Testimone mio padre, prima della partita azzardo il pronostico di 3-0 (ma per scaramanzia non dico per chi) e, di fronte alle paure del genitore per l'ex ingrato Miccoli, rispondo senza indugio che non può essere sempre domenica per il Palermo e, se gol dell'ex deve essere, che allora sia di Pepe (poi esagero e aggiungo Barzagli e Quagliarella...).
In realtà, la gara va oltre le più rosee aspettative, il gioco Juve é poesia, sinfonia, Liechsteiner sulla fascia travolge gli avversari come i connazionali Zurbriggen e Von Grunigen ai bei tempi con i paletti, Pirlo é saggio, Vidal onnipresente, Marchisio devastante, le occasioni fioccano, con la volee un po' sballata di Marchisio da fuori area, il palo di Pirlo con un tiro a rientrare, con Vucinic che sbaglia il gol come tutto il resto; la difesa fa però acqua e allora ci pensa super Buffon, che in tre occasioni dice no a Ilicic. Allora é tempo di concretizzare, Chiellini azzecca un cross, Pepe salta tra le belle statuine e sigla il vantaggio.
Il secondo tempo é puro dominio, la furia svizzera lancia Matri che spara una fucilata in diagonale e fulmina Tzorvas per il meritato 2-0. Poi succede quello che deve succedere: Vidal ruba palla in mezzo al campo, serve sulla sinistra Vucinic che alla Del Piero rientra e mette al centro, velo di Matri, stop di Marchisio e tocco dolce dolce nel sacco. Da lassù, chiedono un commento a Dante Alighieri che, pur avendo scitto la Divina Commedia, resta senza parole di fronte a cotanta bellezza. Entrano Quagliarella, Pazienza e Del Piero, é game over!
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