Non è la solita Juve quella contro la Lazio, se escludiamo i primi splendidi ventisei minuti culminati con la doppietta di Vidal, ma una Juve che sembra lenta e leziosa per poi accelerare improvvisamente e colpire come un cobra, anche grazie a giocate superbe. I primi due gol sono di una bellezza stordente, triangolo Pogba-Vucinic-Pogba che vede il taglio di Vidal perfetto nel controllare e chiudere con un tocco diabolico di destro, poi lancio di "Rambo Koeman" Bonucci ancora per Re Arturo implacabile nello stop di destro e nella conclusione questa volta di sinistro.
A questo punto la Juve si spegne, il centrocampo diventa ancor meno aggressivo e grazie al pasticcio del trio Pogba (che non chiude su Hernanes), Buffon (che si fa sorprendere dal tiro del brasiliano), Chiellini (che si fa anticipare da Klose), subisce il tap-in del tedesco al primo gol contro la Juve. La Lazio allora cresce e comincia a prenderci gusto con le conclusioni da lontano di Candreva, Radu, Lulic e Hernanes, che però prende un'ammonizione che si rivelerà decisiva quanto il terzo gol in apertura del secondo tempo, quando ancora Bonucci trova Vucinic in profondità abile a far secco Marchetti con calma e classe. La seconda ammonizione di Hernanes per un ingenuo fallo di mano consegna la partita alla Juve e il palcoscenico a Tevez che prima colpisce una traversa su conclusione a giro di sinistro da fuori area, poi su imbeccata di Vidal e velo di Mirko, realizza un gol da manuale, con finta e dribbling su Cana e tiro semplice ma chirurgico che fa impazzire lo Juventus Stadium.
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