venerdì 30 ottobre 2009

La prova del nove alle 18

Qual'è la vera Juve, quella moscia vista contro il Siena o quella devastante che schianta la Samp?
Ai posteri l'ardua sentenza, ma se Diego é il condottiero di mercoledì e il supporting cast tiene, mi accontento di una via di mezzo contro il Napoli. Vamos a sfatare l'ostacolo del sabato alle ore 18!!!

Juve-Samp 5-1, trionfo ed estasi!

La Juve ritorna Juve e con una prestazione sontuosa asfalta la Samp. Diego profeta guida i compagni ad una travolgente prestazione, arma Amauri con il solito schema per la rete sblocca-partita, poi Chiellini chiude d'autorità un triangolo perfetto con super Amauri e mette in ghiaccio i tre punti. Nel secondo tempo Diego ispira Giovinco che assiste Camo per il 3-0, Camo fa lo stesso per Amauriiii e sono 4 e, dopo l'amnesia del Canna, chiude David (con il 162, a 2 dal mitico cabezon) per il 5-1 finale. Ma daiiiiiii!!!

mercoledì 28 ottobre 2009

Juve, via i cerotti, rialzati e corri!

E' tempo di Samp, la squadra più in forma del momento, con la coppia Cassano-Pazzini che fa paura a tutto il campionato.
Senza Caceres (frattura al setto nasale dopo uno scontro in allenamento con Cannavaro!), Iaquinta (appena operato), Del Piero (guarito ma senza ritmo), Marchisio, Salihamidzic, Zebina e Tiago, con Felipe Melo malconcio, ci vorrebbe il solito miracolo di Lourdes.
Per dirla alla Ferrara, ci vuole una Juve più convincente di quella in campo contro il Siena, per i 3 punti occorre fare una grandissima partita, magari ricordando un turno infrasettimanale di qualche anno fa, quando con Capello fu conseguita la nona vittoria di fila dall'inizio, tuttora record, un 2-0 firmato Trezeguet e Mutu.
E allora, se non Lourdes, invochiamo Ribeirao Preto!

lunedì 26 ottobre 2009

Combinazione Diego-Amauri e il Siena va al tappeto!

Come in un match tra due pugili suonati che non si distinguono nemmeno per il colore dei pantaloncini (alzi la mano chi ha capito quale era la juve tra le due squadre bianconere), solo un colpo da ko può risolvere una situazione da pari conclamato.
Ci pensa il solito Diego con l'unico schema che funziona, punizione dal limite, palla telecomandata per la testa di un compagno, questa volta Amauri (mercoledì Chiellini, all'esordio Iaquinta) e 1-0, palla centro e tutti i casa contenti per i 3 punti, non per la prestazione sconcertante come ormai d'ordinanza.
Cercare un'azione degna di noi é più difficile che trovare un bar con la pay-tv a Pavia (provare per credere), meno male che dopo mezz'ora di deserto tra Duomo, Piazza della Vittoria, Corso Garibaldi e Strada Nuova trovo il Bar Castello (di Momo srl, lo prendo come un segno), scopro che non ho perso nulla, vedo l'unico tiro in porta, punizione di Diego per la testa di Chiellini (ma va?), Gigi che salva su Ekdal (strano?) e poi 45 di nulla che più nulla non si può, meno male che Diego c'é (come Valentino Rossi oggi alla non sinfonia mondiale)...e anche Amauri.
La mia maglia porta fortuna, oggi alla prima assoluta, fa la sua parte - é vero l'Armani Jeans perde dopo due tempi supplementari contro Caserta e Nesta fa doppietta e batte il Chievo ancora in rimonta (Max ringrazia da Toronto) - ma per far vincere questa Juve aveva già consumato tutto il fluido!

giovedì 22 ottobre 2009

Diego e Giovinco creano, Buffon salva!

