mercoledì 30 settembre 2009

Dopo la mortadella, il wurstel. Speriamo di digerire!

Se l’antipasto a base di..bologna è rimasto indigesto, non ci resta che sperare nel secondo (impegno di Champions, dopo il Bordeaux!), che peraltro si preannuncia non certo leggero, essendo a Monaco di Baviera.

Contro i verdi di Papadopulo, sono emersi tutti i limiti dell’anno scorso, una difesa ballerina che non tiene il risultato, un centrocampo statico e incapace di gestire il possesso palla, un attacco asfittico che produce solo un golletto. Certo, su tutto e tutti pesa la stanchezza e il calendario con impegni ravvicinati, specie dopo la notte di Genova (a proposito, tutte le squadre che giocano alla morte contro di noi, la gara dopo la perdono!!).

Questa notte bisogna dunque aggrapparsi al Buffon versione Livorno, a cuor di leone Iaquinta, al cecchino Trezeguet e all’unico che può fare la differenza, certo che è Lui, il 28. Forse inizierà dalla panca, ma se ci fosse una punizione nel finale…

giovedì 24 settembre 2009

Saccani e soci eseguono...e Collina gode!

Non credo che tra i dieci milioni di juventini ci sia qualcuno così stupido e ottuso che non l'abbia già capito, ma a scanso di equivoci lo dirò senza tanti giri di parole: ANCHE QUEST'ANNO NON CI FARANNO VINCERE UN LAZZO!
Con una discesa in campo tanto fragorosa che...neanche Silvio nel '94, i nostri furbetti del quartierino ricordano a tutti la 'dura lex sed lex' di latina memoria e lanciano uno squillo di tromba assordante: lasciate ogni speranza Voi che giocate.
Il fallo di Eto'o diventa pressing a Cagliari domenica pomeriggio, la zampata di Milito ieri é un fulmine a ciel sereno, la zuccata di Iaquinta un filo eccessiva, scherziamo, questi son pericolosi, van fermati, dove credono d'andare...Poi, come dessert, c'e' Trezeguet quasi in linea ma qui gli orbi riacquistano le diottrie perdute e ci vedono, sì ci vedono, MIRACOLO!!!
Che senso ha parlare di una Signora davvero in palla, tosta al di là delle lacune (Vero Grosso o Legrottaglie?) con Melo barriera umana, Marchisio infaticabile incursore, Iaquinta caterpillar inarrestabile anche se un po' sprecone, Camoranesi pugile ballerino, Trezeguet di nuovo cecchino e pensare che mancavano Cannavaro, Sissooko, Del Piero e Diego luce dei nostri occhi.
Purtroppo in campo c'é il sosia di Amauri - chissà che fine ha fatto il nostro amato parruccone - ma soprattutto Loro, gli ineffabili, ineguagliabili esecutori materiali del vero e autentico OBBEDISCO!
Un consiglio: fate come me, risparmiate i soldi del satellite, fate a meno di Gianni Caressa e Pinotto Bergomi, guardatela a casa di qualcuno (per me é la seconda a casa del papi ed é secondo pareggio, vuoi vedere che porta sfiga) e tornate a casa senza post partita, domani é un altro giorno..

P. S. Mi dicono che Gasperini abbia visto un'altra partita!

domenica 20 settembre 2009

Buffon 'mura' il Livorno

Se quella col Bordeaux e' stata la copia dell'ultima sfida dell'Olimpico, la gara contro il Livorno e' parente molto stretta delle precedenti. Di diverso l'avversario, un Livorno bello ma indolore, che per giunta trova sulla sua strada un Buffon sensazionale (voto 10), che mura ogni palla che gli capita a tiro, come un Lucchetta-Gardini dei bei tempi (e Montali avra' certo gradito). E' un po' di tempo che Gigi e' tornato al top, ma cosi' "intrattabile" non lo e' forse mai stato.
Sara' la fascia di capitano, la perfetta condizione fisica dopo mesi di travagli, ma parate cosi' e in serie sono davvero rare, come le parole misurate nel dopo gara per ricordare i martiri di Kabul.
Lo show ha inizio al minuto cinque in uscita disperata su Tavano dando il la' al gol di Iaquinta, poi mette la manona su Pulzetti, sfiora un diagonale di Candreva, para il siluro di Tavano, ci mette il piede a tu per tu con Lucarelli nei primi 45, ma non pago continua nella ripresa, smanaccia su Filippini, stoppa il colpo di testa di Danilevicius, respinge la botta di Candreva.
E di un Buffon in versione supereroe, questa Juve ha davvero bisogno, priva com'e' di sette titolari, stanca dopo il martedì di coppa e per di più ancora sotto la pioggia
, contro un Livorno pimpante e mai domo.


