lunedì 15 febbraio 2010

Immobile e Yago gemelli del gol, al Viareggio secondo trionfo consecutivo della Juve Primavera

Nonostante un virus che mi mette ko e mi costringe a casa, mi gusto la finale del Viareggio, dove la Juve arriva dopo un percorso trionfale costellato da sette vittorie, diciassette gol fatti e uno solo subito, quattro shootout di Pinsoglio e una semifinale vinta non senza qualche affanno, visto che il numero uno bianconero (miglior portiere dell’edizione) ferma per ben tre volte gli avanti dell'Atalanta lanciati a rete ma con i gemelli del gol Yago-Immobile che timbrano il cartellino.

E’ proprio la coppia delle meraviglie Immobile-Yago regala il secondo Viareggio consecutivo, settimo in totale, con il centravanti che si regala una tripletta e s’aggiudica il premio per il miglior goleador del torneo e di sempre (10 reti non le aveva mai fatte nessuno, in totale sono quattrordici) e di miglior giocatore (Golden boy).

La Juve, guidata dal bravissimo Luciano Bruni (che due Viareggio li aveva già vinti con la maglia della Fiorentina) e forte di un numeroso manipolo di ragazzi del 90’, alcuni con già alle spalle esperienze importanti in prima squadra (Immobile Esposito l’anno scorso, Marrone e Giandomenico nel campionato in corso, come Yago nel Bari) vince 4-2 dopo che al ventesimo della ripresa aveva chiuso la pratica portandosi sul 4-0.

Nel primo un rigore di Immobile procurato da Yago, abile a sfruttare un’incertezza del portiere Addario, sancisce la superiorità dei bianconeri vicini al gol con Esposito e lo stesso Immobile prima e con Belcastro e Marrone poi.
Le sovrapposizioni di Bamba ed Esposito sulla destra, la regia di Marrone, l'eleganza e la potenza di Giandonato, i guizzi di Belcastro, oltre ai fenomenali Immobile e Yago, sono garanzia del successo, anche se l'Empoli non sta certo a guardare, con un gran sinistro di Guitto che finisce sul palo e con il centravanti Dumitru stoppato in uscita disperata dall'ottimo Pinsoglio.

Nella seconda frazione, il raddoppio arriva su un'azione fotocopia del primo gol sfruttata direttamente da Immobile dopo che Addario respinge sui suoi piedi un cross dalla destra di Esposito, poi magistrale punizione di Yago dai trenta metri all’incrocio dei pali e quindi ancora Immobile da posizione defilata, su punizione di Yago ed ennesima incertezza di Addario che nel giorno del suo diciannovesimo compleanno, non ripete i miracoli sui rigori contro Roma (negli ottavi) e la sorprendente Rappresentativa di Serie D in semifinale.
A questo punto la Juve si rilassa un po’, entra Boniperti (ragazzo rapido e tecnico, non solo nipote d’arte), arrivano due gol di testa (Tognarelli e Tonelli) di un Empoli mai domo e il trionfo finale e meritato, con capitan Marrone che alza la coppa Carnevale 2010, anche in ricordo di Riccardo Neri e Alessio Ferramosca, i due giovani morti a Vinovo in circostanza tragiche nel dicembre 2006.

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