Tre punti dovevano essere e tre punti sono arrivati, ma quanta fatica, sofferenza e pena.
La vittoria come imperativo categorico, lo dicevamo tutti e lo ribadisce un lucidissimo Buffon nel dopo gara, anche per rimediare allo stop imposto dal Bordeaux nel primo turno, che sarà una zavorra fino alla fine del girone.
E' però assurdo, nonostante la crescita anche per il modulo che dà più garanzie alla difesa, esprimere solo a tratti buon gioco contro una squadra mediocre come il Maccabi.
Lo dice il nostro numero uno - vera coscienza critica della squadra – ed è così, perché se é normale concedere qualcosa nei novanta minuti, non é possibile rischiare di subire al novantesimo, occorre più attenzione, senza contare che anche la fase offensiva continua a latitare, qualche occasione c’é stata ma un golletto soltanto é troppo poco.
La prima frazione di gioco si apre con una prodigiosa parata del Gigi nazionale e con una juve al solito incerta e imprecisa, specie in Grosso in più occasioni (una punizione – che era rigore! - scippata al 28 che grida ancora vendetta, due cross e due tiri sprecati da buona posizione), imitato da Diego su punizione e da Sissoko, imbeccati da un imprendibile Giovinco, che salta gli avversari come birilli.
Dopo l'intervallo, i nostri si levano di dosso ogni paura e si trasformano, anche grazie allo show, breve (10 minuti) ma spettacolare, di Diego. Che prima scambia con Giovinco in modo delizioso, poi si guadagna la punizione e fa piombare sulla pera di Chiellini un pallone avvelenato che da solo finisce in rete, non contento serve sulla corsa il piccoletto, da il là ad uno schema su punizione, tenta un meraviglioso pallonetto, smarca con la classica veronica Sissoko, ritenta l'assist su punizione per Chiellini, apre magistralmente per Grosso che serve David in corsa che fallisce il tap-in, fa salire la formica che tira.
Poi la furia di Diego cala, la squadra ripiomba sulle ginocchia, tra erroracci (nostri) e fallacci (loro), si arriva stancamente al 90, soffrendo gli ultimi venti minuti (sic!) in superiorità numerica per l’espulsione di un ragazzino che prima spacca Melo (gran botta e distorsione) e poi stende Chiellini, colpendo un palo con Camoranesi e chiudendo come si era aperto, con una paratona salva risultato del migliore in campo, insieme a Giovinco e Diego.

P.S. I rossoneri tengono alto l’onore di Milano e dell’Italia in Champions (bene fa l’Adrianone a infuriarsi con gli opinionisti di mamma rai che tentano di sminuire il trionfo del Bernabeu), anche se, precisa Buffon, il Real Madrid una o due gioie al calcio italiano le dà ogni anno!!! Ma grande Milan e bravo Leonardo!

mercoledì 21 ottobre 2009

Adesso o mai più!

Se in campionato siamo in crisi, in Champions contro il Maccabi Haifa é quasi già ultima spiaggia: o si vince oggi o addio ottavi. Campione, oggi é il tuo giorno, me lo sento! Diego, ispirati pure a Del Piero, che il palcoscenico con la musichetta lo conosce bene e ammira anche Ferrara che una coppa con le orecchie l'ha vinta, fai quello che vuoi, ma facci sognare!

Questo sabato é triste, per me...ma perchè...

