di Trezeguet, che ha giocato in tandem con Del Piero, il gol dei bianchi.

L'entusiasmo dunque ritorna (basta poco, purtroppo) e mi spinge a lanciare una doppia petizione: Mister Del Neri fallo restare, Diego resta con noi e facci sognare!

sabato 3 luglio 2010

Il destino del mio Diego? Attesa e rispetto per le decisioni di Don Beppe!

Dal mio ultimo pezzo cattivello, è passato un po’ di tempo, vediamo di riassumere le principali novità:

1) Nazionale: Lippi ha completo il suo disastro capolavoro, iniziato con la devastante impostazione della Juve più brutta di sempre (peggio di quella targata Maifredi) e terminato con una squadra di vecchi e malati;
2) Il Brasile è uscito ai quarti di finale del Mondiale contro l’Olanda, grande gioia per l’eliminazione dei fenomeni interisti, di Dunga che da allenatore è addirittura peggio che da giocatore e di Felipe Melo, insopportabile per quanto è lento, goffo e falloso; restano in gara l’Uruguay, Germania o Argentina e sicuramente la Spagna;
3) Campagna acquisti Juve: buona. Nessun fuoco artificiale, ovviamente, ma tanta tanta saggezza, Marotta sa quel che fa e lo fa decisamente bene; da medico esperto, ha ordinato dosi da cavallo per difesa - Motta e Bonucci (il miglior pezzo sul mercato disponibile) – e fasce (Martinez, Pepe e Lanzafame), spendendo poco e quel poco a rate, cercando di vendere pezzi da novanta (nel senso degli anni che dimostrano) come Tiago, Camoranesi e Trezeguet.
4) Resta la questione a me più cara: DIEGO. IO CI CREDO ANCORA, MA MI RIMETTO ALLE DECISIONI DI DON BEPPE.

domenica 30 maggio 2010

Marotta - Del Neri, tandem con una sola sella buona!

Dopo una pausa rigeneratrice, che non mi ha tolto il disgusto per la causa bianconera ma almeno mi ha un poco rintemprato, torno a scrivere qualche considerazione sulle novità juventine.

Cacciato finalmente Alessio Secco, tornato alla Presidenza un Agnelli, con Blanc ridimensionato e pronto (si spera) per il Comitato organizzatore degli Europei di Francia 2016, le novità più importanti si chiamano Marotta e Del Neri.

Marotta mi sembra davvero una prima scelta, competenza, professionalità e saggezza calcistica non gli difettano; qualche dubbio invece per Del Neri, l'ennesimo personaggio che anzichè scatenare gli entusiasmi é fatto apposto per deprimerli.

Dopo il Chievo dei miracoli, a Oporto e Romo é stato un fallimento, certo a Bergamo e a Genova ha fatto bene, ma i risultati, specie quelli positivi, vanno pur sempre presi "cum grano salis". Con l'Atalanta si é salvato alla grande, lo concedo, ma finisce lì, mentre l'accesso ai preliminari di Champions League va interpretato: missione compiuta per due punti sul Palermo, quei due punti che non meritava contro la Juve, vittoria con un tiro in porta da 40 metri di Cassano a nonno Chimenti, in una gara dominata da noi poveretti, senza dimenticare che ad un certo punto, dopo l'accantonamento del gioiello di Bari vecchia, stava per essere bellamente cacciato.
Speriamo in Marotta...

sabato 15 maggio 2010

Al Milan il derby degli onesti!

Fine della trasmissione

domenica 9 maggio 2010

Juve-Parma 2-3, la vergogna sta per finire

E' iniziato finalmente il countdown per l'unico momento bello di una stagione disgraziata, l'ultima partita! Domenica prossima l'agonia sarà terminata e chiuderemo baracca e burattini. Persino il Parma ci batte, tre gol con tre tiri in porta sono l'ennesima prodezza di una squadra finita.

domenica 2 maggio 2010

Catania -Juve 1-1, finita, giù dalle brande!

