Per la prima volta dopo quattro anni il Team Canada non giocherà la finale della Coppa Spengler, che avrà come atto conclusivo lo stesso match d’apertura, la Dynamo Minsk contro i padroni di casa del Davos.
I bielorussi hanno vinto di misura contro la squadra di McTavish, grazie alle sue stelle e all’ottima prestazione di Koval, preferito tra i pali a Mezin, distintosi in particolar modo nella fase finale della partita, quando ha eretto un muro davanti all’assedio del Team Canada.
La Dynamo Minsk passa in vantaggio al 9’ con Jokela su assist di Peltonen, ma è raggiunta dopo soli tre minuti da un gol sospetto di McLean, che devia col pattino un tiro di Roche in superiorità numerica, espulso Kochetkov. Ancora una volta è una doppietta a fare la differenza, Kochetkov si fa perdonare della precedente penalità e dà il doppio e decisivo vantaggio alla sua squadra, prima su assist di Chupris al 24’ e poi in power play su combinazione Varlamov-Chupris, davvero scatenati.
I gol di Heins al 35’ e di Vigier al 52’, dopo che Chupris devia alle spalle di Dubielewicz un tiro di Varlamov, si rivelano infatti inutili.
I giocatori della Dynamo si preparano dunque per la finale ma soprattutto per il cenone e i botti di capodanno a Davos, che ottengono come premio partita!
Nella seconda "semifinale" il Davos supera, secondo pronostico e con pieno merito il Mennheim che, una volta esauriti i miracoli della sua difesa più che del proprio goalie, mostra tutti i suoi limiti.
Il gol di Spylo dopo 3’ minuti illude i tedeschi di poter creare la seconda sorpresa della giornata, ma il Davos non ci sta e comincia a bersagliare l’ottimo Brathwaite con Setzinger, Rizzi e Guggisberg, fino all’errore decisivo di Hedlund, che consente a Salmonsson e Clarke di confezionare la rete di Dario (un nome, una garanzia) Burgler.
Nel periodo centrale, il Davos esibisce un miglior possesso del disco che si traduce in piacevoli trame di gioco e in numerose occasioni da rete, soprattutto con la prima linea Kolnik-Reto Von Arx-Guggisberg, quest’ultimo davvero imprendibile.
Come nella partita del pomeriggio, l’equilibrio è rotto nella fase centrale del secondo periodo, quando i marcatori sono Kolnik e Salmonsson, ma il maggior merito è di Guggisberg, meraviglioso ispiratore e suggeritore delle reti.
Il terzo periodo è un monologo e il Davos cercherà domani d’impedire ad un’altra Dynamo, dopo quella di Mosca l’anno scorso, di iscrivere il proprio nome nell’albo d’oro del torneo.
N.B. Meglio commentare la Spengler Cup che la partita amichevole della Juve contro l'Al Ittihad (2-2 il finale), vedendo il primo gol subito da Manninger da trenta metri e la seconda rete con la difesa tagliata fuori da un colpo di tacco in area. Se non con Hidding (prima o poi arriva), si potrebbe provare con Brathwaith e l'allenatore del Mannheim!
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