Sugli scudi i due marcatori, Iaquinta (ma ne sbaglia due, uno per tempo), Marchisio (splendido nel pallonetto e nel cross a David), a fasi alterne Camoranesi, decisivo nei due assist e nel tener palla, ma impreciso negli appoggi. Poulsen precisino nel compitino e Grosso si salvano, gli altri sono al livello della cravatta di Marchegiani e della cicca di nonno Russo...
Ferrara non sbaglia formazione, ne' sostituzioni, coraggioso quanto basta nel togliere un impalpabile Giovinco per De Ceglie, nel confermare la fiducia al baby Marrone al posto di uno stremato Camoranesi e nel mandare sotto la doccia un Trezeguet che tocca tre palle, un piatto sbilenco, una girata sul palo e un sinistro schiacciato buono per la tribuna. Adesso ci aspetta il Genoa, a Marassi a Pasqua fu l'inizio della fine (anche per i fischi capovolti su Vincenzone e Thiago Motta e le sciagurate scelte di Sor Claudio) ed e' tempo di riscuotere il credito, ma ci vorra' una Juve diversa, sperando in un certo 28...

giovedì 17 settembre 2009

Questione di centimetri... e di musichetta!

E' stata un po' la fotocopia della gara con la Lazio, solo che la dea bendata questa volta ci ha voltato le spalle.

Certo, come ha detto Mister Ferrara con perfetta lucidità dopo l'1-1 contro il Bordeaux (com'é lontano il 10 marzo 1985 e il 3-0 di Boniek, Briaschi e Platini), è stata una questione di centimetri, riferendosi al gol in netto fuorigioco di Plasil (me ne sono accorto subito io davanti alla tv ma era troppo sperare nel sosia di Gravesen), alla traversa di Marchisio e alla parata di Ramé sulla girata, peraltro molle come un fico, di Amauri.

Ma questa volta ha più ragione di tutti Galliani (a proposito, complimenti al Milan e al monumento Inzaghi, per lui i centimetri non valgono...), dipende anche dalla musichetta di metà settimana, che mi sono perso per via del ritardo del Frecciarossa di ritorno da Roma. Nel senso che ciò che basta nei nostri campetti non é sufficiente in Europa, soprattutto se giochi un primo tempo come quello contro Gourcuff e soci, dove il nulla ha regnato sovrano per 45 minuti.
Mi sono reso conto di quattro tiri in porta solo dopo le statistiche dell'intervallo, perché i tiri di Iaquinta, Amauri (2), Giovinco erano pericolosi come un leoncino di peluche.

Nel secondo tempo la squadra è salita di tono, creando qualcosa di più ma senza mai dare l'impressione di poter sovrastare i girondini, anzi senza alcuni interventi provvidenziali di Legrottaglie, Grosso e soprattutto Buffon, stratosferico come ai bei tempi, quasi ci lasciavamo le penne.
Non dimenticando che San Vincenzo deve ringraziare, oltre al bell'assist del Canna, anche l'esitazione della riserva di Carrasso entrato a freddo da poco.
Certo che se alla pochezza della mediana si aggiunge un attacco che spara a salve, la vita si fa dura.
A discolpa dei nostri l'assenza della stella cometa verdeoro, del dieci leggenda, del gigante maliano e del Chiello, ma anche dei soliti infortuni, vero enigma ancora insoluto. Senza quello del capitano azzurro (ko al pari di Tiago e Melo) forse le cose sarebbero andate diversamente.

Adesso il girone si complica e non resta che rituffarci nel campionato, sperando nella sesta del Ciro.

