domenica 29 settembre 2013

Il Paese prigioniero di dettagli, aumento Iva, decadenzaB, fuorigioco di Tevez...e intanto Pogba risolve il derby!

Mentre il Paese è prigioniero di dettagli, la Juve vince il derby della non-emozione, con una capocciata di Pogba su corner di Giovinco, deviazione di testa di Bonucci e poi ancora di Tevez in (leggerissimo!) fuorigioco (ma la trattenuta di Darmian sarebbe da rigore) che finisce sul solito palo e che il francesino/francesone scaraventa finalmente in rete. La gara è tutta qui, a meno di voler considerare nel primo tempo un tiro telefonato da fuori di Pogba parato agevolmente da Padelli e l'errato passaggio di Tevez a Giovinco solo in area, che tanto avrebbe sprecato, come spreca nei secondi 45' di gioco l'assist questa volta splendido dell'Apache su azione avviata dalla stessa Formica atomica e partecipata anche da Marchisio, con un piatto sinistro molle come i fichi che quest'anno non sono riuscito a mangiare. Per il resto, poca, pochissima roba, Torino non pervenuto, che si distingue per il fallaccio (da esplusione ma punito solo con un giallo) di Immobile su Tevez, che rischia di saltare la Champions. Il fatto è che dobbiamo abituarci, se non lo si è ancora capito, a questa nuova versione della Juventus di Conte: se la prima invincibile era travolgente e la seconda strapotente, la terza è sparagnina...

mercoledì 25 settembre 2013

The Chievo-Juve Horror Picture Show!

Ma quanti splendidi attori protagonisti nel "The Chievo-Juve Horror Picture Show", Conte col suo assurdo turnover (e la coppia di esterni fenomeni Isla-Peluso), Buffon che regala il primo gol con un rinvio goffo che consente a Sardo l'assist per l'indisturbato Thereau che conclude a rete, Quagliarella che deve tirare tre volte (la prima, di testa, addosso a Puggioni, tutto solo soletto in mezzo all'area su un cross finalmente decente non per niente di Pogba) prima di sbatterla in rete dopo carambola su ennesimo palo/traversa, ancora Buffon (che sento già dire "con tutte le prodezze che ho fatto nella mia carriera...", peccato che conti solo il presente per vincere) che regala a Paloschi il più facile dei tap-in, l'assistente (un tempo si diceva guardalinee) Petri che s'inventa un fuorigioco dello stesso e annulla (meno male che ci sono ancora dei bravi guardalinee in questo mondo...di ladri), Bernardini che infine, su cross ancora di Pogba (forse ci mancano delle ali?! ma no, è solo un'impressione...) realizza il suo secondo autogol (in cinque partite, non è male) e regala la vittoria ad una Juventus affetta da neurite...

domenica 22 settembre 2013

Genio Conte scioglie i dubbi amletici, Llorente decisivo, ma che spettacolo Tevez anche solo alla radio!

Essendo stato anch'io come Conte (incerto sull'utilizzo di Llorente) assalito alla vigilia da un dubbio amletico, se sacrificare la cerimonia del Battesimo del figlio del mio amico Sem alla partita per partecipare al solo ricevimento, ho poi scelto la soluzione più normale (e dolorosa) di rinunciare alla (tele)visione e di ritornare alla cara vecchia radio, almeno per il primo tempo. Quanti ricordi sono affiorati alla mia mente, quante domeniche trascorse con mio papà davanti al mobiletto della cucina dove campeggiava, come su un altare, una radio grigio-marrone, quante partite storiche, un Catanzaro-Juve 0-1 decisivo per lo scudetto del 1981 (Liam Brady), un Udinese-Juve con il ritorno dopo il calcio-scommesse di Pablito e tante altre storie indimenticabili, compreso il brivido delle tante interruzioni da uno stadio all'altro. Così vivo l'assedio della Juve al fortino del Verona con la stessa palpitazione del precedente infausto in quel di Copenaghen e la stessa depressione al vantaggio di Cacciatore; esulto moderatamente per il pareggio quasi immediato di Tevez, batto i pugni sul volante per il suo clamoroso doppio palo e infine scoppio in urlo liberatorio per la capocciata vincente di Llorente. Terminata la cerimonia, anche il telefono prevale sul più moderno tablet per completare la giornata d'antan, mio papà mi conferma il risultato finale del primo tempo, il Bordi mi descrive per filo e per segno i due gol e allora, al rientro a casa in serata, anche le immagini sembrano essere banali.

sabato 14 settembre 2013

Le vertigini durano un paio di minuti, il Prof. Vidal le guarisce subito, Inter-Juve 1-1!

Se due indizi fanno una prova, anche contro l'Inter, dopo la Lazio esclusi i primi 25' minuti, si presenta una Juve diversa dagli ultimi due anni, più calma e compassata, meno arrembante, quasi desiderosa di arrivare in primavera con maggiori energie anche per la Champions. Così il primo tempo passa quasi inosservato, all'unico pericolo causato da Nagatomo e ben sventato da Buffon, risponde solo Pogba che imbeccato da Pirlo non impensierisce sotto misura troppo Handanovic, tirando piano di sinistro anziché scaraventare a rete di potenza; per il resto poco da segnalare, a parte Vidal e il pallone sfiorato con il braccio prima di essere affossato in area e il giallo (eccessivo) a Lichtsteiner che costringe Conte a cambiarlo all'intervallo con Isla. Nella seconda frazione l'Inter prende campo, la Juve si ritira nel suo fortino e si rende pericolosa con un diagonale di Vidal ben servito in contropiede da Tevez. A questo punto Mazzarri rischia, mette Icardi al posto di Taider arretrando a centrocampo Alvarez e la coppia argentina lo ripaga anche grazie a Chiellini che perde inopinatamente palla, così il Ricky nerazzurro serve il giustiziere juventino che batte Buffon uscito forse troppo in avanti. La reazione bianconera è veemente, Asamoah sfonda sull'out di sinistra, supera Jonathan e mette in mezzo Vidal che, come un cobra, controlla, si gira su stesso e trova l'angolino di giustezza. Gli ultimi quindici minuti sono tutti nostri, Quagliarella subentrato ad uno spento Vucinic assiste due volte Tevez, prima gran sinistro che sfiora il palo più lontano, poi cross per Vidal che incorna questa volta sul portiere sloveno e sulla ribattuta quel gran bocco di Isla spara fuori, mentre Pogba non concretizza l'ultima occasione in area. Le vertigini della Juve dunque durano solo due minuti, mentre le mie si trascinano ormai da due settimane....