Neppure la contemporanea presenza di nove rincalzi (solo Chiellini e Pirlo titolari) frena la granitica e compatta Juve di questi tempi che passa in vantaggio con un capolavoro di Mitra Matri (stop e tiro sinistro ad incrociare che fulmina Consigli, su sontuosa verticalizzazione del pifferaio magico) e nonostante un palo di Denis, un paio di occasioni regalate da Caceres nel primo tempo, ma soprattutto qualche spreco di Giaccherini e lo stesso Matri nella seconda frazione, regola di misura l'Atalanta e suona la nona consecutiva, restando in corsa per il record assoluto di undici vittorie finali e di 92 punti totali, ma nel frattempo centrando la ventisettesima W nel torneo. Senza la follia vergognosa dei lanci tra settori dello stadio che interrompe la partita per 15 minuti nel primo tempo e i misteri dubbi amletici di Conte assente nel dopo gara, ci sarebbe da essere entusiasti ancora una volta.
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