Chissà come se la godono questa sera le solite...bip..., vedendo il livello del derby degli onesti.
Se questi sono i rivali, buonanotte sognatori e poi con il deretano che si ritrovano, oltre ai soliti genoani da ufficio inchieste, tutti i risultati sono per loro: la Juve che doveva vincere a Bologna e pareggia, doveve pareggiare al massimo oggi e invece vince proprio contro il Milan.
Del resto che il mondo giri alla rovescia, lo dimostra la partita di San Siro.
La Juve senza Krasic (squalificato per due giornate per simulazione, a Maradona - che compie oggi 50 anni, auguri! - cosa dovevano fare per il gol di mano contro l'Inghilterra?), con fuori sette giocatori (Buffon, Manninger, Grygera, Rinaudo, Traorè, Iaquinta, Lanzafame), perde Chiellini nel pre-partita, De Ceglie nel primo tempo, Martinez nel secondo e schiera ad un certo punto, in difesa, Storari in porta, Pepe (un'ala)-Bonucci-Legrottaglie-Motta(un terzino destro) cioè tre riserve; non che il Milan stia meglio, con Abate (un'ala)-Nesta-Sokratis (una tragedia greca)-Antonini, due riserve e un disastro davanti ad Abbiati.
Inizio da incubo per i bianconeri, che sbagliano i tacchetti e non stanno in piedi, mentre Pato e Ibra sono imprendibili, lo svedese centra la traversa con un piatto destro da fuori area, Papastathopoulos é pericoloso di testa, Pirlo da fuori.
La Juve soffre e si vede solo al 19’, Ibra perde palla in contropiede, Motta recupera e serve Del Piero che impegna Abbiati e solo dopo 4 minuti trova addirittura il vantaggio, De Ceglie offre un cross-cioccolatino che Quagliarella scarta, con la complicità di Antonini, infilando di testa nel sette alla destra di Abbiati con una stupenda elevazione.
La Juve é ora padrona del campo con Melo e Martinez, al 29’ Del Piero va via in contropiede, finta e rasoterra che Abbiati manda in angolo allungandosi sulla destra; dopo lo scontro Bonera-De Ceglie che elimina entrambi, rischia solo su colpo di testa e sul tiro allo scadere di Ibra.
Nel secondo tempo Nereo Rocco ispira una Juve eroica tutta grinta e difesa, Felipe Melo è un gigante e al 5’ respinge di testa un bolide ravvicinato di Ibra.
La Juve perde anche Martinez al 9' ma trova un imprevisto Sissoko che prima beffa Antonini e poi solo soletto s'impappina davanti ad Abbiati ma riesce a toccare all’indietro a Del Piero che da vecchio pirata non sbaglia e spara in rete.
Inutili gli inserimenti di Seedorf e Inzaghi (fuori Boateng e l’impalpabile Pato) e il gol di testa del solito Ibra.
Alex centra l'ultimo record con tanto d'improbabile maglietta celebrativa, la Juve trova la vittoria più strana e impossibile, sperando non sia di Pirro. Del Neri, invece d'esaltarsi, farebbe meglio a pensare a Salisburgo e a Cesena. Se vuole un consiglio, schieri giovedì riserve e primavera e si concentri sul Cesena, sarà più difficile che col Milan (che infatti ha battuto nella seconda di campionato).
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