Finalmente una soddisfazione, piena, completa, ricca di tanti significati.
In primo luogo la bella vittoria, 2-1, ad Amsterdam contro un avversario giovane ma prestigioso come l'Ajax; la continuità di risultati, secondo successo di fila dopo due pareggi, quattro risultati utili consecutivi; il passaggio agli ottavi di Europa League ipotecato; l'unica vittoria in Europa della settimana di una squadra italiana, dopo il tonfo di Milan e Fiorentina, arriva infatti la gioia della sconfitta della Roma, segno che a febbraio sta davvero cambiando qualcosa; vittoria in rimonta e senza essere rimontati; due bei gol, voluti e cercati con azioni credibili; la doppietta di Amauri con lo zampino di Del Piero, altro che furbate o slealtà, come strillano istericamente Gasperini e Preziosi (Tu quoque!!!!), quest'ultimo con il suo linguaggio forbito.
Dopo il ritorno al gol di Amauri e la ritrovata forma del capitano, all'appello manca solo il miglior Diego, intanto apprezziamo il buon Zac che ha accantonato Grosso e Cannavaro, ha sostituito l'inguardabile Zebina, fra un pò recupera anche Camoranesi e Iaquinta e poi ritroviamo la stessa squadra dell'anno scorso, con Melo e Diego in più. Se anche i brasiliani ritornano ai loro livelli, allora l'apporto di Zac potrà dirsi positivo.
Da qui a dire che porteremo a casa il trofeo, ce ne passa e credo sarà assai difficile, anche ad Amsterdam la Juve ha sofferto tanto e concesso parecchio sottoporta, mostrando limiti nel costruire ed imporre il gioco, ma anche progressi e continua a recuperare giocatori, nel finale si è rivisto in campo Trezeguet.
Zac schiera a sorpresa la difesa a quattro, dietro, con Zebina e De Ceglie esterni bassi. In mezzo ai fianchi di Melo giocano Sissoko e Marchisio. Poi Diego dietro ad Amauri e Del Piero.
I lancieri partono forte, anche se il gol arriva in contropiede, per un'ingenuità della Juve, che si fa infilzare (sugli sviluppi di una punizione a favore) da Sulejmani, con un sinistro incrociato che passa tra le gambe di Buffon dopo una galoppata solitaria palla al piede, con Zebina che ritarda la chiusura e non riesce ad intervenire.
La Juve però, pur in difficoltà, non sbanda e trova la forza per reagire. Prima Diego per la testa di Chiellini, poi é Del Piero ad inventare per Diego, il cui destro è respinto in angolo da Stekelenburg, quindi un'altra magia del capitano, tunnel e colpo di tacco per il meraviglioso cross dalla sinistra di De Ceglie, sul quale s'avventa devastante Amauri. È il primo gol in Europa del brasiliano dal 2008, quando segnò al Real Madrid in una serata magica per la Juve. Che però continua a soffrire dietro, soprattutto sulle palle alte. Alderweireld sull'angolo da sinistra salta indisturbato, abbandonato da Felipe Melo, lo spauracchio Suarez é trattenuto in modo netto ma ingenuo da Chiellini.
Nel secondo tempo, l'Ajax continua a spingere, ma il gol lo trova la Juve, Del Piero pennella un cross morbido da sinistra per la capocciata prepotente di Amauri, che segna il 2-1, prima di uscire, per un acciacco al nervo sciatico. L'Ajax é generoso e arrembante, più di Suarez (che si fa ammonire e diffidato salterà il ritorno) é pericoloso De Jong che sfiora il pari due volte, con un destro bellissimo dalla grande distanza colpendo un palo clamoroso, a Buffon battuto e con un altro destro potente al volo a centroarea. Ma la Juve tiene anche in 10 uomini, quando nel recupero viene espulso in modo esagerato Salihamidzic.
Congresso SIN presentato a Milano, fra attese e novità
5 settimane fa
Nessun commento:
Posta un commento