Dopo una parentesi in cui ho avuto di meglio e di più importante da fare, torno a qualche considerazione sul mio adorato blog, per esprimere da un lato la sorpresa per la fiducia e un certo entusiasmo che circola negli ambienti juventini e dall'altro lo scetticismo o meglio la convinzione che non ci sia molto da essere contenti.
Del resto, le cifre parlano chiaro: per tacere dell'Europa (mica la Champions) League (eppure quasi fuori dopo 4 pari in 4 partite, persino con polacchi e austriaci non si vince) in campionato siamo quinti in classifica, dietro a Milan (a +9), Lazio, Roma, Napoli e a pari merito con l'Inter e non vedo come possiamo essere fiduciosi di arrivare quanto meno nelle prime tre. Ci manca una partita certo, ma chi può dire che a Genova domani faremo tre punti? Del resto, quando ci giochiamo contro, ogni squadra sembra forte, il Cesena se non rimane in dieci ci fa un brutto scherzo, il Brescia sembra una compagine di marziani con un Diamanti in versione Messi che in nazionale torna Diamanti, la Roma d'accordo non fa molto più di noi, ma intanto non vinciamo neanche in casa: e come potremmo con un attacco così patetico, fuoriclasse zero, due soli tra centrocampo e difesa (Krasic e Chiellini), tanti e tanti mediocri giocatori che anche quando ne mancano dieci o quindici per i soliti infortuni basta un Sorensen qualunque per ovviare alle assenze.
No cari Agnelli, Marotta e Del Neri, non ci siamo proprio, o cambia la musica e cominciamo a prendere i campioni o saranno anni di vacche magre. A partire da domani a Marassi, provare per credere...
NB Cominceremo a vincere l'anno dopo l'addio a Del Piero.
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