mercoledì 13 gennaio 2010

Diego Adriana salva Rocky Ferrara e trascina Del Piero in Coppa Italia nel 3-0 contro il Napoli

Felicità e soddisfazione - senza se e senza ma - questa sera, dopo la bella vittoria contro il Napoli.
Nessuna tentazione di sottacere i tanti meriti di tutto il gruppo in una partita difficile per l’ambiente ostile, la depressione post Milan e le altre delusioni, la crisi d’identità di molti giocatori, un allenatore all’ultima spiaggia e chi più ne ha più ne metta. Né tanto meno di ritrattare anche solo una delle critiche mosse nell’ultimo mese, che non solo si confermano valide, ma sono assolutamente giustificate proprio dalla convincente prestazione odierna.
Spesso, quando si è disperati e non si può fare altrimenti, diventa difficile sbagliare ed è quello che è successo a mio parere questa sera ad un Ferrara fino a domenica in preda alla confusione più totale. Dunque oggi Ciro il Grande (nonostante gli errori resta una splendida persona e un grande idolo) schiera la miglior difesa (a parte il disastroso terzino sinistro che comunque toglie all’inizio del secondo tempo e sostituisce con Grygera, ottima idea anche per il futuro), un centrocampo semplice ma credibile con Felipe Melo tra Brazzo (uno che sta stare in campo, dotato d’intelligenza calcistica fuori dal comune) e De Ceglie (nella posizione che meglio lo valorizza e dove può liberare la sua corsa), Diego trequartista con a disposizione giocatori veloci sulle fasce e due punte vere. In più la Juve, nonostante Grosso, nonostante il fantasma di Amauri (che ha letteralmente dimenticato come si gioca) aggiunge una parvenza di gioco, qualche trama apprezzabile, una convinzione decente e, diciamolo finalmente, un grande, magnifico Diego, tornato autentico trascinatore e luce per i compagni.
Il brasiliano sfodera un bel gol al 24', al termine di un’azione corale - iniziata da De Ceglie e proseguita da Brazzo - che Datolo cerca d’inficiare buttandosi a terra senza essere toccato, gioca di prima, dà ritmo e velocità, si vedono finalmente discrete giocate come il colpo di testa di Amauri al 9' che Cigarini salva sulla linea di porta, un tiro un po' scentrato di De Ceglie e, dopo il gol, un altro divorato da Del Piero sotto misura, dopo un errore difensivo napoletano.
Nel secondo tempo, dopo i primi dieci minuti un po’ sotto tono, la Juve continua con il buon fraseggio della prima frazione e con qualche piacevole iniziativa, prima il tentativo di Melo, poi il palo del 28 con tiro dal limite, quindi lo splendido cross di Caceres lanciato ancora da Diego per il piatto di giustezza di Del Piero, infine la grande accelerazione del nostro eroe su assist di Del Piero che porta al rigore gentilmente offerto allo stesso capitano che lo trasforma in sicurezza e si merita la standing ovation.
Il Napoli si vede solo per la legnata finita sulla traversa di Hamsik entrato al 15', nonostante le dichiarazioni di quel fenomeno di Mazzarri che già pensava ad un'altra rapina a mano armata dopo il 2-3 in campionato. Ma oggi la musica era diversa e possiamo prenderci una pausa dalle critiche, guastata solo dal solito infortunio al grezzo ma dinamico Caceres. Pronti domani a riprenderle, quando si tenterà di rinforzare la squadra (come deciso oggi dal CdA, alleluja!) con il prestito di Lanzafame in cambio della comproprietà di Mirante o con altre soluzione di lucida follia e incapacità calcistica.

1 commento:

  1. Semplicemente l'ennesimo mirabile esempio di una grande penna che, tolta dale pastoie dela burocrazia, sta finalmente, meglio tardi che mai, scoprendo la sua vera vocazione. Ancora tanti complimenti, leggerti è bellissimo! Un abraccio, Massimiliano

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