La partita dura quindici minuti, il tempo per Valeri di assegnare un dubbio rigore alla Juve per fallo da ultimo uomo e conseguente espulsione di Brkic (ma lo commette Danilo) su Giovinco ben lanciato da Pirlo, che aveva in precedenza messo davanti alla porta anche il trenino svizzero Lichtsteiner. Vidal, reduce dall'aver graziato Mirante all'esordio, non si fa commuovere dal neo entrato Padelli e lo fulmina con un destro spedito nell'angolo alto. Il resto é "cronaca di una morte annunciata", con l'Udinese che resiste contro una Juve in ciabatte, lenta e leziosa in modo irritante, fino al 45', quando proprio il re della pantofola, Vucinic, scaglia da fermo e di giustezza un tiretto beffardo quanto preciso, che lascia di stucco Padelli e tutti noi, che non ci capacitiamo come uno così forte non segni sempre almeno un paio di gol a partita. Ma almeno oggi lo giustifichiamo perché la doppietta la sigla Giovinco nella seconda frazione, prima ribattendo in rete un tiro di Marchisio maldestramente respinto dall'estremo friulano, poi incrociando un gran diagonale su assist ancora di Pirlo. Riflessione a margine, se rigore+espulsione sono giusti come la squalifica di Conte, spero si ristabilisca la giustizia in aula e finiscano i regali in campo, o che almeno si metta fine all'assurda regola dell'espulsione con rigore che rovina le partite.
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