sabato 23 aprile 2011

Del Piero 2 - Catania 2, se questa è la Juve...

La solita, deludente Juve, gioca (per modo di dire) fino al secondo (fortunoso) gol - su bella triangolazione Krasic-Matri-Krasic - di Del Piero al 39', che fa doppietta dopo un rigore ben calciato, poi sparisce dal campo, subisce il gol a dieci minuti dalla fine di Gomez e al 95' il pareggio di Lodi (grazie a Bergonzi che fa ripetere ingiustamente la punizione - facendo giocare cinque anzichè tre minuti di recupero - e a Buffon immobile come una statuina neppure bella).

Per il terzo anno di fila é una Pasqua di passione (nel 2009 a Marassi 3-2 del Genoa, l'anno scorso al Friuli 3-0 dell'Udinese), altro che di resurrezione, questa volta la stagione é davvero finita.

Grazie Del Neri, complimenti ancora una volta per le sostituzioni davvero azzeccate, prima Sorensen (disastroso come Grosso sul primo gol del Catania), poi Toni (che non fa nulla) e Pepe (al posto di Del Piero, incredibile!) che spreca un contropiede 4 contro 1, nel frattempo Amauri ha fatto ancora doppietta, incapaci!!!

Fiorentina 0 - Juventus ZERO!

Pareggio assurdo della Juve che non osa quanto dovrebbe e fa un unico tiro in porta con Del Piero nel secondo tempo. Del Neri esalta la prestazione in quanto la Juve non ha concesso nulla contro una grande (boh!). Contento lui, come dice questa volta giustamente, Tuttosport...

domenica 10 aprile 2011

Juve-Del Neri, un po' di Pepe sul MatriTonio, 3-2 al Genoa come da pronostico di Marcello Chirico!

Nessun'indulgenza per la nuova-vecchia Juve che, dopo l'entusiasmante vittoria dell'Olimpico, ritorna sé stessa, come gioco, davanti al pubblico amico.

Però é la terza vittoria di fila e, dopo gli stenti e gli affanni, non è da sottovalutare, almeno come importanza, visto che complice la vittoria esterna della Roma, recupera sei punti in due giornate all'Udinese e si ritrova a -5.
Non sarà certo facile l'approdo in Champions, ma almeno questo sussulto dà un senso alla fine della stagione.

Juve subito sotto contro il Genoa ma dopo la sfortunata deviazione di Bonucci su cross di Antonelli, non subisce alcun tiro in porta, anzi va vicina al pareggio con Bonucci e Pepe di testa; ritmo basso, tanti errori, Motta, Traorè e Melo disastrosi, squadra lenta e senza fantasia anche causa caldo e un avversario chiuso a riccio, ma un pareggio ci poteva stare.

Secondo tempo pirotecnico, con pareggio di Pepe grazie alla deviazione di Rossi, poi ancora vantaggio genoano con il solito Antonelli che surclassa Motta e mette al centro per il gran destro a giro di Floro Flores sul secondo palo. Allora Del Neri che vuole restare (speriamo di no!) non ci sta, fuori gli inguardabili Motta-Melo, dentro Sorensen-Toni, 4-2-4 che porta al pari con l'ennesima, meravigliosa perla di Matri (altro che terza punta, come vorrebbe Boban in una Juve più forte) su azione Pepe-Toni, poi lo stesso Pepe sbaglia un gol fatto con Eduardo a terra, Del Neri lo punisce sostituendolo con Martinez, ma ci pensa Toni su assist profondo (e casuale) di Aquilani.
Ultimo quarto d'ora da panico con Floro Flores vicino al gol, Toni spreca un contropiede facile facile, ma la remuntada é per una volta realizzata.

domenica 3 aprile 2011

Senza Buffon-Chiellini-Del Piero ma con Storari-Krasic-Matri. Una bellissima e (forse) inutile vittoria all'Olimpico, 0-2 alla Roma!

Ma che bella Juve, che bel gioco, che bella squadra schierata finalmente in modo così diverso e così logico al di là del 4-3-3 di base.

Movimiento, movimiento, mi sembrava la Juve di Heriberto Herrera o di Lippi e non quella statica e flemmatica di Pantera Rosa Del Neri; una difesa rivoluzionata senza l'influenzato ed enigmatico Buffon e senza l'infortunato e troppo spesso esagerato Chiellini, ma con il solido Storari in porta, l'inedita coppia Barzagli-Bonucci al centro, Motta e Grosso trasformati e incisivi sulle fasce, un centrocampo alla Prandelli, con Felipe Melo davanti alla difesa e soprattutto un Aquilani sul centro destra davvero ispirato e in gran forma e un Marchisio davvero tonico e nel vivo del gioco, ma soprattutto un attacco mobile, sempre differente, con Krasic non più confinato sulla fascia, un po' a destra e un po' a sinistra ma spesso al centro dietro a Matri, con Pepe abile a spostarsi di riflesso.

Una Juve mai vista, vivace nei movimenti, rapida nel spostare il gioco, al di là delle assenze, degli infortuni, degli interpreti. Quando c'è un gioco, quando c'è una logica, tutto diventa più semplice, più facile, più bello.

E allora, vittoria a parte (poteva essere un pareggio se Storari non avesse fatto un miracolo su un diagonale di Totti o su una botta di De Rossi nel primo tempo, o se Menez non avesse centrato la traversa nel secondo), grande prestazione e tante occasioni da rete, dal sinistro di Pepe al destro di Matri nei primi 45 senza fortuna, dal siluro di Krasic al tiro di Matri (che centravanti!) in campo aperto, sempre su assist al bacio da Grosso, nei secondi 45' da sogno ad occhi aperti.

Dunque Juve che ritorna in corsa per la Champions a 7 gare dalla fine con l'Udinese che perde oggi a Lecce (e ha un calendario da brividi), Lazio idem a Napoli e la stessa Roma fermata dalla Juve?. Assolutamente...no, nel senso che già da domenica nello sfigato mezzogiorno sarà durissima contro il Genoa, con il caldo e un avversario che si chiuderà a riccio, ma almeno qualche segnale di risveglio la vecchia Signora finalmente l'ha dato.