martedì 26 gennaio 2010

Zaccheroni? Toglietemi tutto, ma non la dignità!

Si dice che un uomo può perdere tutto, ma non la sua dignità.
In realtà, nella storia, ci sono state situazioni nelle quali la dignità é stata calpestata e tuttavia é stato importante sopportarlo, pur di tornare a casa e testimoniare l'orrore. Un pensiero nell'imminenza della Giornata della Memoria, mi sembra doveroso.
Per il tifoso, e qui torniamo a temi decisamente leggeri, non può esser così.
Per il tifoso vero, le sconfitte, le eliminazioni, la Serie B, persino la scomparsa della sua squadra non è mai un problema.
Penso alla grande lezione del Milan negli anni '80, alla dimostrazione di amore infinito, sconfinato, totale che i suoi meravigliosi tifosi seppero dare a quella squadra impegnata ad affrontare il Varese, il Taranto o la Cavese e che molti di noi hanno sperimentato nell'anno dopo la farsa di Calciopoli; la trasferta a Piacenza, la vittoria per 2-0 del 30 settembre 2006, la doppietta di Trezeguet, la partita di Nevdev e Del Piero, é un ricordo che mi riempie di orgoglio.
Cambiando sport, l'hockey, ma restando nell'ambito di questo blog, il tifoso può sopportare anche la fine della sua squadra, come è successo a noi innamorati del Grande Saima, perchè i colori del cuore non si cancellano con una gomma, sono un tatuaggio indelebile che Ti fanno riempire un palazzetto dello sport anche per una partita di vecchie glorie, come successe in quell'ormai lontano 3 aprile 1993.
Per tornare a bomba sull'attualità, posso anche sopportare che quel genio di Gene Gnocchi dica che "Simone Inzaghi é stato visto l'ultima volta in discoteca in compagnia di cinque veline e poi é sparito, possibile che sia diventato una pippa? No, perché altrimenti l'avrebbe preso la Juve", posso tranquillamente tollerare l'eliminazione dalla Champions, le otto sconfitte nelle ultime dieci partite, una dirigenza immobile da 37 giorni, persino la comica di un infortunio al dì (ieri Marchisio, oggi Brazzo, domani chissà) ma la notizia del vertice di ieri da cui sarebbe uscito il nome di Alberto Zaccheroni, questo no.
Sapendo che il buon Zac é nato il 1° aprile, magari é uno scherzo.
Ma l'idea che l'ex allenatore di Cesenatico, Riccione, San Lazzaro di Savena e Baracca Lugo, che nel secolo scorso ha vissuto grandi stagioni all'Udinese e ha vinto uno scudo al Milan, ma che negli ultimi dieci anni ha collezionato tre brevi esperienze e altrettanti rapidi esoneri con Lazio, (addirittura) Inter e (persino) Toro, non posso proprio tollerarla.
E solo perché andrebbe bene (come traghettatore) a Lippi, che a questo punto, le palle comincia a farcele girare davvero - dopo averci rifilato nell'ordine Cannavaro, Ferrara, Grosso, Paolucci e Candreva - questo é davvero troppo.
Allora, cari Dirigenti, fate qualcosa, non di sinistra, come voleva Moretti, ma da Juve di altri tempi, tirate fuori i soldi e prendete qualcuno di serio (l'unico nome che mi piace resta sempre Hiddink, più di Benitez che non mi sembra stia facendo sfracelli a Liverpool). Fate qualcosa, presto e bene!

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