La prestazione più brutta della stagione, molto simile a quella di Tel Aviv - decisa come allora da una sola azione decente, una triangolazione iniziata da Poulsen che apre per Caceres, bravo a mettere in mezzo per la volee di Grosso - lascia molti punti interrogativi.
Il primo tempo é incomprensibile e lascia stupefatti per il nulla che esprime la Juve, solo un paio di brividi da due tiri di Diego, un gol mangiato da Amauri libero davanti ad Handanovic e un tiretto di Giovinco, in compenso una quantità industriale di errori, con Melo in brutta evidenza.
Il secondo tempo non é molto diverso, anche se con Sissoko al posto del confuso brasiliano cambia un pò la musica, più pressing e determinazione, qualche discreto fraseggio, in particolare tra un rientrante Del Piero ancora lontano dalla forma migliore e un Diego bravo anche a sacrificarsi sulla fascia e convincente nel suo obiettivo di giocare, vincere ed anche di riconquistare la nazionale, che si lamenta solo delle squadre avversarie troppo chiuse e del terreno di gioco scivoloso, ma tace benevolo sul resto.
Se questa é la risposta all'Inter, allora "buona notte suonatori", anche a Ferrara contento della "vittoria importantissima e meritata in una partita molto difficile e delicata", contro un Udinese invero morbida come un piumino d'oca. Ma poi riconosce che i nostri sono stati lenti e con poco movimento (specie nel primo tempo) e pensa al Bordeaux con preoccupazione. La stessa che provo io di fronte ad un film già visto troppe volte quest'anno e al cui confronto, anche la foto delle lasagne di mia moglie é più divertente.
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