giovedì 27 gennaio 2011

0-2 con la Roma, Juve giusta da Giornata della memoria

Facile commentare la più brutta partita degli ultimi anni della Juve: zero tiri in porta, un vero pianto. La Roma passa facile con due gol stupendi, in mezzo fuorigioco, di Vucinic e Taddei, la stagione 2010-2011 della Juve é già finita al 27 gennaio, che però ci ricorda che le tragedie sono altre.

Addio Juve da record 2010-2011, sarai ricordata come quella che é riuscita a far peggio della Juve 2009-2010, in un certo senso sei entrata nella storia!

domenica 23 gennaio 2011

L'attacco Juve a "Chi l'ha visto", 0-0 a Marassi con la Samp, il fallimento s'avvicina

Buona prestazione della Juve a Marassi con la Samp, partita solida, difesa quasi mai impegnata (l'unico rischio a inizio ripresa ma Pazzini non approfitta dell'errore di Chiellini e tira fuori), centrocampo forte e attento, grande Sissoko che vale tre Marchisio (il giocatore più sopravvalutato del mondo), peccato che l'attacco sia inesistente, Amauri (a digiuno in Serie A da 334 giorni) va vicino alla deviazione vincente nel primo tempo su cross di Krasic e sul finire su cross di Pepe e su incursione di Martinez, ma è lento e pesante, Del Piero influenzato ha due ottime occasioni, la seconda clamorosa su azione di Martinez-Motta ma sbaglia clamorosamente.

Quinto posto in classifica, Milan, Roma e Inter sembrano superiori, il Napoli non si ferma, Palermo e Udinese pressano. Giovedì quarti di finale di Coppa Italia in casa contro la Roma, domenica campionato contro gli emergenti friulani, arriva la settimana decisiva, il fallimento é dietro l'angolo, nonostante l'entusiastico ottimismo del Direttore di Tuttosport..

domenica 16 gennaio 2011

Hockey Milano Rossoblù in difficoltà nel weekend casalingo contro i fanalini di coda: 6-2 al Bozen, 2-3 (ai supplementari) con il Caldaro.

Nel primo dei due impegni casalinghi ravvicinati, venerdì scorso, il Milano con il giovane May in porta schiera tutti e quattro gli stranieri di movimento, compreso Milan Kostourek, all'esordio all'Agorà.
Il primo periodo é un lungo duello tra gli attaccanti lombardi e il portiere ospite, lo slovacco Kucera. Il rientrante Dias coglie un clamoroso palo al 4.45 con il disco che staziona sulla linea di porta prima di essere allontanato dalla difesa e con il passare dei minuti fioccano le occasioni, con Mazzacane (due volte), Migliore, Dias, Ondrej e Caletti che falliscono il possibile vantaggio. Non sbaglia invece Manuel Lo Presti al 17.30 che parte da dietro porta e con un’azione insistita riesce a scaricare due tiri verso la porta, il secondo s'insacca per l’1 a 0.
I primi minuti del secondo periodo vedono gli ospiti reagire allo svantaggio e rendersi pericolosi in power play: prima ci prova Christian Pircher, poi appena rientra Re dalla panca puniti è Thomas Unterfrauner a trovare il pareggio con un rebound sotto porta al 23.22. I padroni di casa sfiorano la rete con Tomasello, Lo Presti e Delfino, quindi passano nuovamente con Wunderer: il numero 92 si accentra dalla destra e fulmina Kucera con un tiro basso che si incassa nell’angolino opposto al 26.57. La spinta del Milano rossoblù non cala e Kucera si esalta su Johnson e Wunderer, ma deve capitolare nuovamente al 31.25, quando Peruzzo devia al volo nello slot un assist di Dias da dietro porta per il 3 a 1 Milano.
Il terzo periodo si apre con diverse occasioni per il Milano che si scontra ancora contro un grande Kucera, non riuscendo a chiudere il match con Caletti, Dias, Ondrej e Wunderer. L’EV comunque si fa vedere con un paio di contropiedi, e al 49.24 riapre il match grazie ad una girata di Martin Pircher.
I padroni di casa hanno però la forza mentale di rimanere sul match, e dopo una tripla occasione di Kostourek tornano avanti di due lunghezze: è Dias al 50.33 con un diagonale raso ghiaccio a salutare il suo ritorno in pista con un gol. Per evitare qualsiasi rischio i rossoblù continuano ad attaccare, e con l’uomo di movimento in più trovano anche il 5 a 2 di Caletti, abile a sparare un potente tiro sul primo palo che Kucera riesce solo a sporcare al 53.14.
La partita sostanzialmente si chiude qui, l’ultimo sussulto lo regala Migliore al 59.07, bravo ad insaccare il 6 a 2 tra i gambali di Kucera dopo una percussione centrale. Il Milano torna dunque al successo dopo la caduta di Merano, ma con più fatica del previsto.

