sabato 3 novembre 2012

La fine di una grande illusione, per molti ma non per me.

La grande illusione di una Juve imbattibile, il sogno di nuovi meravigliosi traguardi svanisce nel peggiore dei modi e soprattutto nell'occasione più sbagliata, ma non certo in maniera inattesa, almeno per me. Se vinci in quel modo a Catania, se per battere il Bologna ci vuole una rete miracolosa di un ragazzo di 19 anni (pur prodigioso) all'ultimo minuto, significa che qualcosa non va. E nella Juve, c'è più di qualcosa che non funziona, dalla difesa a tre, statica e legnosa, dai due laterali, Lichsteiner e' un terzino da difesa a quattro e Asamoah non è un terzino, dai centrocampisti che sono sfiancati, alle punte che, eccetto forse Vucinic, non sono da grande squadra, a cominciare dall'inutile Giovinco. A me personalmente, colpiscono di più le nove vittorie e un pareggio che la sconfitta disastrosa di oggi, del resto se siamo quasi fuori dalla Champions dopo tre pareggi di cui uno contro una squadra danese di infimo livello, ci sarà un motivo. Detto questo, occorre evidenziare che oggi si è perso in maniera rocambolesca, perché dopo il gol di Vidal viziato dal fuorigioco di partenza di Asamoah a soli 18 secondi dal calcio d'inizio, Marchisio ha fallito due facili occasioni imitato dal suo socio cileno e, dopo la mancata espulsione di Lichsteiner, l'arbitro ha fischiato a senso unico, compreso la punizione inesistente da cui è nato il rigore di Milito, senza dimenticare che nel secondo tempo non ha giocato Vucinic. In ogni caso, la sconfitta può essere salutare se Conte capirà che si può anche variare schema e tornare spesso a quattro, che a centrocampo devono avere più spazio Pogba e Asamoah (specie se Pirlo e Vidal non stanno in piedi) e Marotta la smette di comprare giocatori inutili e, invece di fare il fenomeno nelle interviste, si concentra sull'acquisto di un fuoriclasse in attacco.

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