Cantava Celentano, questo sabato é triste, per me...ma perchè...
Ovviamente perché la Juve e' deludente come ormai d'abitudine, anche se un po' me lo sentivo, viste le ultime prestazioni e ricordando che il sabato alle 18 ha spesso portato sfiga, un 2-2 a Messina e uno squallido 0-0 con il Treviso sono ancora impressi nella mia memoria.
Non che abbiamo giocato male, i primi 35 minuti sono stati più che buoni, ma complice la benzina presto finita (squadra vecchia?), la pioggia (altra porta rogna storica) e il solito attacco che non segna mai, anche questa volta é andata storta. Che non fosse serata, lo si capisce subito, l'ammonizione dopo 55 secondi a Sissoko per una simulazione vista solo da Rizzoli sembra un segnale da non sottovalutare, ma é l'incursione di Jovetic che serve Vargas per lo 0-1 a riportarci nel tunnel, con il solito gol, difesa di belle statuine e Buffon che non può nulla, chiunque si presenta davanti a lui diventa implacabile.
La reazione e' veemente, il ritorno di momo trascina i compagni, ma ci pensa Iaquinta a vanificare ogni speranza, fallendo il più facile dei gol con Frey già per terra e togliendo la palla all'occorrente Amauri, che però si rifà subito dopo, depositando in rete a porta vuota una ciccata clamorosa del solito ineffabile Vincenzone, dopo un gran lancio di un sorprendente Poulsen. E pensare che il parruccone ha il coraggio di esultare, una delle scene più brutte mai viste in bianconero.
Il suo partner, in compenso, fa disastri sui due lati del campo, deviando nella propria porta una punizione di Vargas, ma Rizzoli ha la bontà di vedere una trattenuta di Dainelli su Chiellini e non la prima a parti invertite.
Nel secondo tempo non succede più nulla, Amauri continua a non azzeccarne una, nè di piede, nè di testa, Dainelli su di lui sembra Claudio Gentile.
Ferrara cambia a capocchia, prima Camo per Momo, consegnando il centrocampo ai viola, poi De Ceglie per Iaquinta con Diego (la finirà una partita prima o poi?) in avanti, per poi sostituirlo con Trezeguet e il ritorno alle 2 punte.
L'unico sussulto è un tiretto di Sissoko, mentre il solito duo Vargas-Jovetic (dopo il gol, pericoloso anche sul finire del primo tempo) ci grazia nel finale, imitato dalla coppia Gobbi-Gila.
Occorre riconoscere che nella seconda parte della gara la juve è stata piuttosto deprimente e non ha mai dato l'impressione di poter prevalere.
Se tutti (eccetto forse Momo e Poulsen) sono stati sotto tono, del nostro 28 non parlo per rispetto, certo non è il Diego che conosciamo e adoriamo, lontano parente del fenomeno ammirato contro la Roma. A sua scusante, una posizione senza senso, se gli attaccanti sono questi, meglio vederlo là davanti a dare quella fantasia e rapidità che costituisce la lacuna più grave, perchè un gol lo puoi sempre prendere, ma se segni cosi poco, si fa davvero grigia.
La ciliegina sulla torta e' lo 0-5 sulla ruota di Genova, il classico grifone leone con la zebra e agnellino col biscione, complice anche il solito orbo che non vede un rigore grande come una casa dopo 3 minuti su Floccari.
Questo sabato è proprio triste...

P.S. Incredibile ma vero, nel weekend segnano tutti gli ex juventini, Vieira, Miccoli a Balzaretti (che è meglio di Molinaro, De Ceglie e Grosso messi insieme, senza dimenticare Criscito), poi Bojinov e persino, udite udite, Almiron, ci mancavano Di Vaio e Zalayeta e poi la festa era completa!

Dov'é finito il calcio italiano?

