domenica 3 aprile 2011

Senza Buffon-Chiellini-Del Piero ma con Storari-Krasic-Matri. Una bellissima e (forse) inutile vittoria all'Olimpico, 0-2 alla Roma!

Ma che bella Juve, che bel gioco, che bella squadra schierata finalmente in modo così diverso e così logico al di là del 4-3-3 di base.

Movimiento, movimiento, mi sembrava la Juve di Heriberto Herrera o di Lippi e non quella statica e flemmatica di Pantera Rosa Del Neri; una difesa rivoluzionata senza l'influenzato ed enigmatico Buffon e senza l'infortunato e troppo spesso esagerato Chiellini, ma con il solido Storari in porta, l'inedita coppia Barzagli-Bonucci al centro, Motta e Grosso trasformati e incisivi sulle fasce, un centrocampo alla Prandelli, con Felipe Melo davanti alla difesa e soprattutto un Aquilani sul centro destra davvero ispirato e in gran forma e un Marchisio davvero tonico e nel vivo del gioco, ma soprattutto un attacco mobile, sempre differente, con Krasic non più confinato sulla fascia, un po' a destra e un po' a sinistra ma spesso al centro dietro a Matri, con Pepe abile a spostarsi di riflesso.

Una Juve mai vista, vivace nei movimenti, rapida nel spostare il gioco, al di là delle assenze, degli infortuni, degli interpreti. Quando c'è un gioco, quando c'è una logica, tutto diventa più semplice, più facile, più bello.

E allora, vittoria a parte (poteva essere un pareggio se Storari non avesse fatto un miracolo su un diagonale di Totti o su una botta di De Rossi nel primo tempo, o se Menez non avesse centrato la traversa nel secondo), grande prestazione e tante occasioni da rete, dal sinistro di Pepe al destro di Matri nei primi 45 senza fortuna, dal siluro di Krasic al tiro di Matri (che centravanti!) in campo aperto, sempre su assist al bacio da Grosso, nei secondi 45' da sogno ad occhi aperti.

Dunque Juve che ritorna in corsa per la Champions a 7 gare dalla fine con l'Udinese che perde oggi a Lecce (e ha un calendario da brividi), Lazio idem a Napoli e la stessa Roma fermata dalla Juve?. Assolutamente...no, nel senso che già da domenica nello sfigato mezzogiorno sarà durissima contro il Genoa, con il caldo e un avversario che si chiuderà a riccio, ma almeno qualche segnale di risveglio la vecchia Signora finalmente l'ha dato.

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