Come previsto dagli analisti NHL, la sfida più equilibrata tra le quattro degli ottavi va ai supplementari e poi ai rigori, la Svizzera batte la Bielorussia 3-2 ed entra nell'Olimpo dell'hockey, dove incontrerà, per la seconda volta in queste Olimpiadi, gli Stati Uniti.
La partita inizia subito col botto, errore grossolano di Hiller che non controlla un disco in verticale per Kalyuzhny, abile a ribattere in mezzo ai gambali e a trovare il gol sulla seconda papera consecutiva nella stessa azione del goalie di Anaheim. La Svizzera reagisce subito alla grande con la prima linea, con Wick e Ambuhl - Hiller intanto si riscatta su Meleshko e Kulakov - ma poi si fa irretire dal gioco di sbarramento dei bielorussi.
La svolta arriva con la superiorità per fallo di Lemm su Antonenko; i bielorussi (28,57%) non solo non la sfruttano, ma concedono ad Ambuhl un tre contro uno che l'attaccante non concretizza ma che si rivela utile per cercare e trovare una penalità. Neanche il tempo di trovarsi 5 contro 4 e Wick illumina per Srunger, controllo di pattino e gran volee alla Federer di prepotenza.
La partita si fa franetica con molti tiri della Svizzera, 15 a 7, una traversa di Ambuhl e una sostanziale superiorità.
Il secondo periodo si apre con un power play per la Svizzera che non produce nulla, le emozioni latitano, Demagin trattiene Sannitz, il 5 contro 4 elvetico perdona una volta ma due no, botta di Streit deviata da un pattino, Domenichelli prima colpisce il palo poi é pronto ad alzare il disco in gol; Hiller dimostra di essersi ripreso, anche Mezin salva su Sannitz, Jeannin si macchia di un ritardo del gioco ma non succede nulla anzi Pluss ha la grande occasione poi Seger aggangia il braccio di Kostystin, Ugarov devia al volo e Zacharov ribadisce in rete, confermando la miglior efficienza dei bielorussi (2 gol su 11 tiri, 8 su 48 prima di oggi); una stecca provvidenziale fa il miracolo su Kostystin e poi altro salvataggio di Hiller allo scadere.
Terzo tempo equilibrato, la pausa dopo la penalità non sfruttata dai bielorussi serve agli svizzeri per gustarsi la discesa vincente di Carlo Janka nello slalom gigante che ispira il gran tiro di Blindenbacher, le occasioni di Diaz e Pluss, le parate di Hiller su Zacharov, Demagin (sospetta tratt di Fuhrer), Ugarov, Antonenko, Salei (8 tiri su 19 totali) ma la stanchezza e la paura di perdere ha ormai il sopravvento anche nel supplementare (da 10 minuti!) dove gli unici brividi arrivano da una penalità di Wick, da un contropiede di Sannitz in 3 contro 4 e dall'ultimo tiro di Streit sull'ingaggio finale.
Ai rigori Deruns e Lemm sono bravissimi, imitati da Meleskho dopo l'errore di Antonenko, Ruthemann sbaglia ma Hiller chiude la porta a Kostystin e porta i compagni nei quarti.
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