Le ultime prove della nostre nazionali ci devono far riflettere sul particolare momento del calcio italiano, che pare aver dimenticato la sua storia e la sua vera essenza.
Intendiamoci, questa riflessione esula dai risultati che sono in linea con la tradizione e tutt'altro che negativi.
Dopo la Coppa del Mondo vinta all'italiana, difesa rocciosa, centrocampo tignoso, attacco concreto, é stato tutto un fiorire di occasioni perdute. Nessuna disfatta, sia chiaro, la nazionale maggiore ha centrato la qualificazione ad europei e mondiali, nel torneo continentale é stata fermata ai quarti, ai rigori e dai futuri campioni d'Europa, l'under 21 e' sempre arrivata al round finale e nell'ultima occasione alle semifinali, battuta immeritatamente dalla Germania, il gruppo dei ragazzi del '90 ha perso la finale europea under 19 e venerdì il quarto di finale del mondiale under 20.
Peraltro non dobbiamo neppure sottacere che le ultime prestazioni sono preoccupanti, l’under 21 ha perso con il Galles e pareggiato con la Bosnia Erzegovina, gli azzurri di Mastro Lippi sono reduci da una Confederations Cup disastrosa, da gare mediocri contro Georgia, Eire e Cipro.
Ma dalla nazionale di Lippi a quelle di Casiraghi e di Rocca, sembra evidente un minimo comun denominatore: non siamo più quelli di una volta, difesa e contropiede.
Chi ha visto l'under 20 sarà rimasto sconvolto dai nostri difensori, incapaci di anticipare o solo di contenere l'avversario, piegando le gambe e scivolando all'indietro, come insegna il manuale a pagina 1, ed invece aggrappati nel vero senso della parola ai pantaloncini dei rivali.
Il contropiede poi é ormai uno sconosciuto dalle nostre parti e pensare che gli altri lo praticano a gogo. Urge un ripensamento e un ritorno alle origini, mettiamo da parte la grandeur e ritorniamo piccoli piccoli, perché solo imitando Calimero noi sappiamo vincere.

Come Lippi...solo Mourinho!

Dopo una partita pazzesca che più pazzesca non si può, 75' minuti da viva al parroco e un quart'ora travolgente con triplo Gila, il nostro CT non trova di meglio che scagliarsi contro il pubblico del Tardini, offeso per qualche coretto da stadio.
Riassunto della puntata precedente: si perdeva 0-2 contro C-I-P-R-O, che se anche Bagni conosce tutti i suoi giocatori a memoria manco fossero DIDIVAVAPELEZAGALO, rimane pur sempre C-I-P-R-O, avete capito bene, C-I-P-R-O.
E’ vero, i nostri sono Campioni del Mondo, meritano rispetto, si sono qualificati sabato, hanno festeggiato, era un'amichevole, 11 tutti diversi da quelli di Dublino, non esistono più le squadre materasso, BLABLABLA, ma giocavamo contro C-I-P-R-O, eccheccasso!!!

P.S. Rispetto all'andata, sono mancate solo le lacrime degli avversari...

martedì 6 ottobre 2009

Dopo la figuraccia indegna di Palermo, solo grandi speranze!

E' forte la tentazione di sparare a zero su tutto e tutti dopo la figuraccia senza precedenti contro il Palermo, che come un anno fa ad ottobre (allora in casa) mette una croce sopra le speranze di vincere qualcosa anche in questa stagione.
Certo la dirigenza, dopo le perle Boumsong 2006, Andrade/Almiron/Tiago 2007, Mellberg/Knezevic/Poulsen 2008, quest'anno si è decisamente superata con Caceres/Grosso/Melo (per Filippo ci sta la definizione di genio del male del Direttore di Tuttosport); Ferrara fa a gara con Ranieri nelle scelte a capocchia (De Ceglie per Diego al 60' grida vendetta, ma ricordiamoci lo stesso De Ceglie per Del Piero nell’ultimo Napoli-Juve sullo 0-1, poi diventato 2-1 o Marocchino per Paolo Rossi nella tragedia greca del ‘83); i giocatori sono molli, stanchi e senza idee.
In 90' minuto non si era mai visto uno zero assoluto di gioco e tiri in porta, a parte una gran traversa, ovviamente del venerabile, finalmente su una punizione.
Non é da oggi (basta vedere il mio primo pezzo) che ho perplessità sulla vecchia signora.
Però mi sforzo, con grandissima fatica, di guardare il bicchiere mezzo pieno.
E allora penso che ogni anno qualche acquisto é stato azzeccato, Iaquinta e Sissoko (se mai tornerà), Amauri (quello vero) e Diego, che i bilanci sono sani, che Ferrara capirà prima o poi che Camoranesi non può fare il centrocampista, che gli infortunati guariranno si spera, che il 28 dimostrerà il suo enorme talento. Soprattutto Lui, il nostro eroe, non può e non deve tradirci.
Lo aspettiamo con immutata fiducia, del resto anche Platini e Nevded hanno avuto bisogno di qualche mese per ingranare. Almeno io, ci devo credere e ci credo.

lunedì 5 ottobre 2009

Alle Quinte per dimenticare!

