Che la serata fosse magica, lo si era intuito dopo l'annuncio della cessione di quel soggetto (per non scadere nell'insulto) di Amauri (per di più pagato, mezzo milione di euro!) e la notizia della ormai imminente conclusione dell'affare Caceres.
Che fosse perfetta, lo si poteva forse già capire dopo 6 minuti, quando Barzagli faceva a fette centrocampo e difesa giallorossa e serviva su un piatto d'argento la testa di "Salomè" Stekelemburg a Giaccherinho, bravo nell'infilzarla con un gran diagonale.
Che fosse sublime, ne si aveva certezza alla mezz'ora, quando Del Piero giocava a biliardo con Taddei e Kjaer e poi andava in buca con uno strepitoso tiro alla Del Piero, facendo sponda con la traversa. E poco importa che Esti fallisse il 3-0, solo soletto, su bell'assist di Marrone, con un tiro scentrato alla destra del portiere.
Che fosse anche riposante, lo sanciva Lamela facendosi espellere a metà secondo tempo per un calcione a Chiellini.
La Juve si conferma così anche in Coppa Italia, pur con sette cambi rispetto a Bergamo, con modulo nuovo, 3-5-2 (in difesa la guardia svizzera ed Esticazzi, migliore in campo, ai lati dei tre centrali, in mezzo Marrone e Jack attorno a Pirlo, Borriello e Alex in attacco) con il redivivo Quaglia in cattedra nel finale, prima serve Esti che sfiora il palo con potente diagonale, poi colpisce la traversa su assist di Matri, quindi mette il lodigiano due volte davanti alla porta, Kjar salva la prima, ma infila la sua porta la seconda per il 3-0 finale. Prosit!
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