Prima partita che conta alle Olimpiadi, chi vince va direttamente ai quarti, chi perde al supplizio degli ottavi.
Il superderby dell'Est inizia con la mossa di Bykov che inverte i centri delle prime due linee, Malkin con Ovechkin e Semin, Datsyuk con Kovalchulk e Afinogenov e la scelta si rivelerà decisiva, mentre i cechi schierano le solite linee d'attacco Havlat-Plekanec-Elias, Jagr-Cervenka-Cajanek, Fleischmann-Krejci-Erat, Michalek-Vasicek-Rolinek.
La prima azione degna di nota é di Krejci con Fleischmann stoppato, la prima vera occasione é di Ovs da solo in contropiede, Jagr é vivo ma Ovs lo é ancor di più.
La prima penalità per la Russia (1 su 14 fin qui nel torneo) non porta a nulla solo un tiro deviato di Nikulin, altri due tiri pericoli di Ovs poi altra penalità fischiata a Jagr per trattenuta prolungata: mai dare una seconda chance ai russi, al 15' tiro di Gonchar, Datsyuk sguazza nel traffico e la conclusione di Malkin passa sotto l'ascella di Vokoun. I cechi non ci stanno, Fleischmann manca la conclusione clamorosa su assist di Krejci, Michalek si guadagua una penalità e quando arriva anche il gancio di Fedorov su Zidlicki, in 5 contro 3 finalmente Plekanec segna al 19' in splendida giravolta.
Nel secondo periodo, dopo qualche minuto di studio, la Russia é più aggressiva, le penalità (una per parte) non sono sfruttate e non c'é niente di particolare da segnalare, fino al 34'34" quando Radulov serve Kozlov, bravo a girarsi e a concludere con un rovescino sul secondo palo. Il vantaggio é meritato ed é certificato dai 19 tiri a 9 e dal pessimo power play della Repubblica Ceca che non costruisce gran che, tranne tiri dalla blu di Kaberle ed Elias anche sulla successiva penalità di Radulov che fa male persino al compagno Zinoviev.
Nel terzo periodo si erge subito a protagonista Ovs, che al 42' abbatte Jagr a centro pista, il disco finisce a Semin che lo serve a Malkin, tiro al volo fulmineo e gran gol.
Per i cechi é il crollo psicologico, il duo Ovs-Semin é inarrestabile, Jagr non ci sta ma sono sempre i russi a rendersi pericolosi, con la legnata di Datsyuk e l'ottima combinazione Ovs-Semin. Michalek fa le prove del gol che arriva al 54' su splendida azione di Zidlicki e errore difensivo multiplo, ma Datsyuk a 13" secondi dalla sirena chiude il conto quando i cechi, ormai disperati, tolgono il portiere.
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