martedì 29 novembre 2011

Pepe ancora Tu, ma non dovevi non segnare più? La Juve a Napoli non molla mai, 3-3 finale!

Che bella cosa na jurnata 'e sole, n'aria serena doppo na tempesta...Juve confusa nel primo tempo da uno schieramento folle di Conte, un 3-5-2 speculare al Napoli e mai provato, con Esticazzi terzino-mediano a sinistra e Pepe mezz'ala al posto di Marchisio. Come sovrapprezzo, Pirlo e Bonucci sono disastrosi, il direttore d'orchestra stende Hamsik in area, rigore, buona la prima (trasformazione) ma non la seconda, lo stopper regala il primo gol con un assist di testa allo slovacco, poi i due si mettono in società e regalano il raddoppio al secondo giocatore più indolente al mondo, Pandev, proprio lui!

Tutto ciò è oggettivamente troppo, la Juve rientra trasformata, incredibilmente si sveglia anche il primo giocatore più indolente al mondo, Vucinic, ma solo dopo che Vidal offre un cioccolatino per l'1-2 di Matri e Pandev sfrutta una corsa di 78 metri di Maggio e il solito regalo di Bonucci, che centra il record di tre gol tutti colpa sua (l'ultimo con la graziosa complicità di Chiellini).

Ma Vucinic, la tragedia montenegrina, ha voglia di commedia e allora eccolo, si libera magicamente sulla destra, centra al bacio, Matri devia, Esticazzi stoppa di sinistro e la mette di giustezza di destro. E poi Pepe, detto "el segna semper lù" parte da centrocampo, pompa, pompa, pompa, alla fine passa la palla ma gli ritorna e poi tira e la palla va, va, va dove deve andare e allora Napule piange, Madama ride!

sabato 26 novembre 2011

Pepe, ancora Tu! Lazio-Juve 0-1, mangiata l'erba anche dell'Olimpico!

Pepe ancora Tu, gol a maggio all'Olimpico contro la Lazio e gol ancora oggi all'Olimpico e sempre alla Lazio, 0-1 in tutti i due casi, ma anche il primo gol la scorsa settimana al Palermo, doveva andare in Russia ad agosto e adesso é un punto fermo, ha tolto il posto a Krasic, corre e segna, emblema di questa Juve operaia nei quattro difensori, in Vidal e Pepe, ma anche laureata in architettura, con Buffon, Marchisio e Pirlo, ma anche Vucinic e Matri, basta vedere come questi ultimi tre in 13 secondi e 44 centesimi costruiscono una ripartenza stratosferica e mandano in gol dopo una corsa di 63 metri il neo golfista con un putt di rara bellezza.

La Juve parte in quarta con le grandi occasioni di Marchisio, di Liechsteiner (sulla maledetta di Pirlo), due volte di Pepe ma anche Hernanes e Rocchi non scherzano, solo trovano un Buffon da tempo in serata di grazia. Dopo il gol di Pepe, la Juva cala un po', Vidal non sembra in forma, Pirlo fa il massimo, Marchisio e' in ombra.

La Lazio esprime il massimo sforzo nei primi venti minuti della ripresa, la Juve barcolla ma non crolla, Hernanes centra il palo, imitato da Matri, dopo che Marchetti stoppa alla grande Giaccherini a colpo sicuro, i bianconeri tengono duro e pensano a O Sole mio.

lunedì 21 novembre 2011

Pepe, Matri, Marchisio, 3 cannoli bianconeri indigesti al Palermo!

Testimone mio padre, prima della partita azzardo il pronostico di 3-0 (ma per scaramanzia non dico per chi) e, di fronte alle paure del genitore per l'ex ingrato Miccoli, rispondo senza indugio che non può essere sempre domenica per il Palermo e, se gol dell'ex deve essere, che allora sia di Pepe (poi esagero e aggiungo Barzagli e Quagliarella...).

In realtà, la gara va oltre le più rosee aspettative, il gioco Juve é poesia, sinfonia, Liechsteiner sulla fascia travolge gli avversari come i connazionali Zurbriggen e Von Grunigen ai bei tempi con i paletti, Pirlo é saggio, Vidal onnipresente, Marchisio devastante, le occasioni fioccano, con la volee un po' sballata di Marchisio da fuori area, il palo di Pirlo con un tiro a rientrare, con Vucinic che sbaglia il gol come tutto il resto; la difesa fa però acqua e allora ci pensa super Buffon, che in tre occasioni dice no a Ilicic. Allora é tempo di concretizzare, Chiellini azzecca un cross, Pepe salta tra le belle statuine e sigla il vantaggio.

Il secondo tempo é puro dominio, la furia svizzera lancia Matri che spara una fucilata in diagonale e fulmina Tzorvas per il meritato 2-0. Poi succede quello che deve succedere: Vidal ruba palla in mezzo al campo, serve sulla sinistra Vucinic che alla Del Piero rientra e mette al centro, velo di Matri, stop di Marchisio e tocco dolce dolce nel sacco. Da lassù, chiedono un commento a Dante Alighieri che, pur avendo scitto la Divina Commedia, resta senza parole di fronte a cotanta bellezza. Entrano Quagliarella, Pazienza e Del Piero, é game over!