venerdì 5 febbraio 2010

Il Milano Rossoblu non é la Juve, continua a vincere!

La solita nevicata milanese del venerdì pomeriggio questa volta non mi blocca a casa, tanto più che all'Agorà mi aspetta il grande LK, che da Toronto si é trasferito a Milano, proprio nel momento in cui il 44 faceva il percorso inverso(entrambi sono rossoneri), misteri della vita!

E mai scelta fu più propizia, visto che il Milano Rossoblu batte il Merano 2-1, sotto gli occhi del tifoso Beppe Bergomi (che senza Caressa é un'altra persona e porta pure bene), testimonial della campagna “Datti all’Hockey” e già alla conferenza stampa di presentazione della squadra d'inizio stagione, che ha ricevuto dalle mani di Onorato Arisi la maglia ufficiale dell’HMR scodellando l’ingaggio iniziale.


Il match inizia su buoni ritmi e la prima occasione per i rossoblu è un tiro di DeFrenza respinto da Baur. Con le squadre in 4 contro 4, le penalità a Migliore e Huber precedono all'8.22 un improvviso blackout elettrico che costringe l’incontro ad una pausa (mai vista prima in dieci anni di hockey) di una decina di minuti.



Alla ripresa del gioco, è Lyness a farsi pericoloso dalla blu con una conclusione che termina nella pinza di Della Bella. La successiva superiorità numerica del Milano produce un rovescio di Tomasello parato da Baur, preludio al gol che arriva al 14.41 firmato proprio dal 34 rossoblu, lesto sottoporta ad insaccare l’assist di DeFrenza. Nel finale del drittel, i ragazzi di Pajic usufruiscono di una prolungata superiorità numerica (fuori l'ex Mitterer e Rizzi) sfiorando il raddoppio più volte in particolare con Sotlar dalla blu e con Tomasello da distanza ravvicinata, un autentico tiro a segno che si conclude con ben sedici parate di Baur, alcune anche in serie.

Il ritmo di gioco si mantiene alto anche ad inizio secondo periodo dove Della Bella si dimostra un vero e proprio muro. Se infatti da principio é il Milano a tentare la via della rete con De Frenza, la frazione é poi tutta meranese, con il goalie rossoblu impeccabile in rapida successione sui tentativi di Moren, Rizzi e Romano, Virta e Oberdorfer. Al 30.37 doppia superiorità numerica per il Merano, ma gli ospiti si trovano la porta sbarrata da Della Bella e dalla grinta dei rossoblu. Superata l’inferiorità, il portiere milanese è ancora una volta bravissimo sul tiro a colpo sicuro di Rizzi. I ragazzi di Pajic si fanno vedere nuovamente in fase offensiva con un diagonale di Vodolazkis neutralizzato dalla pinza di Baur. Sul finire del periodo, è il Milano a spingere e i rossoblu passano ancora al 38.31 con Caletti che finalizza una splendida triangolazione in power-play iniziata da Sotlar e proseguita con l'assist smarcante di Tomasello (ennesimo punto a referto per lui in questa fase della stagione). Al 39.51 è un’invenzione di Hilden, bravo a saltare Betti e a trovare l’angolino, a riaprire il match dimezzando le distanze.

Il terzo periodo si apre con due superiorità numeriche per gli ospiti, ma Della Bella non si lascia sorprendere da Hilden e Virta. La situazione si ribalta al 47.17 con i rossoblu che possono contare su due uomini in più di movimento. Il disco giusto capita sulla stecca DeFrenza, ma il numero 11 non trova clamorosamente il tempo per battere a rete. Fasi cruciali del match con gli ospiti che cercano il pareggio, ma il Milano difende il vantaggio con le unghie.
Della Bella, prima blocca un gran tiro ravvicinato di Rizzi, poi in due tempi ferma la pericolosa incursione di Belcastro e poi tanti altri interventi in sicurezza dell’MVP della partita e dell’intera stagione rossoblù.

Al 59.18, il Merano gioca l’ultima carta togliendo Baur, ma non c’è nulla da fare. La sirena finale sancisce la vittoria tanto sofferta quanto importante del Milano, che ora andrà a Caldaro a giocarsi la terza piazza, dopo aver superato proprio i lucci grazie alla loro contemporanea sconfitta in Gardena.

Felice della vittoria e della partita avvincente come tutto sommato questa serie A2, me ne torno a casa, immerso nei miei pensieri e nei miei ricordi, San Siro mi ricorda l'Eishalle e Viale Caprilli al buio, mi sembra quasi Karteminde.

Nessun commento:

Posta un commento