Un vecchio adagio dice che si vince solo se hai un grande portiere e un grande centravanti: Buffon certamente lo é stato e dopo una lunga parentesi grande é ritornato, Matri sbaglia troppi gol davanti al portiere ma quando segna come oggi, fa la differenza.
Due gol che valgono sei punti, come spiegava giustamente Conte, partita fondamentale anche perché terza in sette giorni, senza Pepe, Marchisio e Vucinic e per giunta sotto una bufera di neve.
Conte sceglie il 5-3-2, inserendo Esticazzi (decisivo nel primo gol), Giaccherini (che decisivo poteva esserlo nell'assist sprecato da Matri) e soprattutto Quaglia. Scelta fondamentale quest'ultima, non solo perché, cosi facendo, Conte resiste alla tentazione Del Piero (con il capitano, a mio parere, non avremmo vinto), ma anche perchè l'attaccante napoletano dopo 2 soli minuti mette Esti davanti ad Handanovic (che sbaglia come Matri) poi é bravo al 41' a deviare alla grande il cross dello stesso Esti, consentendo il tap-in vincente ad Alessandro "Il Grande".
Come accade spesso, la Juve nel secondo tempo continua alla garibaldina nonostante il prezioso vantaggio, così da offrire il contropiede all'Udinese, che sbaglia una volta con Di Natale ma non la seconda con Floro Flores, fortunatamente la terza e la quarta. Conte allora si cautela togliendo Quaglia per Marchisio, che guarda caso serve a Matri la palla giusta per la prodezza perfetta. Finale in sofferenza ma la sciolina tiene ed è ancora una volta trionfo ed estasi.
Auguri Rosy per ieri, Buffon per oggi, Papà (e Valerione) per domani!
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