Quando gioca la Juve, ultimamente succede quasi sempre di tutto e così, come nella Supercoppa italiana giocata ad agosto a Pechino sotto una pioggia torrenziale e una vittoria - meritatissima ed esaltante - ricca di polemiche per le follie napoletane tra calcioni ed insulti (espulsi Pandev, Zuniga e Mazzarri), anche con il Parma non mancano acquazzone, fallacci avversari (6 ammoniti), rigore dubbio (netto ma in fuorigioco) che questa volta Vidal sbaglia (ma Mirante si muove prima).
Messo alle spalle un primo tempo scialbo come pochi, dove in attacco solo Vucinic è pericoloso in tre occasioni (Giovinco impalpabile), la Juve spinge nel secondo e in quattro minuti mette in ghiaccio la partita: al 54', accelerazione devastante di Asamoah e tap-in vincente dell'insostituibile Lichtsteiner al primo gol della stagione come l'anno precedente, poi Pirlo su punizione segna un "gol fantasma" ma regolare e convalidato dal giudice di porta, primo caso nella storia della Serie A. Il resto è noia!
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