Pepe ancora Tu, gol a maggio all'Olimpico contro la Lazio e gol ancora oggi all'Olimpico e sempre alla Lazio, 0-1 in tutti i due casi, ma anche il primo gol la scorsa settimana al Palermo, doveva andare in Russia ad agosto e adesso é un punto fermo, ha tolto il posto a Krasic, corre e segna, emblema di questa Juve operaia nei quattro difensori, in Vidal e Pepe, ma anche laureata in architettura, con Buffon, Marchisio e Pirlo, ma anche Vucinic e Matri, basta vedere come questi ultimi tre in 13 secondi e 44 centesimi costruiscono una ripartenza stratosferica e mandano in gol dopo una corsa di 63 metri il neo golfista con un putt di rara bellezza.
La Juve parte in quarta con le grandi occasioni di Marchisio, di Liechsteiner (sulla maledetta di Pirlo), due volte di Pepe ma anche Hernanes e Rocchi non scherzano, solo trovano un Buffon da tempo in serata di grazia. Dopo il gol di Pepe, la Juva cala un po', Vidal non sembra in forma, Pirlo fa il massimo, Marchisio e' in ombra.
La Lazio esprime il massimo sforzo nei primi venti minuti della ripresa, la Juve barcolla ma non crolla, Hernanes centra il palo, imitato da Matri, dopo che Marchetti stoppa alla grande Giaccherini a colpo sicuro, i bianconeri tengono duro e pensano a O Sole mio.
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