Finalmente ogni vana speranza é definitivamente tramontata, non c'é più nulla da fare, il disastro é tremendamene reale.

Peggior attore protagonista é stato ancora l'ultimo arrivato, Zac, che sbaglia come al solito formazione, non schierando l'unico che nelle ultime settimane dava qualche segno di vita, Candreva, soprattutto dopo il pareggio super meritato del 9' della ripresa.

Tante occasioni da rete nel primo tempo, Iaquinta al 6' con un tiro che sfiora l'incrocio, Del Piero che spreca due palle gol incredibili, Diego che tenta la rovesciata, ma l'errore esecrabile del tandem Buffon-Cannavaro regala a Silvestre la palla del vantaggio siculo.

Poi nel secondo tempo, dopo il pareggio di Marchisio, il nulla, come si fa a tenere Diego sulla fascia destra, il doppio mediano Poulsen-Melo (pazzesca la mano in faccia del brasiliano ad Alvarez e la successiva entrata assassina su Ledesma, 13 ammonizione in maglia juventina) e il palo Amauri?
Si fa, se sei un ex allenatore. Che addirittura si permette il lusso, nel post-gara, di raccomandare per la prossima stagione i suoi (molto) presunti fenomeni. Ma dai!!!

lunedì 26 aprile 2010

Juve-Bari 3-0, quando ormai non serve più!

Terza vittoria consecutiva in casa per la Juve, decisamente la più convincente della (mini) serie ma anche la più inutile, dopo i successi del Palermo sul Milan che ormai ha chiuso i battenti e (soprattutto) della Sampdoria sulla Roma, che mi causa l'ennesima profonda delusione, consegnando di fatto lo scudetto agli inter-cettatori.

Magra consolazione pensare a quel presunto genio di Ranieri che ancora una volta é bravo fino ad un certo punto, ma poi ti accorgi che gli manca sempre qualcosa. Certo, al confronto con Zac, che ancora una volta schiera l'inguardabile Amauri e l'ormai impresentabile Camoranesi nel primo tempo, rimane pur sempre un fenomeno, ma resto convinto che il convento passi di meglio.
Sempre ricordando che l'allenatore conta il 20 per cento al massimo, i giocatori incidono al 30 per cento e il 50 per cento dipende dagli arbitri.

Nessuno osi scandalizzarsi per tale affermazione, me l'ha insegnata il Maestro, oggi ormai purtroppo dimenticato, il sommo Aldo Giordani. Andate a leggervi i meravigliosi e fantasiosi pallini di un Superbasket d'antan, che almeno per chi scrive non sono rimasti vana lezione.

Pensate solo alla designazione di Damato che, dopo aver deciso Inter-Juventus di una settimana fa con l'espulsione di Sissoko, dopo nove giorni é spedito a fare il killer della Roma. O l'arbitro portoghese di Inter-Barcellona, che omaggio il connazionale Mourinho dei gol numero 2 e 3, palesemente irregolari.

In ogni caso, con gli innominabili avviati alla tripletta, le consolazioni sono del tutto inesistenti e neppure la doppietta di Iaquinta e il rigore di Del Piero, la buona prova di Diego, l'ottima di Candreva, le parate di Gigi (una su tentativo di autogol dell'insopportabile Zebina) possono lenire la delusione totale, specie se di fronte hai un Bari demotivato che corre la metà della metà rispetto al girone d'andata e se il traguardo massimo é il sesto posto che vuol dire, purtroppo, Europa League.
L'ideale sarebbe finire ottavi per evitare la pseudo Coppa Uefa e concentrarsi sul campionato ma, visti Genoa e Fiorentina in disarmo, rischiamo di finire settimi e allora cerchiamo di arrivare prima del Napoli così almeno da scansare il turno di qualificazione.

venerdì 16 aprile 2010

Inter-Juventus 2-0

La delusione finale.

mercoledì 7 aprile 2010

Moggi dopo le ultime inter-cettazioni: vedrete martedì...

