domenica 24 ottobre 2010

Contro Salisburgo e Bologna due pareggi vergognosi, Del Neri indecente

Che Del Neri non fosse adatto a guidare una grande squadra lo si sapeva già, che la Juve non fosse una grande squadra lo si poteva immaginare, ma che la Pantera Rosa juventina sbagliasse tutto quello che si può sbagliare in due sole partite forse era impresa difficile anche per uno come lui.

Ricapitoliamo. Giovedì in Europa League contro il Salisburgo, mette in campo una formazione completamente sbagliata, fa poco turnover, tiene in panca Motta e così perde per infortunio Grygera, non schiera Legrottaglie (che si merita di giocare almeno in coppa e può far rifiatare degnamente i due centrali), ma soprattutto Krasic (delitto di lesa maestà) che infatti lo salva ad inizio di secondo tempo, anche se solo a metà (quando si divora il gol del vantaggio dopo una travolgente azione solitaria).

Risultato dunque striminzito e squadra stanca che non si regge in piedi al Dall'Ara contro il Bologna. Ma qui l'ineffabile Del Neri compie il capolavoro, perchè in attacco Amauri gioca la terza partita di fila in sette giorni. Oltre a non beccar palla (e sprecare un bel cross di Motta), il parruccone s'infortuna dopo soli 20 minuti (niente Milan, i primi riscontri parlano di distorsione con interessamento al tendine) e lascia il posto a Iaquinta. Che succede a questo punto? Dopo la ciccata a colpo sicuro di Quagliarella che vanifica una prodezza di Krasic che scippa il pallone a Britos, la Furia serba si lascia cadere in area da solo e l'arbitro fischia il rigore. Tra tutti i brocchi che potevano tirarlo, si presenta sul dischetto naturalmente il re degli infortunati, che per colmo di sfiga proprio oggi si dichiara guarito. Tiro ridicolo e Viviano para.

Nel secondo tempo, dopo dieci minuti di calcio mediocre, Del Neri sale in cattedra con scelte deprimenti: prima l'ingresso di Del Piero per Krasic (sic), con il capitano dietro la coppia dei disastri Iaquinta-Quagliarella in un 4-3-1-2 con a centrocampo da destra Marchisio-Melo-Aquilani, poi Martinez al posto del napoletano e il ritorno al 4-4-2 con Marchisio (doppio sic) e l'uruguagio sulle fasce, che si procura l'unica pseudo-occasione, con un tiro strozzato dopo una bella serpentina.

Finisce così con un imbarazzante 0-0. Se penso che abbiamo comprato Quagliarella (per tacere di Martinez e soci) per sacrificare Diego, mi viene davvero da piangere.
Con l'attacco più scarso dell'intero campionato, faremo pena anche quest'anno.

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