domenica 13 maggio 2012

Del Piero oscura la festa degli invincibili, 3-1 all'Atalanta e trionfo finale!

L'apoteosi di Del Piero, gol (il raddoppio dopo la terrificante botta di Marrone) ancora una volta d'autore, tiro ad effetto da fuori area che finisce nell'angolino, con standing ovation di un quarto d'ora e giro di campo a partita in corso (mai visto) oltre che l'infortunio di Chiellini a fine gara (Barzagli fa a tempo a segnare su rigore) oscurano il 38esimo e ultimo sigillo di un campionato travolgente da imbattuti, indimenticabile per qualita' di gioco e record conquistati, con venti giocatori a segno, come le reti subite. E ora tutti all'Olimpico!

domenica 6 maggio 2012

E dopo il 5 maggio 2002, ecco il 6 maggio 2012, lo scudetto più bello, quello della terza stella!

Trenta e lode per lo scudetto più bello della Juve, quello della terza stella, sono 30, altro che 28, SKY, Gazzetta e Galliani prendetelo dove sapete. La Juve vince a Cagliari in scioltezza, dopo 5 minuti segna Vucinic, nel secondo tempo Borriello forza l'autorete di Canini, mentre a San Siro l'Inter batte in rimonta il Milan, nonostante il gol fantasma di Snejider (mettilo sul telefonino, Pirlo!) e il rigore inesistente del momentaneo pareggio di Ibra, così il cerchio si chiude ed è trionfo bianconero!

mercoledì 2 maggio 2012

Buffon e Juve come Dorando Petri, ma onore ad un grande Lecce!

Una Juve irriconoscibile getta al vento una partita e uno scudetto gia' vinti, crollando sul traguardo come Dorando Petri: colpa della stanchezza fisica, della paura di vincere o di uno sciagurato Buffon, che a 8' dal termine vuole fare il fenomeno e tenta di dribblare assurdamente Bertolacci, che gli toglie palla e segna a porta vuota? Penso per tutti i tre motivi, ma soprattutto per l'ansia di raggiungere un risultato a portata di mano. Passata in vantaggio dopo 8' minuti con una girata di testa di Marchisio su assist al bacio di Pirlo, si vede subito che non e' la solita Juve, cattiva, decisa, veloce ma una pallida imitazione, la occasioni latitano a parte un fuorigioco ingiustamente fischiato a Quagliarella lanciato solo a rete e due palle gol capitate a Vidal tra primo e secondo tempo. Sembra fatta quando dopo dieci minuti il Lecce rimane in 10 per l'espulsione di Cuadrado per doppia ammonizione, ma il Lecce, che gia' aveva giocato bene nei primi 45' minuti, raddoppia l 'energia e con un po' di fortuna e grazie ad un Buffon kamikaze, trova il pareggio, a mio parere meritatissimo, di fronte ad una Juve inconsistente e preda dei suoi fantasmi.