L'unica nota positiva del sabato infausto di Udinese-Juventus é l'inizio della pubblicazione delle inter-cettazioni che quasi cinque anni fa, non si sa se per imperizia o per diabolico disegno, non furono valutate inter-essanti e che la difesa di Moggi ha meritoriamente recuperato.

In particolare sono due le speranze a cui aggrapparci: il fatto che ogni giorno ne esca una (prima il clima di cordialità Bergamo-Moratti e poi gli inter-essi sugli arbitri nella telefonata Facchetti-De Santis) e la battuta di questa sera di Moggi su Settegold "Vedrete martedì" (13 aprile, giorno dell'udienza del processo di Napoli).

A parte i giornalisti di Sky (ma anche Paolo Rossi) che, bontà loro, dichiarano di non appassionarsi più di tanto a questa vicenda (che invece, guarda caso, appassiona molto gli juventini, i siti internet, i giornali - Corsera compreso - le televisioni, non solo private, basti vedere Raitre), la questione é molto grave.

Ora infatti c'è la prova provata, benchè chi ha un po' di sale in zucca lo sapesse già, che anche i cosiddetti onesti facevano le stesse cose dei cosiddetti disonesti.

Del resto, persino John Elkann inter-viene bacchettando (giustamente) il vergognoso commento di Sconcerti sul Corsera di ieri che travisava la realtà e addirittura Blanc e company fanno un comunicato stampa che per una volta condivido appieno (parità di trattamento per tutti).

Le dichiarazione di Pardolesi (uno dei tre componenti della commissione Uefa che diede il via libera alla riassegnazione dello scudetto 2006 dopo la revoca alla Juventus) "Se ci fossero elementi nuovi, evidentemente il procedimento andrebbe reistruito", di Sandulli (il giudice che emise la sentenza d'appello) "Mai sentite quelle telefonate: altrimenti avremmo inquisito anche l’Inter e altri club" e l'apertura di un fascicolo da parte del procuratore federale Palazzi fanno ben sperare. L'obiettivo: togliere all'Inter lo scudetto 2006 ma soprattutto quell'aureola d'innocenza che stona davvero più di ogni altra considerazione.

sabato 3 aprile 2010

Dopo la batosta (3-0) di Udine, Blanc, Secco e Zaccheroni: vergognatevi e dimettetevi!

Se avete un briciolo di dignità, dopo lo scempio di Udine (3-0 senza mai giocare, Sanchez, Pepe e Di Natale ci hanno ridicolizzato), non vi resta che una sola mossa: fate la valigia e sparite dal pianeta Juventus.

Dubito che qualcuno vi manderà a casa - sarebbe il minimo ma il timone é molle - e allora abbiate un sussulto di dignità.

Certo siete ben assortiti, una coppia di dirigenti così non poteva che trovare un allenatore così, ma basta, a tutto c'è un limite, la pazienza é colma, liberateci da questo strazio. Solo in questo modo, la Pasqua sarà davvero di Resurrezione.

N.B. Dove é andato Secco negli ultimi minuti della partita, visto che non era più seduto accanto a Bettega?

domenica 28 marzo 2010

Felipe Melo anticipa la Resurrezione di una settimana: gol decisivo nel 2-1 all'Atalanta e scuse accettate!

Nel giorno più difficile della sua gloriosa storia, quando la vergogna ha superato ormai ogni tollerabile decenza e il baratro é stato ampiamente sfiorato, la Juve trova una giornata finalmente di sole, in tutti i sensi, e in anticipo di una settimana, arriva la Resurrezione, protagonista il più discusso giocatore della stagione, il presunto fenomeno Felipe Melo.