P.S.: Come volevasi dimostrare, nuova lezione di anticalcio dello 'special one' alla scuola di calcio Guardiola... ma un passo avanti è innegabile, dopo lo 0-5 dell'era Mancini!

lunedì 14 settembre 2009

Tributo al 44 rossonero

Persino Diego segna il passo di fronte al grande professionista, giornalista e blogger, prima di tutto Amico, che oggi scrive 44 nel primo giorno di scuola e (danza classica) della mia bimba. Quanto hockey, musica, dvd, storici insuccessi del mercoledì - ma anche del martedì, per par condicio - della terza squadra milanese, abbiamo assaporato (e continueremo a farlo, nell'ultimo caso).

Divisi su tutto
, Milan e Juve, Devils e Saima, Ambri' e Lugano, maionese e verdura, horror e commedia, Buffy e casalinghe disperate, Citrosodina e Brioschi, scapoli e ammogliati, ma vicini nell'affetto fraterno e nella stima reciproca. Un solo rimpianto: ti ho incoraggiato alla casetta in Canada, ma sono un po' pentito e gia' mi manchi...

domenica 13 settembre 2009

Occhiaie e calamari

Ma questo signor Mourinho cosa vuole? Dall'esordio con una parolaccia (non sono mica un p...) all'anatema dello 'zero tituli' scagliato contro gli avversari, passando con nonchalance tra il vanto dei suoi milioni di euro (ricordate Riccardo Ferri?) e gli insulti con bersagli vari, da Barnetta fino alla propria squadra e ai giornalisti (quando decide di rispondere, altrimenti prende e se ne va o delega Beppe Baresi), si e' contraddisto più che altro per maleducazione; del resto il campo parla chiaro: dopo una Supercoppa italiana ai rigori regalatagli da Totti, niente Champions, niente Coppa Italia, niente Supercoppa, solo uno scudettino. Non intendo certo ripercorrere tutte le sue perle, anche perche' Plutarco ci ha insegnato che bisogna tutt'al più' dedicarsi alle vite di uomini illustri.

Peraltro il Signor Mourinho, evidentemente soddisfatto della sua sobrieta', adesso sembra volersi dare allo humour: "Non vedete le occhiaie? Perdo il sonno tanta e' la paura della Juve". "Ho visto la partita della Juve fino al gol di Mauri e poi sono andato a cena a mangiare i calamari".
Purtroppo per lui, Toto' e Peppino, Raimondo Vianello e Ugo Tognazzi sono un'altra cosa, anche se, bisogna ammetterlo, una valida spalla nel suo presidente ce l'ha davvero. Sono l'ultimo che puo' dare consigli, essendo abituato piuttosto a guardare nel mio orticello. Pero', anziche' pensare alle occhiaie e ai calamari, forse farebbe meglio a dedicare la sua arte al Barça...

Campione anche in medicina

Anche gli esami confermano quanto previsto dal nostro campione: nulla di grave, niente stiramento, ma una banale contrattura che lo costringera' al riposo per due sole settimane.
Dunque sospiro di sollievo in casa Juve. Cosa? Siamo matti? Dovrei sentirmi sollevato per sole due settimane senza Diegol? Altro che "disperazione e' solo un gioco...": io senza il 28 non ci posso stare, non vorrei ripiombare nelle stagioni passate.
Ferrara, Amauri, Giovinco, Del Piero fate qualcosa!!!

sabato 12 settembre 2009

Diego a terra, ma la Juve vola

Lo dico subito a scanso di equivoci: sono un po' deluso.
Non certo per il risultato, davvero straordinario non solo per la vittoria in trasferta - la seconda consecutiva nella Capitale con doppio gol di scarto - ma soprattutto per la stanchezza evidente dopo gli impegni della Nazionale superata con la solita determinazione unita a una buona organizzazione in campo.