Nel match di domenica contro il Caldaro, coach Da Rin schiera Dias al posto del ceco Kostourek, con ovviamente Paolino Dalla Bella che riprende il suo posto in "gabbia".
Padroni di casa subito in gol all’1.51, grazie a Manuel LoPresti, abile a deviare sottoporta un tiro di Raymo dalla blu. Il Caldaro trema più volte sotto gli attacchi di Dias, che si rende pericoloso in varie occasioni, soprattutto nel doppio power play con Tomasello e Johnson, ma Pichler si conferma in forma e stoppa ogni chance, così come Della Bella su Hilden e Andergasser.
Nella frazione centrale ospiti padroni del gioco, che giungono prima al pareggio al 27.42 con Hilden che spara il disco sulla balaustra dietro la porta, l’accorrente Gius azzecca una deviazione al volo, poi al vantaggio con Kucharcik serve Virta sulla blu, il tiro del terzino finlandese è deviato in maniera vincente da Hilden davanti alla gabbia, ed è 2 a 1 al 37'.
Il Milano Rossoblu rientra in pista molto deciso e mette subito pressione sulla difesa ospite. Dopo un’occasione a testa per Mazzacane e Hilden, sono Tomasello (su due rebound) e un polsino di Dias a mettere in apprensione Pichler, molto bravo in
tutte e tre le occasioni. I lucci riescono comunque a contenere bene l’attacco dei lombardi che devono affidarsi più che altro a tiri dalla lunga e media distanza, nonostante un nettissimo predominio nel possesso di disco ma a sette minuti dalla fine Peruzzo lancia Wunderer sulla sinistra, il numero 92 del Milano si accentra e fulmina il goalie altoatesino sul primo palo, fissando così il 2 a 2 al 52.54.
Pochi istanti dopo i padroni di casa hanno a disposizione una superiorità ma non riescono a rendersi pericolosi, mentre dall’altra parte sono Virta e Hilden (anch’essi in superiorità numerica) a chiamare Della Bella a due ottimi interventi. Nell’ultimo minuto sono LoPresti, Dias e Migliore a provarci ma ancora Pichler respinge ogni conclusione, spedendo il match al supplementare.
Nel prolungamento i primi 60 secondi scorrono senza nessuna emozione ma, con il Caldaro in power play per il fallo di LoPresti arrivato a 11 secondi dal termine dei regolamentari, arriva la rete che chiude la contesa: la segna Alex Frei al 61.29,superando Della Bella con un preciso back dopo aver ricevuto da Kucharcik.
I lucci espugnano così l’Agorà per 3 a 2, prendendosi il terzo successo in quattro confronti diretti con i rossoblù.

Juve-Bari 2-1 nella partita del record del baby Giannetti!

La Juve supera il Bari 2-1 nella prima giornata del girone di ritorno, con un gol per tempo, una meravigliosa, magistrale, superlativa pennellata su punizione al 44' di Del Piero (migliore in campo per la seconda gara consecutiva) e, dopo il pareggio di Rudolf al 58', una sassata secca e precisa dal limite dell'area di Aquilani, a dieci dalla fine.

Partita mediocre ma vittoria importante, vitale per restare in corsa per la Champions (sarà difficile, con i rinforzi di Marotta, dopo Toni in arrivo un altro galattico, Floro Flores, come dire dopo uno finito, uno che non è mai iniziato, almeno speriamo duri più di una partita), non banale comunque viste le attuali condizioni della rosa dei bianconeri.

In realtà la gara rischia di entrare nella storia del calcio grazie all'ultima invenzione di Del Neri che schiera come centravanti, anzichè Pepe, il baby Giannetti. Il giovane diciannovenne della primavera, prima di essere sostituito al 12' della ripresa da Martinez, tocca, se non ho visto male un, dicasi un (cioè 1) pallone in 58 minuti, nessuno (in questo caso ne sono certo) nei dodici minuti della ripresa. Va bene l'emozione e la scarsa fiducia dei compagni, ma almeno un po' di grinta nel pressing poteva metterla. Incredibbile!!!

giovedì 13 gennaio 2011

Buffon polemico con la Juve: "Ho fatto una cavolata cinque anni fa a restare". No caro, la cavolata l'ha fatta chi ti ha dato 50 milioni di euro!

Alex esce per la giusta passarella e scambia la fascia con Gigi Buffon che, nel post gara, dopo essersi spogliato di maglia e pantaloncini per ringraziare i tifosi, si toglie anche qualche sassolino dalle scarpa, dichiarando polemicamente: "Bella emozione, per chi ha vinto un mondiale, una semplice partita con risvolti molto significativi, sono molto soddisfatto, forse hanno ragione quelli che dicono che ho fatto una cavolata a restare alla Juve quando cinque anni fa potevo cambiare aria e vincere tutto, ma... c'est la vie! Per me, la vera cavolata l'ha fatta chi gli ha dato cinquanta milioni lordi nell'ultimo lustro, ma mi rendo conto che i punti di vista sono diversi!

In Coppa Italia arriva un brodino leggero leggero: 2-0 al Catania e Juve ai quarti!

Quando si sta male, si sa, non c'è niente di meglio di un bel brodino leggero leggero, non di carne, ma di verdure, una carotina e una zucchina, come quello che si fa ai bambini da svezzare.

