Quarto pareggio consecutivo in Europa League per la Juve, che paga a caro prezzo la "campagna di Milano". Senza Aquilani e Quagliarella che non possono essere schierati in Europa, come i reintegrati Grosso e Brazzo, senza dieci infortunati (undici con il baby Ferrero), con Giandonato titolare e una panchina di soli primavera, era difficile fare di più di uno squallido 0-0 contro gli austriaci del Salisburgo.
La qualificazione, soprattutto dopo la vittoria del Lech Poznan sul City, diventa un miraggio, ma questo potrebbe non essere un male.
Certo la prestazione - pur con tutte le attenuanti del caso, con Delneri costretto a schierare anche Liviero, Buechel e Giannetti e l'uscita di Krasic al 60' e di Legrottaglie al 90' - é stata inguardabile, quasi quanto Amauri.
Solo Del Piero si fa vedere con una punizione dopo dieci minuti, un gol al 26' ma in netto fuorigioco e un tiro alla Del Piero sul finire della gara, il resto é noia, noia e solo noia, disperata noia.
Tremo al pensier del trittico che ci aspetta, certo sarà dura con Cesena-Brescia-Roma nei prossimi dieci giorni.
Congresso SIN presentato a Milano, fra attese e novità
5 settimane fa
Nessun commento:
Posta un commento