Era consapevole il 28 che non sarebbe bastata un'ottima prestazione per salvare il posto ma che fosse necessario un gran gol. La stessa consapevolezza di ultima spiaggia l'ho avuta io nell'accingermi a vedere Milan-Juve.
Il mio idolo mi ha ripagato con una prestazione sontuosa, fatta di discese a rete (una costringe all'ammonizione Gattuso), dribbling, tiri in porta pericolosi di piede (almeno due, su assistenze di Pepe e Amauri) e persino di testa (su cross di Motta, ma lo stacco é debole e centrale), fino al gran gol, percussione di Lanzafame, palla in verticale, scatto fulminante, controllo e tiro incrociato sul secondo palo a pareggiare la rete di Ronaldinho, che aveva trafitto Storari alla Del Piero.
La partita finisce dunque 1-1 e si va ai rigori, Trezeguet non sbaglia, Diego trasforma il suo con autorevolezza, non così Pepe e Amauri, mentre Ronaldinho, Borriello, Pirlo e Nesta sono infallibili e finisce 5-3 per il Milan.
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