E il Catania in effetti si presenta in stato vegetal/vegetativo, c'é ma non c'è, di carne non ne mette, é proprio ospite educatissimo all'Olimpico, sembra addirittura non mettersi nemmeno le scarpe da calcio, ma infilare di buon grado le pantofole preparate dai padroni di casa. Con una bella vestaglia e un Brahms in sottofondo, si sarebbe potuta anche addormentare. Ma deve svolgere il suo ruolo fino in fondo ed allora nel finale fa finta addirittura di attaccare, per aiutare il rientrante Buffon ad entrare in condizione.

La Juve, da Vecchia Signora qual'è, educata e compita anche se piena di acciacchi (perde Toni dopo soli 15 minuti, distorsione al ginocchio destro) gradisce e con il minimo sindicale si porta a casa la vittoria, con un gol per tempo, di Krasic al 33' su grande assolo di Del Piero (in mezzo a due occasioni sprecate da Aquilani e Marchisio) e di Pepe al 53', neo centravanti, su corner dello stesso capitano (migliore in campo) deviato da Chiellini.
Il solito arbitro, inappuntabile come sempre, non fischia un rigore grande come una casa per fallo di mano su colpo di testa di Chiellini, nega ad Alex un gol regolare e lo ferma al 41' in sospetto fuorigioco.

domenica 9 gennaio 2011

Napoli-Juve 3-0. Partita falsata da Morganti. La Juve paga l'esposto anti-Inter.

Inutile commentare una partita letteralmente falsata dal gol annullato a Toni sull'1-0. Per una volta, metto da parte le critiche (Del Neri sbagli ancora una volta tutto, ma alcuni giocatori, specie i difensori, sono inguardabili) e concedo l'attenuante dell'ennesimo, devastante, torto arbitrale.

La Juve, ormai è chiaro, paga la richiesta di restituzione dello scudetto 2006, spero che la famiglia Agnelli si faccia sentire, ci sono milioni di juventini stufi di essere presi per il cu..cù.

Massimo Mauro opirlonista fazioso!

Pensate che Massimo Mauro ha giudicato ottimo il killer Morganti, vergogna! Per fortuna viene smentito dall'onesto Costacurta.

Arbitri basta...rdi (rabbia, dolore e impotenza) per Napoli-Juve!

Arbitri vergogna, ogni partita una giacchetta nera mandata a fare il killer sulla Juve é ora di finirla, gol regolarissimo di Toni annullato, rigori su Chielline e Amauri macroscopici, falli non fischiati su Krasic e Toni!!

Mauro disonesto, giudica ottimo Morganti, boicottiamo le televisioni e gli opirlonisti faziosi.

giovedì 6 gennaio 2011

Parma inizio e capolinea della stagione 2010-2011. Mamma butta la pasta!

Catastrofico esordio 2011 per la Juve, che perde Quagliarella dopo 3' per un grave infortunio e, rimasta in dieci per la nuova follia dell'inqualificabile Melo al 17', riesce nell'impresa di farsi segnare due gol da Giovinco (grazie a Sorensen), uno da Crespo (su rigore provocato da Chiellini dopo che Legrottaglie aveva riaperto i giochi) e uno addirittura da Palladino.

Ma partiamo dalla fine, dalle dichiarazioni di quel genio del nostro pseudoallenatore: "L’espulsione di Felipe Melo ha condizionato il nostro modo di stare in campo. Bisogna essere sereni, perché questo risultato non cambia quanto fatto di buono finora. Ora dobbiamo andare a Napoli cercando di cambiare da subito questa situazione".

La domanda sorge spontanea: ma che cazzo di buono ha combinato fino ad ora la Juve?
Ricapitoliamo: in campionato siamo quinti (ma il Palermo é ad un punto e l'Inter ci é potenzialmente davanti), dunque abbondantemente fuori dalla Champions. In Europa League siamo stati eliminati al primo turno, dopo sei pareggi sei in sei gare e nessuna vittoria, nemmeno con i derelitti polacchi e austriaci. Certo, in Coppa Italia siamo pienamente in corsa, almeno finchè non iniziamo a giocare...

Allora tifosi con i paraocchi o con le fette di salame sugli occhi, svegliatevi e cominciate a rendervi conto che questa stagione sarà l'ennesimo fallimento.
Per quel che mi riguarda, l'ho già capito da un pezzo, basta andare a rileggere i miei post da qui ad agosto.

Come si fa ad essere competitivi con un allenatore che mette Sorensen su Giovinco, insiste con Marchisio e non Pepe sulla fascia? Con una rosa di mezzi morti o quasi sempre infortunati, con un attacco patetico di pachidermi, senza qualità in mezzo al campo e con gente come Felipe Melo, senza terzini di valore?

Lasciatevi pure prendere per il culo da Agnelli e Marotta che rinforzeranno la squadra con Barzagli e Toni, compagni ideali per Grosso e Del Piero.
Come disse quel Catone solenne e penoso, IO NON CI STO!!!

PS Il titolo é naturalmente un doveroso omaggio all'immarcescibile Dan Peterson, mito della mia infanzia, che dopo 24 anni ritorna sulla panca, da vincente, delle Scarpette Rosse. Praticamente un Del Neri...