Ci sono tanti modo per perdere in Champions, ma la Juve sceglie il modo peggiore, palesando tutti i suoi limiti a questo livello. Troppa roba questo Bayern, ma soprattutto Juve piccola piccola, che sprofonda dopo soli 25 secondi sul tiro da distanza siderale di Alaba - deviato da Vidal, sul quale Buffon sembra ipnotizzato - e si rivela incapace di reagire, come un pugile suonato (e forse stanco dopo l'Inter), che non ha le forze nè la qualità per attaccare l'avversario, con Pirlo pressato e senza spazi, Marchisio senza energia, due fantasmi sulle fasce (Lichtsteiner e Peluso) e in attacco (la coppia Quaglia-Matri). Juve inesistente nel primo tempo e lo stesso nel secondo, inevitabile il raddoppio di Müller su assist (peraltro in fuorigioco) di Mandzukic, dopo un tiro sul quale Buffon non è ancora esente da colpe. Ma ancora una volta nessuna reazione, neppure da Vucinic-Giovinco e poi da Pogba, anzi Bayern vicino al tris, grandissima delusione nella partita più importante, l'Europa purtroppo non è l'Italia.
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