domenica 12 settembre 2010

3-3 con la Sampdoria, Del Neri numero uno di questa Juve di poveretti!

Sono incredibilmente stupefatto dopo questo pirotecnico e divertente (per gli altri) 3-3 con la Sampdoria, non già per la partita, ma per il dopo gara.
Sulla squadra e sul mercato ho già detto tutto nelle precedenti puntate e i fatti, purtroppo, mi danno impietosamente ragione, a partire dalle statistiche. Erano 28 (il numero mi perseguita) anni che la Juve non perdeva la gara d'esordio ed ecco l'1-0 del Bari al San Nicola, erano dieci anni (2+8, basta!) che vinceva la prima gara casalinga ed arriva il pareggio con la Samp.
Il mercato disastroso e cervellotico post-Diego (via il brasiliano, ecco Di Natale e Burdisso che però rifiutano, allora sotto con Quagliarella ma forse non basta, però Borriello dice "no!" e dunque basta Quagliarella, Amauri e Iaquinta sono infortunati, via Trezeguet col pacco dono di una ricca buonuscita) lascia giocatori e tifosi con il morale sotto i tacchi. Ma niente paura, sale in cattedra Del Neri.
A Bari sostituisce tre giocatori dopo 15' minuti della ripresa, Martinez si fa male e restiamo virtualmente in dieci per buona parte della frazione, rendendo inutile il tentativo della rimonta.
In casa contro la Samp, compie il capolavoro. Dopo 45' anonimi chiusi in parità (Marchisio pareggia il gol di Pozzi), la Juve si fa rimontare due volte il vantaggio (peraltro frutto di un doppio fuorigioco). A Pepe risponde Cassano, a Quagliarella ancora Pozzi. Certo, Krasic (imprendibile e nevdeviano prima di cedere ai crampi) si mangia il gol del 3-1 che poteva chiudere il match, ma rinforzare la difesa e/o il centrocampo soprattutto sul 3-2, no? Del resto, sostituire Motta con Grygera (e per giunta già sul 3-3) non cambia nulla, nè inserire Iaquinta e Aquilani ad una decina di minuti dalla fine, passando addirittura al 4-3-3 mai sperimentato finora.
Oltre che non saper leggere la partita, Del Neri conferma la capacità innata di deprimere il già poco entusiasmo. E qui arriviamo alla dichiarazione delle dichiarazioni: "Lo scudetto se lo giocano altri". Roba pacifica e ovvia, ma per tale misfatto in altri tempi Deschamps fu cacciato. Ci si aspetta l'intervento di Marotta e siamo subito serviti: "La Juve non ha campioni". Se é per questo, neppure tra l'allenatore e il Direttore Generale...

P.S. Marotta afferma anche che "per fare pronostici per il campionato si dovranno attendere almeno altre cinque, sei giornate". Beh, visto che con Bari e Samp avevo previsto tutto, ecco il mio vaticinio. Nelle prossime tre partite, facciamo al massimo tre punti. Ma se mi sbaglio, sono contento, anche perché, lo ammetto, questo inizio di calendario é davvero duro ed è l'unica scusante che concedo.

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