Per sacrificare un anticipo del sabato sera, ci vogliono di solito due condizioni: la presenza dell'Inter e un buon Ristorante.
Ieri si sono materializzate entrambe e ho potuto gustare un'ottima cena in un nuovo locale, "Le Quinte" in Via Mac Mahon 16.
In realtà di nuovo c'é solo la gestione (lo spazio é quello già utilizzato nel passato, all'interno del Teatro Out Off), ma questa fa la differenza.
L'ambiente é ultra moderno e di tendenza, romantico quanto basta, ma la cucina davvero d'altri tempi, fatta di piatti della tradizione che non si trovano più, nemmeno a Milano, nei quasi 3.200 ristoranti. Insomma una trattoria moderna dai sapori antichi.
Mi sono scofanato un antipasto misto con pancetta di cinta senese e bruschette varie (da provare quelle con zucca e senape) pasta e fagioli all'asciutta, polpettone con patate e fagiolini (ma ero tentato dalla tagliata di scamorza in salsa di melanzane e dalle frittata con cipolle) e una tartatin di mele alla cannella da leccarsi le orecchie. Il tutto a prezzi decisamente umani, lo consiglio senza riserve!
Ho digerito benissimo, merito forse del Barbera d'Asti del 2004...e nonostante il risultato finale dei fenomeni (in Italia). Ma contro il cul, si sa, la ragion non vale...

P.S. Sarà contento chi mi aveva predetto un gol di Sneijder nel finale...

DiegoGrappeggia non segna...ma almeno difende!

Con una prestazione d'acciaio come la maglia, la Juve salva la pelle e esce dall'Allianz Arena con buon pareggio che la rimette in corsa per un posto al sole in Europa.
I patemi d'animo durano 45' minuti, già all'inizio si rischia d'andar sotto con Moeller che fa il bello e il cattivo tempo, é da solo in area ma sbaglia la mira di fronte a Buffon, poi é Klose a impensierire il portierone due volte di testa, sovrasta la difesa ma non centra la porta, infine Ribery ubriaca Grygera e soci ma sbaglia clamorosamente la misura del lob.
Ma soprattutto con un travolgente contropiede (sic!) su un tiro d'angolo bianconero, il Bayern fa venire i sudori freddi, meno male che c'e'...Diego/Grappeggia, che con una rincorsa di 50 metri s'immola su Moeller e ci salva in corner.
No, nessuna magica foglia morta (mai vista una squadra che in otto partite ufficiali non ha almeno una punizia dal limite), nessun assist al bacio, nessuna travolgente cavalcata, nada de nada (tranne due sms da fuori a Butt), ma dal suo cappello a cilindro DRC fa uscire una prodezza...in direzione contraria, comunque decisiva.
La partita finisce lì (e con l'infortunio di Robben), l'Oktoberfest comincia a farsi sentire, i bavaresi si camomillano all'intervallo e la sofferenza finisce.
Anzi, Vincenzone ci caccia l'urlo in gola in un paio di occasioni, come Camo e Re David (meravigliosa la sua girata al volo di sinistro) nel primo tempo, ma forse era chiedere troppo, non siamo mica l'Inter.
E poi il nostro punto é buono, anzi ottimo, una sconfitta poteva essere letale, anche perché il Bordeaux piega il Maccabi nel finale, del resto gira e rigira, ci gira sempre male. Bastano i due minuti finali a Tiago per rifarsi la bua, Del Piero starà fuori ancora 30/40 giorni.
In compenso, chi va via guarisce miracolosamente da tutti gli infortuni, trova una seconda giovinezza e ritrova pure la nazionale, prima Marchionni, poi toccherà a Zanetti, roba da guinness dei primati...