Una Juve indecifrabile deve vincere due volte una partita letteralmente dominata nel primo tempo - complice una Fiorentina disarmata e disarmante e una valanga di occasioni buttate nel cesso - abbandonata nei primi quindici minuti del secondo tempo e ripresa per i capelli con il solito Matri, migliore in campo una spanna sopra tutti.
Schierata con il 4-3-3 perché ormai si è capito che dell'energia, dell'aggressività e della tecnica di Vidal non si può fare a meno, Conte è costretto a mandare Vicinic sulla sinistra. Il montenegrino è un vero mistero della fede, per me trattasi di autentico bluff, molle come un fico, lezioso come un vecchio saggio con la pipa in bocca, un giocatore in vestaglia e ciabatte (definizione azzeccata di Caressa), per altri é un super, ma i giudizi sono divergenti anche sulle sue prestazioni, a parer mio e di Giorgio Porrà oggi (come spesso capita) indolente e insufficiente, per il venerabile Boban e altri ottimo.
In realtà Vucinic é l'emblema di questa Juve del "vorrei ma non posso", tambureggiante ma evanescente, dominante nel gioco ma non nel tabellino, ricca di fraseggi ma povera di gol. Due sono i punti fermi: Pirlo a centrocampo detta i tempi a suo piacimento, Matri è il perno del gioco d'attacco, la boa che si muove, uomo assist (due volte smarca davanti alla porta Pepe, che spreca malamente), terminale sui cross dalle fasce dello stesso Pepe e Liechsteiner o sulle verticalizzazioni del trio Pirlo-Marchisio-Vidal.
Il primo tempo é tutto un fiorire di occasioni da rete, Vucinic ne fallisce tre (una a tu per tu con Boruc dopo un uno-due con Vidal, due con tiri deboli e telefonati), Marchisio é pericoloso da lontano, Matri da vicino, ma senza la papera del portiere polacco che non trattiene un tiretto di Vidal su corner di Pirlo, Bonucci e la Juve sarebbero rimasti all'asciutto.
Nel secondo tempo la viola si traveste di rosa juventus e raggiunge il pari con una perla di Jovetic (tiro d'effetto da fuori area su combinazione Gilardino-Vargas), ma Pepe è caparbio e Matri non perdona. Così la Juve porta a casa tre punti e si riprende, almeno per un giorno, la testa della classifica.
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