Non pago dell’ultima delusione subita da Calgary – cui evidentemente porto fortuna visto che sabato vedo Igilna mettere a segno una tripletta e vincere d’autorità il botta e risposta del secondo periodo contro i Kings di Doughty e Frolov – decido questa mattina di alzarmi presto e di seguire, dagli schermi di ESPN America, gli ormai “miei” Maple Leafs che ospitano all’Air Canada Center i fin qui non irresistibili Islanders.
Presto ma non troppo presto, ovviamente, comunque in tempo per vedere Gustavsson prendere tre pere in tre minuti, su tre tiri consecutivi da Tambellini (31’), Moulson (32) e Bergenheim in inferiorità numerica! (34’) e lasciare il posto, come ormai d’abitudine, al buon Vesa.
Non faccio a tempo a metabolizzare l’ennesima lezione, che quel trottolino di Kessel riapre subito la partita (35’); inizia allora un bombardamento mai visto contro il leggendario (e per questo simpatico) classe 1969 Roloson che, essendo comunque umano, non può nulla contro il vecchio pirata Primeau (42’) e il biondo (con trascorsi all’amata Eishalle di Davos) Hagman (49’).
Si va ai supplementari, in una escalation di tiri (61, sì, sono proprio S-E-S-S-A-N-T-U-N-O, massimo NHL stagionale e record di franchigia pareggiato dopo 34 anni) addosso al buon Dwayne, che ha termine con la solita nefandezza difensiva, capitalizzata a 43’’ dalla fine da Bailey.
Q-U-A-R-A-N-T-A tiri in meno, ma un gol in più, contro i Leafs ogni prodezza è lecita!
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