giovedì 30 settembre 2010

Iaquinta illude, il City ritorna, ma l'arbitro e la traversa fermano la Juve (1-1)

Buona prestazione della Juve che in casa del Mancio salva la pelle e porta a casa un punticino che fa classifica e soprattutto morale, in vista del derby d'Italia di domenica.

Inizio autoritario dei bianconeri, che tengono il campo alla grande con due linee, quella difensiva e quella di centrocampo perfettamente schierate. Sissoko domina nel mezzo e, dopo un tiro pericoloso di Iaquinta in contropiede, dà il via all'azione del vantaggio; il maliano intercetta palla, appoggia su Marchisio che serve Vincenzone: il centravanti da fuori area si gira e lascia partire un missile che s'infila nell'angolino. La Juve é padrona del campo e al 14' Krasic viene falciato in area, ma il solito fischietto orbo nega il meritato rigore.

Dopo 20' minuti, la partita diventa equilibrata, il City cresce e trova il pari con Johnson che trasforma in rete un bel passaggio di Yaya Tourè. Ancora Krasic al 41' s'invola ma é sempre l'arbitro a fermarlo, sventolandogli pure il giallo sotto il naso.

Il secondo tempo é un monologo, lento ma improduttivo del City, fino a quando Del Neri capisce che occorre rinforzare la mediana e, dopo Motta per De Ceglie (buona la sua gara, anche se il gol é arrivato dalla sua parte) e Pepe per il rientrante Martinez, mette Melo per la "Furia serba". La Juve, irrobustita e corroborata dalle forze fresche dell'ex broccone ora rigenerato, si sveglia e con mago Del Piero colpisce una traversa clamorosa, che nega una vittoria a questo punto forse meritata.

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