E dire che i segnali erano tutti, ancora una volta, negativi, la protesta dilagante, il silenzio della curva, lo schiaffo mollato sul coppino di Zebina prima di salire sul pullman, le uova e i cristalli infranti, un primo tempo desolante, al di là della perla del leggendario capitano al 30', una punizione di mirabile bellezza e di mortifera precisione, che s'infila là dove la mamma tiene la marmellata e dove il neppur bravo Consigli può arrivare, nonostante un tuffo degno del miglior Klaus Di Biasi.
Ma complice l'ennesima disattenzione difensiva (anche se derivante da un fallo inesistente di Sissoko a metà campo), Amoruso sorprende al 45' l'allegra retroguardia juventina e infila Manninger in uscita disperata, che questa volta, a differenza delle precedenti su Tiribocchi e sulle sberle di Valdes e Padoin, non può nulla.

Gioco poco, trame inesistenti, l'insostenibile lentezza dell'essere che la fa - more solito - da padrona, la Juve sembra prigioniera del suo cronico malessere. Ma si sa, quando tutto sembra ormai perduto, anche il disperato trova la forza per reagire alle avversità.
L'ingresso di Amauri, al posto di uno spento Trezeguet al 26', dà la linfa decisiva.
Eccolo tentare una giravolta in rete appena entrato, poi scivolare sulla sponda di Marchisio conseguente al bel cross di Giovinco che, entrato al 36' del primo tempo al posto dell'infortunato Diego, comincia a farsi più consistente, lascia partire una sventola che finisce larga sulla sinistra di Consigli.
Melo, entrato al 13' al posto di Candreva per rinforzare il centrocampo messo a soqquadro da uno scatenato Valdez, é ancora falloso (rischia il rigore al 22' su Ferreira Pinto) ma cresce alla distanza e, dopo una pericolosa discesa di Zebina, con un'imperiosa incornata sfrutta il bel cross di Del Piero e centra il bersaglio al 36'. Ma il meglio deve ancora avvenire, con le mani giunte a mo' di scusa per i tifosi. Non ci avrà riconquistato, ma almeno ci sta provando!

martedì 23 marzo 2010

Altro che Mancio e Magath, Arsene Wenger é il mago per la Juve!

E se le voci incontrollate di improponibili condottieri al comando dell'Armata Brancaleone juventina nascondessero, per una volta, una manovra sensata di mercato?

Il monito erà gia apparso su queste colonne: "Niente minestra riscaldata (Lippi) nè palla avvelenata (Mancio)", ma un grande nome come Arsene Wengere.

Poi si era passati allegramente e follemente da Hiddink a Benitez per finire a Zac, poi Prandelli, ancora a Mancio e adesso Magath: tutte soluzioni assurde e da respingere con fermezza.

Per una volta voglio dar credito al lavoro della dirigenza, che deve assolutamente riscattarsi. E allora, essendo nota la stima e l'amicizia che lega Bettega a Wenger, il fatto che sia francese come Blanc, perché non sperare in un colpo vero ed autentico? Del resto, l'Arsenal é la squadra che gioca il miglior calcio, é la dimostrazione che si possono fare le nozze con i fichi secchi, che i campioni si vanno a cercare giovani e affamati, con pochi soldi a disposizione.
Sono convinto che i Gunners saranno la sorpresa di questa Champions e allora il mago francese potrebbe considerare chiusa l'esaltante esperienza londinese per affrontare una nuova sfida, tanto più che anche il suo profeta, Fabregas, sembra destinato ad altri lidi (senza escludere la pista bianconera, anche visto il discorso aperto su Melo).

Dunque, perché non crederci? Del resto, con un simile personaggio, anche Blanc potrebbe prendersi la sua rivincita...

domenica 21 marzo 2010

Zucchina Chimenti firma l'ennesima (ma immeritata) resa contro la Sampdoria.

Juve bella ma sfigata a Marassi, punita da un giocatore, Cassano, che trova il posto da titolare dopo due mesi, con la complicità del suo terzo portiere Chimenti: questa in sintesi la gara.

