Una Juve ai minimi termini, per uomini ed energia, sfodera la solita prestazione umile ed intelligente, primo tempo di lotta e di controllo, secondo di governo e di vittoria, Tevez prende il posto di Pirlo e decide la partita. Parte bene la Juve, su corner di Pirlo Bonucci svetta di testa e Vidal devia in rete, ma D'Amato annulla per lieve spinta del difensore bianconero. Il Catania reagisce, spinge e in mischia crea un paio di occasioni, anche se a Bergessio interessa più far male a Chiellini per vendicarsi del fallo che all'andata lo aveva messo ok per molto tempo, si prende un giallo al posto di un rosso e D'Amato pensa bene di dare un segnale espellendo i due allenatori. Osvaldo spreca di sinistro da fuori e soprattutto di tacco solo soletto in area, così come ad inizio di secondo tempo due volte su assis di Lichtsteiner, quando non controlla da posizione ravvicinata e spara fuori in rovesciata, ma si riscatta servendo di testa, su lungo lancio di Pirlo (migliore in campo anche questa sera e autore di due splendide punizioni che non trovano il gol per pochissimo), l'accorrente Tevez che supera con un diagonale non irresistibile un non perfetto Andujar. Bergessio riesce a questo punto a farsi espellere da Damato per il meno grave dei tre falli su Chiellini, così la Juve gestisce al meglio gli ultimi 25 minuti, sprecando il gol della sicurezza con Vidal e Tevez.
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