lunedì 26 aprile 2010

Juve-Bari 3-0, quando ormai non serve più!

Terza vittoria consecutiva in casa per la Juve, decisamente la più convincente della (mini) serie ma anche la più inutile, dopo i successi del Palermo sul Milan che ormai ha chiuso i battenti e (soprattutto) della Sampdoria sulla Roma, che mi causa l'ennesima profonda delusione, consegnando di fatto lo scudetto agli inter-cettatori.

Magra consolazione pensare a quel presunto genio di Ranieri che ancora una volta é bravo fino ad un certo punto, ma poi ti accorgi che gli manca sempre qualcosa. Certo, al confronto con Zac, che ancora una volta schiera l'inguardabile Amauri e l'ormai impresentabile Camoranesi nel primo tempo, rimane pur sempre un fenomeno, ma resto convinto che il convento passi di meglio.
Sempre ricordando che l'allenatore conta il 20 per cento al massimo, i giocatori incidono al 30 per cento e il 50 per cento dipende dagli arbitri.

Nessuno osi scandalizzarsi per tale affermazione, me l'ha insegnata il Maestro, oggi ormai purtroppo dimenticato, il sommo Aldo Giordani. Andate a leggervi i meravigliosi e fantasiosi pallini di un Superbasket d'antan, che almeno per chi scrive non sono rimasti vana lezione.

Pensate solo alla designazione di Damato che, dopo aver deciso Inter-Juventus di una settimana fa con l'espulsione di Sissoko, dopo nove giorni é spedito a fare il killer della Roma. O l'arbitro portoghese di Inter-Barcellona, che omaggio il connazionale Mourinho dei gol numero 2 e 3, palesemente irregolari.

In ogni caso, con gli innominabili avviati alla tripletta, le consolazioni sono del tutto inesistenti e neppure la doppietta di Iaquinta e il rigore di Del Piero, la buona prova di Diego, l'ottima di Candreva, le parate di Gigi (una su tentativo di autogol dell'insopportabile Zebina) possono lenire la delusione totale, specie se di fronte hai un Bari demotivato che corre la metà della metà rispetto al girone d'andata e se il traguardo massimo é il sesto posto che vuol dire, purtroppo, Europa League.
L'ideale sarebbe finire ottavi per evitare la pseudo Coppa Uefa e concentrarsi sul campionato ma, visti Genoa e Fiorentina in disarmo, rischiamo di finire settimi e allora cerchiamo di arrivare prima del Napoli così almeno da scansare il turno di qualificazione.

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