Adesso tutto è chiaro. Quest'anno Del Piero rischiava di finire spesso sulla panca. E allora cosa succede? Si vende Diego e si compra Di Natale. Un attimo, anche Di Natale può fare ombra al capitano. Allora ecco Quagliarella, che può fare la prima o la seconda punta. Già, ma come centravanti c'è Amauri, Trezeguet e Iaquinta, dunque deve fare da seconda punta e può oscurare Del Piero. Niente paura, Amauri s'infortuna, Trezeguet lo si manda via con lauta buonuscita e Iaquinta non é pericoloso, é sempre in infermeria. Riassunto: tutto quadra, Alex ora e sempre titolare. Chissà quanta strada faremo in questo modo..
Non voglio dare addosso al grande e immarcescibile Alex che, l'ho già scritto, é un uomo-campione straordinario, ma resta il fatto che non si può dipendere sempre e solo da lui che, in un modo o nell'altro, finisce per condizionare tutto e tutti.
Certo i numeri il fenomeno vero li ha ancora e lo dimostra al minuto 53' quando realizza un gol semplicemente meraviglioso, proprio alla "Del Piero".
Ma é la solita Juve, in difficoltà in difesa sulle palle inattive, lenta e poco creativa a centrocampo, scarsa sulle fasce, con poca inventiva e rapidità davanti.
Con un difensore forte che ancora manca, Aquilani e Krasic (in tribuna) e Quagliarella, dovremmmo migliorare, ma il condizionale è d'obbligo.
Il primo tempo si apre con Kienast che al 4' svetta di testa, poi é noia fino al 27', quando Szabics buca Motta e Chiellini e fortunatamente non trova la porta ma solo il palo a tu per tu con Storari. La Juve si sveglia dal sonno e Del Piero va vicino all'1-0 con una conclusione larga dopo che il portiere avversario ha respinto una pericolosa conclusione di Amauri e poi con un destro incrociato che colpisce il palo dopo una bella serpentina.
La Juve, che in panchina ha tre Primavera, nel frattempo perde l'unica punta di ruolo quando sul finire del primo tempo Amauri alza bandiera bianca per un indurimento alla coscia sinistra. Al suo posto Lanzafame da esterno sinistro, con Martinez che diventa centravanti.
Nella ripresa la Vecchia Signora, fin lì forse imballata anche per le gare ravvicinate di Milano e Villar Perosa (questa almeno é la spiegazione di Del Neri), cresce, passa in vantaggio con la magia di Del Piero, gol europeo numero 52' al minuto 53', sfiora il raddoppio con Lanzafame, Pepe e Martinez, che si mangiano gol già fatti. La Juve vince comunque 1-0 e si qualifica ai gironi di Europa League. Domani alle 13 i sorteggi.
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