giovedì 26 novembre 2009

A Bordeaux continua lo psicodramma Juve

Nessun dramma, sia chiaro, per tre fondamentali ragioni.
Primo, perché stiamo pur sempre parlando di calcio; secondo, perché abbiamo ormai fatto il callo a queste delusioni; terzo, perché un pareggio a Bordeaux non avrebbe cambiato in alcun modo il senso delle cose, siamo costretti a battere il Bayern in casa, ma anche in tal caso l’eliminazione dalla Champions sarà solo rinviata agli ottavi, dove troveremo le prime classificate degli altri gironi, oggettivamente di un altro pianeta.
Commentare la partita non ha senso, se sei sovrastato in ogni zona del campo, se gli altri corrono e tu cammini, se fai fatica a fare un tiro in porta per tempo, in tutti e due i casi di Diego, che peraltro si mangia anche un gol quasi fatto, dopo l’unico lampo di Del Piero.
Proprio da Diego occorre ripartire, sperando che non perda la pazienza in una squadra dove la confusione tattica regna sovrana, la condizione fisica è pietosa, il livello tecnico spesso inadeguato e l’unica cosa abbondante sono gli infortuni (ultimo in ordine di tempo Amauri, ormai il centravanti é Immobile). Se non è questo uno psicodramma….

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