Parte forte la Juve, corta e aggressiva, pericolosa con i tiri di Del Piero che si gira bene e di Diego dopo la sponda di Iaquinta; sul corner, Legrottaglie la prende di testa ma non con la fronte.
Del Piero si muove su tutto il fronte dell'attacco, si batte e si sbatte, é vivace ma spesso impreciso, in difesa Cannavaro prima sbaglia, ma Cassano non ne approfitta, poi si distingue per una serie di salvataggi, specie sulle azioni di Poli e di Pazzini.
Diego inventa per Del Piero ma il numero 10 é in ritardo, poi tre opportunità per Iaquinta, prima ben servito da Poulsen, poi anticipato da Storari su cross di Marchisio ed infine in ritardo sul servizio di Sissoko.
Marchisio é ovunque, spinge e fa faville sulla fascia destra, in difesa salva sulla linea di porta sul colpo di testa di Cassano e in attacco sferra un destro deviato come il successivo sinistro di Del Piero. L'ultima emozione arriva da un grave errore di Cannavaro ma Cassano risparmia Chimenti.

Il secondo tempo inizia sulla falsariga del primo, miglior fraseggio della Juve e Sampdoria più ficcante, ma Cannavaro guida bene la difesa; al 12' bel tiro alla Del Piero del capitano, che si ripete su assistenza di Diego e poi ancora di testa; dall'altra parte Pazzini strozza un tiro pericoloso e Gastaldello si fa vedere in mischia di testa.

Al 28' (un numero un po' inquietante a questo punto) e in tre minuti arriva il patatrac. Legrottaglie viene ammonito e, diffidato, salterà Napoli, Zac mette Candreva al posto di Marchisio anzichè dello spento Diego e Cassano da quaranta metri spara in porta, trovando l'ex portiere "Zucchina" Chimenti impreparato.
La Juve si getta orgogliosa all'attacco ma é la Doria ad andare vicina al raddoppio con Mannini e Testardi, Chimenti salva bene ma il distastro l'aveva già compiuto.

sabato 20 marzo 2010

Tifosi della Juve, unitevi all'appello per la rifondazione juventina!

Juventini di tutto il mondo, unitevi, e sottoscrivete il seguente appello al Vicepresidente Fiat e azionista di maggioranza della società:

1) A casa Monsieur Blanc, responsabile numero uno del disastro Juve: se la squadra va male, il primo a dover fare le valigie è il Presidente-Amministratore Delegato-Direttore Generale, a prescindere da ogni considerazione, senza dimenticare i 39 giorni di inazione dopo la sconfitta in casa con il Catania, per poi prendere Zaccheroni;

2) Mai più Alessio Secco: l'incapacità come uomo mercato é ormai acclarata, dopo Andrade, Almiron e Tiago, riesce nell'impresa del secolo di superarsi, con Cannavaro, Felipe Melo (per 25 milioni) e Grosso;

3) Foglio di via, per palese inadeguatezza, a Grygera, Zebina, Cannavaro e Grosso in difesa, Poulsen e Melo a centrocampo;

4) Un signor preparatore atletico e un nuovo luogo di allenamento;

4) Un Direttore Generale che sappia di calcio;

5) Un grande allenatore, niente Prandelli o mezze figure, il sogno é Wenger;

6) Rinuncia a malincuore a Camoranesi e Trezeguet, sono stati splendidi giocatori, ma urge il rinnovamento;

7) Acquisto finalmente di una seconda punta di classe mondiale, rapido e guizzante, che sappia saltare l'uomo e dia imprevedibilità alla squadra, basta sacrifici sull'altare di Del Piero;

8) Nuova difesa con due terzini forti sulle fasce (Caceres e De Ceglie possono fare le riserve), un centrale titolare e uno che possa sostituirlo;

9) Un regista che detti i tempi della squadra;

10)Concediamo la prova d'appello a Diego e speriamo in bene!

Rifondazione juventina: appello a John Elkann!