La prestazione e' stata piuttosto mediocre e in parte ha beneficiato di buona sorte, specie quando l'arbitro ha visto una leggera spinta in area di Cruz su Legrottaglie. Peraltro sono molti gli aspetti positivi: la grande prova di Giovinco tra le linee, forse ispirato da Diego; la rete di Caceres al debutto ufficiale in maglia bianconera; il gol di Trezeguet, fino ad allora poco incisivo e carente in almeno due occasioni sotto rete; la profondita' della rosa, con 20 giocatori gia' utilizzati; la solidita' della difesa e del centrocampo, con le coppie Legrottaglie-Chiellini e Marchisio-Melo sugli scudi; senza dimenticare Mister Ferrara, alla 5.a vittoria di fila, che ancora una volta non sbaglia un colpo.

La preoccupazione maggiore riguarda il 28 brasiliano, tanto forte in campo (non oggi) quanto debole nel fisico. La coscia destra e' la stessa oggetto di uno stiramento dopo un angolo calciato in allenamento nell'era di Brema, in realta' dopo pochi minuti gia' si vedeva che non era il solito. Fortuna che l'impatto di Giovinco e' stato straordinario, ha dato il cambio di passo. Ha proprio ragione Diego (che nel dopo partita ha minimizzato l'infortunio, doloroso ma nulla di grave): questa Juve, perfetta per vincere, ha bisogno di tutti, soprattutto di Lui. In attesa di un certo Del Piero...

PS: grazie Bordi, hai portato bene come sempre...

Mi presento... nel nome di Diego!

Riassunto puntate precedenti. Oggi inizia il campionato e nasce il mio diario della stagione 2009-2010. Si', lo so, sono gia' state giocate due partite e il nostro eroe, Diego Ribas da Cunha, ha sconvolto l'italica pedata con la leggiadra e la possenza delle sue giocate, un misto di Platini quando apriva le difese e imbeccava i compagni e di Boniek quando sgroppava potente devastando le praterie, solo che questo ci aggiunge un tocco di Furino nel rincorrere gli avversari e di Bettega nel fulminare i portieri.

Il fenomeno di Ribeirao Preto rischia di riscrivere le regole del calcio, per contabilizzare il suo gioco occorrera' fare come nell'hockey su ghiaccio perche' lui e' un tipo alla Gretzky, punti più assist, in due partite gia' tre punti, senza contare le due amichevoli di precampionato, in questo caso si sale a cinque (con quattro gol), tanta roba davvero! Dicevo poc'anzi che oggi in un certo senso inizia il campionato, non solo perche' non si gioca da 15 giorni per la pausa dell'ItalJuve (Grosso e Iaquinta con altri 5 bianconeri hanno risolto il teorema bulgaro) ma anche per una sorta di prova del nove, come i punti in classifica in caso di vittoria sulla Lazio, dopo quelle con Chievo (ma quanta fatica) Roma, che pur in difficolta' non aveva certo demeritato e anzi rischiato il pareggio.

Questo per dire che non bisogna esagerare nell'entusiasmo ed essere consapevoli che la nostra amata e' forte ma non fortissima, ci manca a mio parere un po' di classe e qualita' sulle fasce e d'imprevedibilita' e rapidita' in attacco, ma certo con un simile condottiero, anche truppe non irresistibili si sono trasformate in invincibili armate! Aspettiamo la Lazio, che merita rispetto e ha gia' dato qualche lezione di sportivita' e bel calcio, non solo a noi ma anche a qualche suo illustre tifoso (Moratti, do you remember 5 maggio e supercoppa italiana?).

A proposito, questo blog ha cinque dediche: a mio papa', compagno di sofferenza in mille battaglie (ma non ancora in questa stagione, alla prima ero al Bon Bon Art Cafe' di Fano, la domenica dopo a casa), a mia moglie purtroppo interista e ai miei bimbi ovviamente juventini, che sacrifico alla causa zebrata per ben due ore alla settimana, allo zione genio dell'informatica, al grande Mike nel giorno del Suo addio e al mio Amico Bordi, che muove a nuova vita in Canada e spero mi leggera' nelle sue serate a Toronto, nel ricordo di tante avventure hockeistiche vissute insieme.
A patto di portarmi bene, questa sera, nella sfida dell'Olimpico che gusteremo all'ora di cena! E' uno strappo alla regola, ma per Lui e con Diego me lo concedo.