Una Juve stanca e senza il genio di Pirlo (uscito dopo soli 10 minuti per infortunio), attacca ma rischia contro un'ottima Udinese, ben messa in campo e pericolosissima in contropiede. Dopo un'iniziale predominio grazie a Marchisio che prima manda al tiro Tevez - gran sinistro parato da Brkic - poi non sfrutta un assist al bacio di Llorente quasi davanti al portiere, inizia una fase di sostanziale equilibrio, che Bonucci rischia di spezzare con il solito passaggio folle all'indietro, ma Buffon ci mette la manona sul pallonetto non irresistibile di Di Natale. Proprio loro sono i protagonisti anche del secondo tempo, specie quando Fernandes s'invola sulla destra e con tiro-cross mette in crisi un Buffon non irreprensibile ma bravo sul tap-in dell'attaccante, che qualche minuto dopo lascia sul posto Bonucci con un geniale colpo di tacco e libera Lazzari, il cui sinistro esalta ancora Buffon. A 15' dal termine, Conte arretra un generoso Tevez inserendo il Quaglia, l'azzardo è disperato ma paga al 91', con la deviazione vincente di Llorente su tiro del redivivo Lichtsteiner, dopo che Allan aveva salvato sulla linea la zuccata del navarro e Quaglia aveva spaventato Brkic.
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