domenica 20 dicembre 2009

Col Catania come alla Corrida, dilettanti allo sbaraglio!

La più grande delusione della giornata è constatare che tutto scorre come se nulla fosse successo.
Ferrara non pensa a dimettersi e per Blanc si va avanti così. Evidentemente, il senso della vergogna e del ridicolo non sono di casa.
Senza tanti ragionamenti ed elucubrazioni, giova ricapitolare i fatti nudi e crudi dopo la vittoria (di Pirro) contro l’Inter. 8 dicembre: 1-4 in casa con il Bayern ed eliminazione dalla Champions; 12 dicembre: sconfitta 3-1 a Bari; 20 dicembre: 1-2 contro il Catania, ULTIMA in classifica. Prima ancora, in ordine sparso, tonfi a Palermo, in casa contro il Napoli (dal 2-0), a Cagliari e Bordeaux.
Bilancio delle ultime 6 partite: 5 perse e 1 vinta.
Il caso Cannavaro, la solita campagna d’indebolimento estivo, gli infortuni a ripetizioni, il gioco scadente ed inesistente, il raccapriccio di Lapo, le contestazioni (comunque eccessive), nulla scuote il trio (con Secco) delle nefandezze.
Mi devo sorbire anche Ranieri che pontifica dopo i disastri dell’anno scorso. Follia!
Come quella che sciorina il nostro Mister, che sbaglia ancora una volta la formazione, scegliendo Tiago che causa il rigore del primo tempo e determina di fatto la partita, perchè il Catania, nonostante il provocatore Mihajlovic, non fa un tiro-uno in porta. Il primo tempo é da museo degli orrori, Melo è imbarazzante ed é sostituito alla mezz'ora da Salihamidzic, la squadra lenta, impacciata, mai pericolosa.
Il secondo tempo é migliore, Marchisio davanti alla difesa gioca alla grande, Brazzo spinge, il Catania non esiste, Diego spreca una grande occasione ma pesca il rientrante ex Bayern che almeno lui segna. Ma qui, ecco il capolavoro di Ferrara: stiamo dominando ma non s'accontenta, sbilancia come al solito la squadra, mette Giovinco al posto di Tiago, sguarnisce il centrocampo, contropiede d'ordinanza e la frittata é fatta. Trezeguet sbaglia, Izco no, l'assalto finale non serve.
Sarà un compleanno (il quarantesimo) e un Natale amaro e senza il regalo che aspettavo, nè prima, nè dopo la partita. Il nocchiero non abbandona la nave, il Titanic non ha insegnato niente da queste parti!

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