Juventini di tutto il mondo, unitevi, e sottoscrivete il seguente appello al Vicepresidente Fiat e azionista di maggioranza della società:

1) A casa Monsieur Blanc, responsabile numero uno del disastro Juve: se la squadra va male, il primo a dover fare le valigie è il Presidente-Amministratore Delegato-Direttore Generale, a prescindere da ogni considerazione, senza dimenticare i 39 giorni di inazione dopo la sconfitta in casa con il Catania, per poi prendere Zaccheroni;

2) Mai più Alessio Secco: l'incapacità come uomo mercato é ormai acclarata, dopo Andrade, Almiron e Tiago, riesce nell'impresa del secolo di superarsi, con Cannavaro, Felipe Melo (per 25 milioni) e Grosso;

3) Foglio di via, per palese inadeguatezza, a Grygera, Zebina, Cannavaro e Grosso in difesa, Poulsen e Melo a centrocampo;

4) Un signor preparatore atletico e un nuovo luogo di allenamento;

4) Un Direttore Generale che sappia di calcio;

5) Un grande allenatore, niente Prandelli o mezze figure, il sogno é Wenger;

6) Rinuncia a malincuore a Camoranesi e Trezeguet, sono stati splendidi giocatori, ma urge il rinnovamento;

7) Acquisto finalmente di una seconda punta di classe mondiale, rapido e guizzante, che sappia saltare l'uomo e dia imprevedibilità alla squadra, basta sacrifici sull'altare di Del Piero;

8) Nuova difesa con due terzini forti sulle fasce (Caceres e De Ceglie possono fare le riserve), un centrale titolare e uno che possa sostituirlo;

9) Un regista che detti i tempi della squadra;

10)Concediamo la prova d'appello a Diego e speriamo in bene!

L’umiliazione è servita: vergogna e disperazione dopo il 4-1 del Fulham

Perdere così fa veramente male, l’unica consolazione è che la sofferenza di questa disastrosa stagione sta per finire, anche se dietro l’angolo fa capolino la mancata qualificazione alla Champions e il fallimento totale.
L’illusione dura solo 120 secondi, il tempo che impiega Trezeguet per scaraventare in rete, di sinistro, una palla difesa caparbiamente da Diego a centro area.
Con il passare dei minuti, diventa chiaro a tutti che la coppia centrale formata da Zebina e Cannavaro non può resistere agli urti, il capitano della nazionale (ormai può giocare titolare solo lì) si fa travolgere da Zamora che sigla il pareggio, poi dopo alcuni tentativi a vuoto di cinturare in area gli avversari, riesce nell’impresa di atterrare Davies lanciato a rete e lascia al 27’ in dieci i compagni.
Qui Zaccheroni fa la frittata e per inserire Grygera toglie Candreva, l’unico capace di tener palla, anziché il solito inconcludente Camoranesi.
E’ l’inizio della fine perché Chimenti ferma la successiva punizione pericolosa dello scatenato Zamora, ma non può nulla sulla deviazione - su cross dell'indisturbato Davies - ravvicinata di Gera al 37' e neppure sul rigore dell'ungherese al 1’ (sic) della ripresa, dopo il fallo di mano di Diego (tu quoque).
Zac ricorre allora alla difesa a tre, inserendo De Ceglie per Camoranesi, la squadra in effetti sale un po’ anche perché il Fulham prende fiato. Si pensa allora ai supplementari ma lo strazio ha termine prima, a otto minuti dalla fine, quando il neo entrato Dempsey inventa un pallonetto da cineteca e fredda da fuori area l’incolpevole Chimenti.
Il tempo per rimediare non c’è, ma per altre figuracce sì, Del Piero (riferisce Piccinini) protesta con l’allenatore prima di entrare, Zebina scalcia Duff e si fa espellere, non contento mostra il dito medio ai tifosi che, stranamente, si accaniscono anche su Felipe Melo, anziché applaudirlo a scena aperta per le splendide giocate a favore degli avversari.