E' forte la tentazione di sparare a zero su tutto e tutti dopo la figuraccia senza precedenti contro il Palermo, che come un anno fa ad ottobre (allora in casa) mette una croce sopra le speranze di vincere qualcosa anche in questa stagione.
Certo la dirigenza, dopo le perle Boumsong 2006, Andrade/Almiron/Tiago 2007, Mellberg/Knezevic/Poulsen 2008, quest'anno si è decisamente superata con Caceres/Grosso/Melo (per Filippo ci sta la definizione di genio del male del Direttore di Tuttosport); Ferrara fa a gara con Ranieri nelle scelte a capocchia (De Ceglie per Diego al 60' grida vendetta, ma ricordiamoci lo stesso De Ceglie per Del Piero nell’ultimo Napoli-Juve sullo 0-1, poi diventato 2-1 o Marocchino per Paolo Rossi nella tragedia greca del ‘83); i giocatori sono molli, stanchi e senza idee.
In 90' minuto non si era mai visto uno zero assoluto di gioco e tiri in porta, a parte una gran traversa, ovviamente del venerabile, finalmente su una punizione.
Non é da oggi (basta vedere il mio primo pezzo) che ho perplessità sulla vecchia signora.
Però mi sforzo, con grandissima fatica, di guardare il bicchiere mezzo pieno.
E allora penso che ogni anno qualche acquisto é stato azzeccato, Iaquinta e Sissoko (se mai tornerà), Amauri (quello vero) e Diego, che i bilanci sono sani, che Ferrara capirà prima o poi che Camoranesi non può fare il centrocampista, che gli infortunati guariranno si spera, che il 28 dimostrerà il suo enorme talento. Soprattutto Lui, il nostro eroe, non può e non deve tradirci.
Lo aspettiamo con immutata fiducia, del resto anche Platini e Nevded hanno avuto bisogno di qualche mese per ingranare. Almeno io, ci devo credere e ci credo.
Congresso SIN presentato a Milano, fra attese e novità
5 settimane fa
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