giovedì 4 novembre 2010

Ennesimo pareggio con il Salisburgo, ennesimi infortuni, la vittoria con il Milan come quella contro l'Inter l'anno scorso?

Quarto pareggio consecutivo in Europa League per la Juve, che paga a caro prezzo la "campagna di Milano". Senza Aquilani e Quagliarella che non possono essere schierati in Europa, come i reintegrati Grosso e Brazzo, senza dieci infortunati (undici con il baby Ferrero), con Giandonato titolare e una panchina di soli primavera, era difficile fare di più di uno squallido 0-0 contro gli austriaci del Salisburgo.

La qualificazione, soprattutto dopo la vittoria del Lech Poznan sul City, diventa un miraggio, ma questo potrebbe non essere un male.
Certo la prestazione - pur con tutte le attenuanti del caso, con Delneri costretto a schierare anche Liviero, Buechel e Giannetti e l'uscita di Krasic al 60' e di Legrottaglie al 90' - é stata inguardabile, quasi quanto Amauri.
Solo Del Piero si fa vedere con una punizione dopo dieci minuti, un gol al 26' ma in netto fuorigioco e un tiro alla Del Piero sul finire della gara, il resto é noia, noia e solo noia, disperata noia.

Tremo al pensier del trittico che ci aspetta, certo sarà dura con Cesena-Brescia-Roma nei prossimi dieci giorni.

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